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POV Clark.

Devo cercare di rimanere calmo. Anche se tutto questo non sarebbe dovuto succedere, Ethan riuscirà a risolvere la situazione. Probabilmente starà già minacciando il detective Rotherberg in questo momento. Anche se quell'uomo lo ha quasi distrutto quando era solo un ragazzino, la forza di Ethan non è solo nei suoi pugni.
Devo rimanere tranquillo anche per la ragazza accanto a me.
Non posso perdere il controllo. Per lei.

"Clark, torna indietro, per favore...e se sono in pericolo?"mi chiede con la voce ancora rotta dalle lacrime.

Darei la mia vita per poterle dire che tutto si sistemerà e che in poco tempo avremo una vita normale e tranquilla. Ma non posso.
Le mentirei.
Non ho idea di cosa voglia dire questa svolta. Kara ormai sa che stiamo cercando di incastrare Wesley e non appena questo l'avrà scovata, tutto verrà rivelato.

"Non possiamo,Lucy...sai meglio di me che averti lì per Ethan vorrebbe dire solo un'altra preoccupazione...è meglio se ne stai fuori questa volta"le dico continuando a guidare verso la nostra meta che Lucy non conosce.

Devo semplicemente distrarla finché Ethan non mi farà sapere qualcosa. E in questo modo passerò anche del tempo con lei. Dopo l'ultima volta che siamo stati insieme questa mattina non sono riuscito a togliermi dalla testa la nostra conversazione.

Quando mi ha chiesto quello che voglio la risposta era già lì,pronta sulla punta della mia lingua. Eppure sono così codardo che non ho avuto il coraggio di dire ad alta voce una semplice parola. Ho avuto per tutto il tempo la voce di Ethan nell'orecchio che mi diceva che è la sua sorellina. Dovrei proteggerla dalla gente come me e come Ethan. E invece sto facendo completamente il contrario.

"Dove mi stai portando?"mi chiede dopo qualche minuto di silenzio tra noi,riempito solo dal debole suono della radio accesa.

"È solo un posto che conoscevo da adolescente...ci andavamo sempre a fumare qualche canna"le rispondo ridacchiando dentro di me per i ricordi.

Sembra passata un'epoca. Quando io e Ethan insieme a Kara e a Zayn ce la spassavamo senza pensare a nient'altro.
Per quanto fosse divertente, non riesco a non preferire la mia vita ora. Anche solo con un semplice gesto o un semplice sorriso, delle persone che davvero contano per me, riesco a vedere la mia vita come piena.

"Credi che Ethan sia in pericolo?"mi domanda Lucy abbassando leggermente la voce prima di schiarirsela.

La guardo con la coda dell'occhio e la vedo guardare fuori dal finestrino mentre i suoi capelli vengono mossi dal vento che entra dal finestrino. Il viso corrucciato in un espressione preoccupata, eppure non ho mai visto una ragazza più luminosa e vitale.
Il mio respiro si fa più difficoltoso quando si volta verso di me non sentendo una mia risposta. Come faccio a non cedere a questa ragazza? I suoi occhi mi svuotano l'anima.

"Sono certo che se la caverà,qualunque cosa sia successa la dentro"cerco di dirle senza tremori alla voce.

"È abituato tanto,no?".

"Lucy,non sono io che ti deve parlare di queste cose...ti posso solo dire che neanche Ethan ha avuto una vita facile"le rispondo prendendo subito le parti di suo fratello. Se lei crede che Ethan sia colpevole di innumerevoli colpe, beh lo deve credere anche di me.

"Infatti non lo sto giudicando,sto solo cercando di tranquillizzarmi in qualche modo"ribatte ridendo amaramente e sorprendendomi.

Sembra una ragazza talmente indifesa e innocente ma dietro a questa facciata c'è una donna matura e pronta per affrontare questo mondo. Ne ha viste tante anche lei, tra la morte del padre e tutti quegli anni rinchiusa in quel collegio. Ha imparato a badare a se stessa, forse fin troppo presto per una bambina.

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