Cannonball

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Mia zia mi ha fatto vedere il vestito che indosserò come damigella d'onore. È forse uno dei più bei vestiti che io abbia mai visto, figuriamoci indossato. Non vedo l'ora di provarlo e di vedere mia zia in bianco felice finalmente con l'uomo della sua vita. Mi ha parlato di come si sono conosciuti.

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Haily POV

Sette anni fa lavoravo come cameriera alla tavola calda all'angolo della strada. Un giorno normale di Giugno ,nel ristorante entrarono quattro ragazzi con le divise dei Marines. Subito il proprietario mi chiese  di prestare attenzione solo a loro, dicendomi che meritavano il migliore servizio della casa.
Da buona lavoratrice che dovevo essere, feci come mi venne detto e servii i giovani soldati. Tra una chiacchiera e l'altra  riuscii a sentire quello che dicevano. Parlavano del fatto che finalmente avevano due mesi di vacanza prima di tornare alla base.
Stavo per andare a portare il conto al gruppo di amici che avevo servito per tutto il pomeriggio; il mio turno infatti era quasi finito. Nel dirigermi verso il tavolo con in mano l'ultimo vassoio pieno di bicchieri di birra andai a sbattere contro una persona che di fretta si dirigeva nella mia stessa direzione.
Tutti i bicchieri caddero e sparsero birra dappertutto. Fortunatamente avevo usato bicchieri di plastica e non di vetro.

"Dio! Presta attenzione!"esclamo perdendo la calma mettendomi le mani fra i capelli. Appena alzai lo sguardo lo vidi.Due paia di occhi azzurri intensi come pochi mi fissavano con aria infastidita.

"Mi scusi,signorina...ma correva così tanto che non l'ho vista"si scusò lui aiutandomi a rialzarmi.
Ben presto il fascino dello sconosciuto divenne irrilevante.

"Beh,potrebbe tenere gli occhi alti mentre cammina in un posto pubblico"gli rispondo io sbuffando dopo aver osservato il casino davanti a me.
Il mio capo mi avrebbe sicuramente richiamata. Non era un uomo molto comprensivo.

"Aspetti, la aiuto"mi disse iniziando a raccogliere i bicchieri sparsi sul pavimento. Ero stanca morta e non vedevo l'ora di tornare a casa,quindi lo lasciai aiutarmi. Per fortuna non c'era più nessuno al tavolo vicino al quale era accaduto il disastro.

"Lasci perdere le birre...paghiamo il conto e poi ce ne andiamo"mi disse uno dei ragazzi che avrei dovuto servire.
Lasciai perdere il suo tono altezzoso e forzai un sorriso poco convincente. Infatti lo sconosciuto accanto a me fermò di colpo il ragazzo che se ne stava andando.

"Ti sembra questo il modo di parlarle?"gli chiese con voce dura mentre si rimetteva in piedi in tutta la sua altezza. Girato in quel modo riuscii ad osservarlo bene. Era spallato,sembrava un nuotatore tanto era muscoloso. Le labbra carnose risultavano ancora di più grazie alla carnagione scura.

"Mi scusi,capitano...le chiedo perdono signorina"mi disse l'altro marine guardandomi intimorito. Appena se ne fu andato lo sconosciuto si abbassò di nuovo a pulire per terra.

"La prego, mi lasci fare...non deve pulire lei"gli dissi togliendogli lo straccio dalle mani.

"È stata colpa mia quanto sua,quindi...se puliamo insieme se ne andrà molto più presto,non crede?"mi rispose con tono ovvio. Lo fissai dritta negli occhi e vidi che era sincero.

"E va bene...lei pensi al pavimento io metto apposto i bicchieri".

"Mi chiamo Ronald"mi disse di colpo allungando la mano verso di me. Lo guardai inizialmente un po' stranita,non credevo volesse delle presentazioni.
Ma nonostante tutto,quegli occhi mi convinsero.

"Haily"risposi stringendogliela velocemente.

"Piacere di conoscerti Haily"disse riabbassandosi di nuovo.

Non riuscì a trattenere un sorriso sincero che mi si formò sulle labbra.
Sentendomi leggermente a disagio a stare lì davanti a lui che pulita andai a portare i bicchieri in cucina. Mi fermai un attimo appoggiandomi al lavello.
'Che cosa mi prendeva?' Fu la domanda che mi posi. Ero improvvisamente arrossita,il cuore mi batteva leggermente più veloce,il respiro più profondo.

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