I keep dancing on my own

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POV Ethan.

Arrivo a casa dopo aver urlato almeno quattro maledizioni dentro il cunicolo della mia macchina. Sono talmente incazzato che potrei scoppiare.
L'unica cosa che mi calma e che mi fa uscire dall'auto per andare incontro a mia sorella appena fuori dalla porta d'ingresso, è l'idea di rivedere Jennifer. Per lo meno Lucy ha avuto il buon senso di non corrermi dietro e di iniziare a scusarsi. Anche se non credo che l'avrebbe mai fatto. È troppo uguale a me. Le passo accanto incontrando il suo sguardo solo per un secondo. I suoi occhi sono arrossati e le labbra screpolate. Si vede che ha pianto parecchio.
Sto per entrare in casa quando mi parla.

"Ethan,aspetta"mi dice facendomi bloccare sul posto.

Il suo tono non sembra quello di una ragazzina, è la voce di una donna adulta che vuole essere ascoltata. Non riesco a dirle nulla tuttavia.

"Devo dirti una cosa"sussurra perdendo per un attimo la sicurezza di prima. Io scuoto il capo e mi volto verso di lei.

"Se c'entra con te e il tuo "Romeo", non mi interessa"dico serrando la mascella.

So perfettamente che il mio comportamento non è maturo, dovrei essere io il fratello maggiore. Eppure non me ne frega un cazzo, non riesco a trattenermi.

"No,Ethan! Ascoltami!"esclama anche lei con tono esasperato.

Sto per risponderle ma poi vedo i suoi occhi diventare di nuovo lucidi e inchiodarmi con la loro intensità. Capisco che è qualcosa di molto più grave e di importante. Mi avvicino di un passo a lei quasi con paura di quello che sto per scoprire. Ho una sensazione di nausea alla bocca dello stomaco che non riesco a spiegarmi.

"È successo qualcosa alla festa quando tu e Clark ve ne siete andati..."premette abbassando lo sguardo alle sue mani incrociate che si torturano a vicenda.

"Cosa ti è successo?"chiedo cercando di trattenere la mia voce ad un volume accettabile.
I miei palmi iniziano a formicolare e il respiro a diventare più pesante.

"Non è successo a me....a Jennifer"mi corregge facendomi quasi cedere le gambe. Il panico si prende il mio corpo, non riesco a muovermi nemmeno di un centimetro.

"Cosa?"sussurro con il poco ossigeno che mi è rimasto nei polmoni.

"C'era Brian alla festa"premette. Bastano quelle parole a fare aumentare il mio battito cardiaco.

"Jennifer era troppo ubriaca...Anne ha chiesto a qualcuno di aiutarla a portarla a riposare in camera di Paul"continua peggiorando solo le mie condizioni.

"Il problema è che è stato Brian a rimanere lì con lei...da soli...Anne non pensava che...."mi dice assottigliando la voce. Anche lei non riesce a sopportare oltre.

Non c'è bisogno che mi dica niente. Capisco dove vuole arrivare. Chiudo gli occhi di colpo e quasi perdo l'equilibrio quando sento la testa iniziarmi a girare. La vista si sfoca. Mi appoggio allo stipide della porta e rimango con la fronte appoggiata al legno mentre tento di respirare in modo regolare senza molti risultati. L'immagine di quel mostro ignobile sul corpo della mia Jennifer mi inonda il cervello. Sento la rabbia montare dentro di me come un temporale estivo.

"Ethan...io...mi dispiace così tanto"mi dice mia sorella appoggiando una mano sul mio petto. A quel contatto, più per istinto che per altro, mi sposto di colpo.

"Non dire niente,cazzo"sputo con tutto il disgusto che sento dentro.

È colpa mia. Tutta colpa mia.
L'ho lasciata da sola. Mi sono comportato da coglione un'altra volta e di nuovo il destino si è preso gioco di me. Di nuovo sono la causa della sua sofferenza. Prima l'incidente in macchina,poi questo. Dovevo essere lì con lei e non andarmene via solo perché non riesco a trattenere la mia indole da coglione irrascibile.

Where's My Love?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora