I'll give you everything I have

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Sta diventando sempre più fresca l'aria qui intorno. Ormai è notte e il cielo mostra la sua parte oscura. Ethan ha fatto una corsa in camera a prendere i nostri cappotti e il suo cappellino che non riesco a guardare senza ridere, ma che a lui sta da dio.
È così strano il tempo qui, è estate ma la sera fa davvero freddo.

"Credi che abbia funzionato?"mi domanda lui prendendomi la mano di colpo facendomi girare verso di lui. Mi stava innervosendo prima con il suo comportamento, non che mi stia arrabbiando, sono abituata al suo modo di fare canzonatorio.

"Cosa avrebbe dovuto funzionare?"chiedo scuotendo il capo senza riuscire a trattenere una piccola risata a vederlo così sereno. Nonostante tutto mi piace così tanto questo Ethan, senza più quell'alone scuro intorno agli occhi.

"Se ne sono andati,no?"mi risponde continuando a guardare verso il sentiero che avevano preso Lucy e Clark. Ancora mi sembra strano che lui abbia deciso di perdonare Clark così su due piedi,ma non vogloo lamentarmene dato che lo vedo finalmente felice.

"Si perché tu stavi facendo il deficente e io ti ho ripreso"ragiono ad alta voce mentre sento il suo sguardo bruciare sul mio viso.
A quel punto capisco il suo gioco.

"Lo hai fatto apposta?"gli domando incredula mettendomi di fronte a lui.
Una risata cristallina esce dalle sue labbra e contagia anche me.

"Sapevo che mi avresti subito sgridato come una maestrina...e sapevo che Lucy detesta rimanere in mezzo alle discussioni...quindi"mi spiega mettendosi le mani in tasca e stringendosi tra le spalle.
Non riesco a non tirargli un finto pugno al braccio.

"Volevo stare un po da soli...soli veramente"aggiunge poi guardandosi intorno. Non c'è nessuno in questa parte del rench oggettivamente.

"Sei irrecuperabile,Saint"gli rispondo sorridendogli apertamente.

"E non darmi mai più della maestrina"aggiungo per stuzzicarlo fingendomi offesa. Lui subito inizia ad avvicinarmisi e a circondarmi i fianchi con le sue braccia.

"Oh,ma lo so quanto tu ami fare la maestrina con me...amo anch'io quando lo fai"mormora prima di mordersi il labbro inferiore e facendo incendiare tutta la mia pelle.
Sento quella sensazione che solo lui sa farmi venire, di bisogno. Bisogno di avvicinarmi a lui e mai lasciarlo andare.
Le nostre labbra si stanno avvicinando senza che me ne accorga . Ma quando mi ritrovo a pochi centimetri dal suo viso lui si ferma.

"Vogliamo fare una passeggiata?"mi chiede senza lasciare il contatto visivo con me bruciandomi dall'interno.

"Perché no"rispondo tentando di nascondere la mia frustrazione, ma lui mi conosce troppo bene per non accorgersene. Un ghigno malefico infatti è già stampato sul suo viso.

"Sai...questi giorni sono stati più intriganti di quello che mi aspettavo" mi dice iniziando a camminare davanti a me con le mani ancora nelle tasche della giacca. Lo seguo pochi passi dopo mentre mi concedo di guardarlo così spensierato.

"E tu che dicevi che i matrimoni sono noiosi" gli rispondo ridendo leggermente mentre mi sento quasi in colpa per interrompere il silenzio perfetto che c'è in questo piccolo bosco dove ci stiamo inoltrando.

"Ma probabilmente è solo con te che le cose diventano interessanti" aggiunge lui facendo finta di non aver sentito la mia affermazione.

Tuttavia non ribatto perché mi ci vuole un attimo per apprezzare quello che mi ha appena detto. Con i piedi Ethan continua a spostare un piccolo sasso bianco, sembra un ragazzetto combina guai. In questo momento mi piacerebbe davvero averlo conosciuto quando era più piccolo. Lui un bambino di quindici anni mentre io ero appena uscita dalle elementari. Mi sarebbe piaciuto crescere in Inghilterra con lui.

Where's My Love?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora