Roman Holiday

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"Ethan calmati" gli mormoro sfiorandogli il viso con la mano prima di girarmi e dirigermi verso Jared davanti a me con un sorriso compiaciuto.

"Pronti a partire?" mi chiede con tono spregevole. Lo fulmino con lo sguardo e subito il suo falso sorriso si trasforma in un'espressione ferita.

"Che ci fai qui?" gli domando tenendo la voce bassa, posso ancora sentire la tensione di Ethan.

"Sei tu ad avermi invitato, giusto? Non volevo farti sprecare un biglietto" mi risponde semplicemente appoggiando lo zaino in terra.

"Smetti ora la recita, Jared...ti prego dimmi che non sei qui per rovinarmi il compleanno" lo supplico chiudendo gli occhi e facendo un respiro profondo.

"Jennifer, non sto recitando, okay? Ovviamente vederti con lui mi farà più male di quello che pensavo...ma io tengo ancora molto a te...e se tu mi vuoi, vorrei festeggiare con voi" mi risponde sorprendendomi.

Sorrido e quasi sento le lacrime riempirmi gli occhi. Anch'io tengo ancora a lui e non voglio allontanarmi. Anche se so che questo farà infuriare Ethan e probabilmente rovinerà il clima tra me e lui, avevo invitato anche Jared a questo viaggio e non posso fare sempre e solo come fa comodo a Ethan, giusto?

"Certo che ti voglio, Jared... mi dispiace" gli dico appoggiandogli una mano sul braccio. A quel contatto non posso dire di non sentire nulla. Mi manca Jared, mi manca il suo modo di farmi sentire semplice e normale. Ma Ethan è quello che mi fa sentire viva.

"Credo che l'unico problema sarà lui" mi mormora facendomi segno dietro di me con il capo.

Mi volto e già so quello che mi ritroverò davanti.

"Mi vuoi spiegare?" mi chiede Ethan tirandomi verso di lui per la mano.

"Non cambia nulla, Ethan...era nel piano originario che venisse anche lui, è mio amico e come te e come gli altri lo voglio con me a festeggiare...sarà una delle ultime serate che spenderemo insieme, ti prego" gli dico tutto d'un fiato senza lasciare i suoi occhi.

Il suo viso è diventato un campo di battaglia, posso avvertire e sentire la sua lotta interiore e mi sento un mostro per chiedergli tanto, ma devo e deve imparare che anch'io ho voce in capitolo.

"Dio! Solo perché ti amo, Jenn..." esclama alla fine alzando le braccia in segno di resa. Sorrido e lo abbraccio mentre lui continua a sbuffare.

"Grazie..." mormoro con il viso schiacciato nel suo petto.

"Domani notte, sarai comunque solo mia, Ashton" mi sussurra vicino alle labbra prima di voltarsi per prendere la sua valigia e lasciarmi con un formicolio sulle labbra e su tutta la pelle. Rido a vederlo passare accanto a Jared con passo lento e baldanzoso, e con la testa alta.

Scuoto il capo rassegnata quando vedo invece Lucy ancora attaccata a Travis mentre Clark saluta Jared in modo veloce per poi seguire Ethan. Che ci posso fare? Questi sono i miei amici. E li amo con tutto il mio cuore.

Arriviamo al nostro ingresso per l'aereo e senza altro indugio entriamo nella passerella per arrivare dentro l'aereo. Ovviamente tutti i posti sono pieni e la coda per sedersi è lunga. Mentre aspettiamo mi ritrovo dietro a Jared.

"Allora..."dico facendolo girare verso di me con un dolce sorriso.

"New York sarà la tua casa...".

"Già...magari possiamo passare per il mio appartamento" risponde ridendo della sua stessa battuta.

"Hai già una sistemazione?".

"Sì...sai mio padre è piuttosto bravo a controllare tutto e tutti...dare sentenze è il suo lavoro" mi dice fingendo entusiasmo.

A questo punto rido anch'io ma mi fermo di colpo vedendo Ethan fissarmi con sguardo infastidito.

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