Honest

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"Smettila di fissarmi" dico a Ethan mentre mi metto il rossetto. Tra poco meno di un'ora Travis e Lucy passeranno a prendermi per andare alla festa a scuola. Quasi non riesco a credere che il liceo sia davvero finito. Questi saranno gli ultimi momenti che vivremo tutti insieme nella stessa scuola. Ethan però non può essere lì con noi, e questo rende tutto diverso.

"Lo dici come se fosse facile"mi risponde sorridendomi e facendomi ruotare gli occhi.

"Sei bellissima,perché non dovrei guardarti?".

"Perché mi metti ansia"gli dico tirandogli contro la spugnetta del fondotinta.

Ridendo fa finta di essersi fatto male. E a quel punto mi ricordo in che condizioni è dopo l'ultimo incontro.

"Come stai?"gli domando quando finalmente ho finito e ,dopo aver spento la luce del bagno, esco per prendere la borsa e il cellulare. A volte mi dimentico quanto debba soffrire ogni volta che si alza dal letto o che fa un passo. Questo ragazzo è un casino. Come me d'altronde. E amo stare insieme a lui. Mi rende felice, mi fa capire che nel mondi forse esiste il destino, esiste quella persona che "is meant to be" per citare una delle frasi più usate nei libri romantici. Io e lui. Non credo di poter vivere senza di lui. Non vivrei bene sicuramente. Mi mancherebbe sempre un pezzo, come quando dopo una giornata piena di impegni e commissioni ti sdrai sul letto e ripensi a quello che hai fatto. Non ti manca niente dalla lista, apparentemente hai fatto tutto e ti senti soddisfatta ma allo stesso tempo ti rendi conto che c'è una sensazione che senti nella pancia. Come se in realtà avessi scordato completamente qualcosa. Qualcosa che non c'è magari, ed è proprio questo che non ti fa chiudere occhio.

"Felice che la ragazza che amo mi sorrida di nuovo, triste perché lei pensa ancora al ragazzo con cui è stata per due miseri mesi"mi risponde fin troppo onestamente. Mi ero incantata a pensare a quanto lo amassi che quasi mi ero dimenticata di avergli fatto una domanda.

"Intendevo,come vanno i tagli e le contusioni?"specifico cercando di sorvolare le parole che ha appena detto.

"Mi sono fatto medicare da Clark...non ti preoccupare starò meglio" mi risponde sorridendomi per tranquillizzarmi ma senza riuscirci.

"Non è stata una cosa da poco, il tuo cuore si è fermato...sicuro che non ci sia stata qualche causa scatenante...tipo un problema cardiaco?".

"Jennifer,sto bene,davvero"mi ripete poggiandomi le mani sulle spalle.

"Non devi preoccuparti per me".

"L'ultima volta che mi hai detto una cosa del genere mio padre ti ha sparato"gli ricordo scuotendo il capo mentre lo sorpasso per prendere le chiavi di casa.

"Cercherò di non farmi sparare di nuovo".

"Sarà meglio per te, ora devi andare...Lucy e Travis staranno arrivando"gli dico aprendo la porta. Non da segno di volersi muovere. Faccio di nuovo segno con la testa verso la porta e lui si morde il labbro inferiore.
Quanto vorrei che potesse rimanere qui con me, tutto il giorno. Quando vede che sono irremovibile alza gli occhi al soffitto e si alza.
Gli sorrido e cerco di non fargli notare il mio rossore quando noto un segno rosso sul suo collo.

Lui esce senza aggiungere altro ma si ferma appena fuori,sul portico.

"Non mi hai detto se inviterai o no quel Jared a New York..."mi ricorda girandosi verso di me.

Non possiamo partire,non è neanche un opzione.

"Non penso che verrebbe lo stesso"gli dico per rimandare l'argomento. Non voglio che si faccia un'idea sbagliata. Oggi a scuola è stata Lucy ad invitare Jared, io non l'avrei invitato, onestamente, sapevo che sarebbe stata una situazione abbastanza tesa.

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