Torn Apart

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Non mi muovo. Non riuscirei nemmemo se volessi probabilmente.
Sono immobile.

Non posso credere di averlo davvero baciato.
Ero ubriaca,in realtà lo sono ancora leggermente, e non ho idea di cosa mi sia passato per la mente. Non l'avrei mai fatto se fossi stata sobria o comunque in me. Sono troppo arrabbiata con lui per dargliela così vinta. La mia testa mi dice che è proprio quello che lo farebbe sentire soddisfatto, vedermi disperata per lui.

Ho fatto solo quello che mi diceva il cuore,quello che desideravo di più al mondo.

Eppure sono rimasta solo scottata. Ferita

Lui mi ha rifiutata,di nuovo. Lo sapevo che non avrei dovuto fare una cosa del genere. Sembra che Ethan sia fermo sulla sua decisione di farmi andare fuori di testa. Probabilmente ora si sentirà compiaciuto. A vedermi soffrire.

In questo momento sono seduta nella mia auto a ripensare continuamente ai suoi occhi fissi nei miei. Dopo quasi mezz'ora in giro a cercare i miei vestiti, li ho trovati in mezzo ad un cespuglio tutti stropicciati ovviamente

Mi sono comportata da stupida,lo sapevo che era un errore venire a questa festa.
Mi passo per l'ennesima volta le mani fra i capelli bagnati. Ho freddo e cerco un modo per coprirmi. Il vestito che ho ri-indossato si sta bagnando e l'aria che entra dal finestrino mi fa venire i brividi.

Devo capire come comportarmi con Ethan.

Non sarà l'ultima volta che lo vedrò,quindi non posso reagire in questo modo ogni volta. Devo fargli vedere che non mi può tenere in pugno, che posso andare avanti anche senza di lui. Ma so che potrebbe essere impossibile. Tuttavia è l'unica opzione che ho.

Sento qualcuno bussare al finestrino della mia macchina.
Alzo lo sguardo e vedo che è Jared. Il ragazzo della piscina.
Quello che ho baciato per far ingelosire Ethan senza aver nessun effetto ovviamente.
Mi sono tirata indietro subito.

Mi dispiace di aver reagito male al suo passo avanti.
Alla fine,da come mi sono comportata con lui,sembrava che io ci stessi. E probabilmente se non avessi questo senso di colpa a pesare sul mio petto, non lo respingerei,anzi. Devo spiegargli il motivo delle mie azioni, e chiedergli scusa.
Abbasso il vetro con espressione colpevole.

"Hey"mi dice semplicemente con un piccolo sorriso.

"Ciao,Jared,io...".

"No...prima io,mi dispiace...non avrei dovuto spingermi così oltre".

Non mi aspettavo che si scusasse,alla fine non ha fatto niente di così sbagliato.

"E tu perdoni me? Non volevo spingerti in quel modo e neanche usarti..."gli confesso sorridendogli nervosamente.

"Usarmi?".

"Praticamente era quello che stavo facendo"dico chiudendo gli occhi e appoggiandomi al sedile.

"Che ne dici se mi spieghi tutto...davanti a qualcosa da mangiare"mi propone timidamente.

Non è il tipo di ragazzo che è nervoso a chiedere di uscire ad una ragazza. Non mi spiego il mio improvviso rossore sulle guance.

"Io...perché?"chiedo cercando di asciugarmi le lacrime.
Lui sembra confuso. Ride leggermente e mi ritrovo a ridere insieme a lui.

"Perché credo che tu sia...davvero bella...e almeno così mi faccio perdonare per oggi"mi risponde passandosi una mano dietro al collo.

Sento le mie guance scaldarsi.
Forse dovrei semplicemente dirgli "grazie ma no".
Tornare a casa e mettermi a piangere.

Ma perché?

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