Survivors

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Non riesco a svegliarmi quando sento la sveglia suonare e rimbombare per le pareti della mia stanza. Ieri è stata una giornata così movimentata che sento il mio corpo letteralmente ribellarsi all'idea di alzarsi da questo letto. Tuttavia oggi a scuola abbiamo una riunione noiosa e obbligatoria per quelli dell'ultimo anno. E non ho voglia di dare spiegazioni ai professori sul perché io l'abbia saltata.

"Bella addormentata?"mi chiama la voce di Ethan a pochi centimetri dal mio orecchio. Apro lentamente gli occhi e mi giro verso di lui. Lo trovo con i capelli arruffati e un labbro tra i denti.

"Come fai a essere già sveglio?"gli domando incredula. Lui ride e credo che questo suono sia paragonabile al paradiso.
Sento il profumo della sua pelle investirmi di colpo quando le sue braccia si stringono intorno al mio corpo. Mi lascio cullare dal ritmo del suo battito cardiaco che diventa come una musica di sottofondo per questo momento.

"Non riuscivo a dormire"mi risponde semplicemente stringendomi di più a lui. Non voglio che stia male, non voglio che non riesca a dormire, deve essere sfinito. Gli aloni sotto gli occhi sono molto visibili.

"Dev'essere stato difficile ieri sera"gli dico alzandoni lentamente su un gomito.
I suoi occhi lasciano di colpo i miei e ritornano freddi, così come tutto il mio corpo.

"Però sono fiera di te...cioè hai lasciato da parte quello che senti per Hugh, non so se io sarei riuscita a farlo"cerco di consolarlo.

"Zayn sarebbe morto...tutti avrebbero fatto come me, specialmente tu"mi risponde scuotendo il capo lasciando che i capelli ricci gli ricoprino il viso.

"Non mi interessa difendere il mio ego quando c'è di mezzo la vita di qualcuno"continua stringendomi quasi impercettibilmente a lui.

"Beh questo non tutti sono capaci di farlo".

"Vuoi seriamente andare a scuola?"mi chiede sorpreso quando inizio ad alzarmi dal letto.

"C'è l'incontro finale per gli studenti dell'ultimo anno,ricordi?"gli rispondo mentre mi riporta a sdraiarmi.
Scuote il capo e si rimette nella stessa posizione di prima.

"Ethan...faremo tardi"mi lamento senza però suonare molto convicente dato che le sue labbra trovano il mio punto debole sul collo.

"Non ho dormito nulla questa notte".

"Lo so...anch'io sono stanca ma durerà poco,poi potremmo tornare qui a fare quello che vorrai"gli rispondo come a contrattare con un bambino.

Lui sembra valutare attentamente sia i pro che i contro. Cogliendolo impreparato mi libero dalla sua presa e mi alzo dal letto per andare in bagno. Mi volto verso di lui e lo guardo soddisfatta.

"Tu fai quello che vuoi...ma io ci vado"gli dico togliendomi la maglia che avevo indossato prima di addormentarmi profondamente stamattina. Lui mi risponde con un lamento gutturale.

"Sei ingiusta"mi accusa tirandomi un cuscino addosso ma mancandomi dato la sua scarsa forza da quella posizione.

"La vita è ingiusta"lo prendo in giro togliendomi anche i leggins per poi uscire dalla camera. Corro in bagno e accendo l'acqua della doccia. Per fortuna la riunione inizia alle dieci,così ho tutto il tempo di farmi la doccia.
Mi lego i capelli in una coda disordinata e mi spoglio totalmente per poi entrare sotto il getto di acqua calda. È una sensazione fantastica e vorrei rimanere qui per sempre. Non mi accorgo nemmeno della porta che si apre e di Ethan che spalanca la tenda della doccia.

"Risparmiamo un po' di tempo dato che hai tutta questa fretta"mi mormora attaccandosi alla mia schiena e facendomi rabbrividire. Sorrido come non facevo da molto.

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