You look Happier

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POV Ethan

Non riesco a smettere di colpire il saccone davanti a me. Un colpo dopo l'altro fino a sentirmi le dita in fiamme. È come se non avessi più il controllo del mio corpo. Si muove da solo anche se gli dico di fermarsi perché non ce la faccio più. Eppure continua. Un colpo dietro l'altro.

Sento il dolore pulsarmi nelle mani e percorrermi tutti gli arti superiori.

La gola mi brucia per la mancanza di acqua e la testa mi sta per scoppiare. Il dolore che provo nelle membra supera il vuoto nel mio petto. È da una settimana e due giorni che combatto. Sono pieno di lividi. Pieno di rabbia e frustrazione.
Odio pensarlo, ma mi piace picchiare la gente. Mi fa sentire in un altro mondo. Dove il dolore mi riempie fin dentro le ossa e mi sembra di espiare le mie colpe. Ma so che non funziona, non basta e non serve per liberarmi dalla sensazione di soffocare sotto tutto lo schifo che mi spinge verso il fondo.

Mi sto immaginando la faccia di quel Jared del cazzo su questo sacco di cuoio.
Potrei ucciderlo se solo me lo trovassi di nuovo davanti mentre prova anche solo a sfiorare Jennifer.

So quello che devo fare, so che devo starle lontana e che dentro di me penso che probabilmente lei starebbe meglio senza di me,ma non ce la faccio.

Tiro un altro urlo quando colpisco per l'ultima volta il volto di quel coglione dentro la mia testa e mi accascio a terra per la fatica.

Quasi sussulto quando sento una lacrima percorrermi il volto.

Mi manca,Dio solo sa quanto.

E chi ci pensa più ora a quello che mi ha tenuto nascosto?

Non me ne frega più nulla,ho solo bisogno di vederla sorridermi,un bisogno fisico di sentire le sue mani sulla mia pelle. Solo a quel momento potrò dire di stare bene.       

Solo quando i suoi occhi ritorneranno a guardarmi come facevano prima. Sembrava che potessi viverci in quegli occhi. Nascondermici dentro quando mi sentivo solo, annegarci dentro nei momenti di passione. Non avrei bisogno di nient'altro.

Ma come?
Wesley non me lo permetterà mai,trova sempre un modo per ricattarmi e minacciare la vita di Jennifer,che probabilmente non mi vorrà più comunque,dopo quello che le ho detto.

E in realtà credo davvero a quello che le ho detto l'altra sera.

Io non sono alla sua altezza. Lo so perfettamente,eppure lei dopo tutte le cose cattive che le ho detto per cercare di allontanarla,si preoccupa ancora per me. L'odio si è sciolto nel momento in cui mi ha chiesto cosa avessi fatto alla faccia. È tornato sul suo viso quando ho detto l'ennesima cattiveria per farla smettere di guardarmi come solo lei sa fare. Non sarei riuscito a resistere.

"Se è questa la tua tecnica,non vincerai molti incontri".

Sento la voce di mia sorella avvicinarsi all'interno della grande palestra. Mi volto e ruoto gli occhi quando ride divertita dalla mia reazione. Sono senza fiato non riesco a respirare bene.
Guardo che ore sono. Quasi l'una di pomeriggio.
Anche se è domenica,questo posto è aperto.

"Tu che ci fai qui?"le chiedo alzandomi da terra.

Posso vedere sul suo volto i postumi di ieri sera.
Deve aver bevuto perché quando è tornata l'ho sentita parlare da sola. Rideva e ha quasi capotatto qualcosa in salotto.

"Avevi dimenticato il cellulare e inoltre ho fame...andiamo a mangiare da qualche parte?".

Prendo il telefono dalle sue mani e le sorrido.

Ogni volta che le parlo mi sento un poco più sereno e felice,perché capisco che è davvero tornata.

"Va bene...mi faccio una doccia e poi andiamo"accetto prendendo le mie cose accanto alla panca.
Faccio finta di volerla abbracciare sudato come sono e lei inizia ad indietreggiare con le mano alzate. Rido insieme a lei ma dopo quell'attimo di serenità ritorno a bollire.

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