-Versace on the floor-

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POV Lucy

Non avrei mai immaginato che si potesse essere così felici nella propria scuola.
Tutto questo non ha niente a che fare con il mio vecchio college.
Lì gli unici  festeggiamenti con la musica che si facevano erano quelli per la Pasqua e per il Natale e la musica era solo un organo vecchio e leggermente scordato.

Questo non ha niente a che vedere con quel mortorio. Non potevamo ballare. In questo momento mi sto muovendo senza dare conto a nessuno. Sto ballando per me stessa,con me stessa,per la mia libertà.

Non potevamo alzare la voce. Ora canto a squarcia gola.
Sorrido e vivo. Come mai avevo vissuto prima d'ora. Sto ballando con le mie compagne della squadra delle cheerleader. Il massimo che avevamo in Inghilterra era il club del libro,se eri dentro diventavi pure lo zimbello del tuo corso.

Vedo Jennifer entrare con Ethan a braccietto. Sono bellissimi e il viso di lei non è mai stato così luminoso e sorridente.
Forse c'è speranza per tutti,di trovare quella persona che ci fa sorridere nonostante tutto. Quella persona che ci rende migliori,che ci fa desiderare di alzarsi all'alba solo per stare più tempo insieme.

"Lu c'è un ragazzo che ti sta guardando...è carino"mi urla nell'orecchio Katie indicandomi un punto dalla parte opposta della palestra.

Ridendo mi volto curiosa per cercare il mio ammiratore, mi sento talmente normale in questo momento. Una normale adolescente che balla al suo ultimo ballo. Quello che manca è proprio un cavaliere.

Appena mi giro il mio sguardo cattura il suo e il fiato mi si ferma in gola. Clark è fermo accanto alla parete. Cosa ci fa qui lui? Non può veramente essere venuto di sua spontanea volontà.  Dopo quello che mi ha detto l'altra sera pensavo che non mi avrebbe più voluto vedere.

Due sere fa...

Mi ha baciata. Clark Ross, il ragazzo che mi accompagnava a scuola ogni giorno prima che andassi a quel college orrendo. Il migliore amico di mio fratello. Quello che vedevo ogni sera fumarsi di nascosto una sigaretta fatta a mano insieme a Ethan e cercava di comprare il mio silenzio con i dolcetti che teneva sempre in tasca. Lui, lo stesso ragazzo mi ha baciato e non mi sono mai sentita più viva.
Finalmente a casa.

"Wow..." sospiro non appena le sue labbra lasciano le mie. Non ho quasi coraggio a riaprire gli occhi, voglio solo che mi baci di nuovo.
Invece non succede.

"Dovremmo andare..."dice non appena i nostri sguardi si rincontrano.
Ingoio il senso di nausea che mi nasce in bocca.

"Ma...".

"Tuo fratello vorrebbe che ti riaccompagniassi a casa"mi ferma girandosi senza aspettarmi.

"Clark!"lo richiamo, non voglio permettergli di averla vinta, non questa volta, non dopo quello che è successo.

"Lucy, ti prego!"mi risponde lui con voce rotta da un singhiozzo che non comprendo.
Lo raggiungo e lo faccio girare verso di me. I suoi occhi sono freddi e lucidi.

"Forse non hai capito Lucy...io non posso!"esclama lui scuotendo il capo.

"Dio,Clark! Come puoi dire una cosa del genere?".

"Mi dispiace,Lu non avrei dovuto, io..."inizia a balbettare ma non lo lascio finire.

Prendo il suo viso tra le mie mani e lo bacio di nuovo.
Senza pensare o senza trattenermi. Lascio che le mie mani passino per il suo petto.

"Io voglio questo...e anche tu lo vuoi... come puoi dire che è sbagliato"mormoro rimanendo a pochi centimetri dal suo viso.

"Sei sua sorella"mi risponde abbassansdo il suo sguardo ancora alle mie labbra.

Where's My Love?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora