Issues

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Ethan continua a fare avanti e indietro nella stanza.

Ho provato a farlo rimanere seduto in qualunque modo ma non sta a sentire nessuno in questo momento.
Clark ha tentato persino di convincerlo con la forza ma ad Ethan è bastato uno sguardo infuriato per fargli cambiare idea.

Gli ho cercato di spiegare tutto in modo più calmo possibile,dicendogli di quanto il detective Norton sia veramente la nostra unica possibilità di avere giustizia. Le prove che ha raccolto oggi potrebbero già bastargli per incriminare Wesley. Ma servono basi infallibili per provare a fermare un uomo come lui. Tutto il potere che ha,su così tante persone. Potrebbe riuscire a comprarsi il silenzio di possibili testimoni o persino della giuria. Dobbiamo avere prove fisiche e registrazioni.

Gli ho detto che gliel'ho voluto tenere nascosto perché sapevo che mi avrebbe fermato.
E inoltre non ci parlavamo quasi da tre mesi,non avrebbe avuto senso.

"Ethan...ti prego dì qualcosa" interrompo il silenzio che si è creato nella stanza. Clark e Richard sono seduti entrambi sul divano di pelle rovinato in un angolo della stanza.

"Amico,non abbiamo tutto questo tempo" aggiunge Richard sbuffando.
Alzo gli occhi al soffitto sapendo già che la risposta di Ethan non sarebbe stata una delle migliori.

"Tu stai zitto,cazzo! E non azzardarti a chiamarmi 'amico',certamente non lo sono e non ti permetto di prendermi per il culo" esclama infatti stringendo subito dopo la mascella. Il fuoco che vedo nei suoi occhi e che sento nella sua voce è lo stesso fuoco che in questo momento mi sta corrodendo dentro il petto.

"Ricordati che potrei benissimo sbattere il tuo culo strafottente dietro le sbarre se non mi parli con rispetto"gli risponde a tono il detective.

"Non lo farai!"ribatto io.

"Perché Ethan si calmerà e cercherà di capire quello che gli stiamo dicendo"continuo passando dal guardare l'uomo accanto a me a fissare i miei occhi in quelli di Ethan.

"Jennifer...non parlarmi come se fossi un cazzo di deficente! Tu non sai in che casino ti sei messa! Finirai per farti ammazzare!".

Gli occhi di Ethan sembrano per schizzare fuori,la vena del collo è talmente gonfia che mi fa paura.

"No,Ethan! È qui che ti sbagli,io so benissimo in cosa mi sono messa in ballo! E non ho intenzione di tirarmi indietro...non ora".

La mia voce esce fuori così sicura e forte che quasi mi sorprendo quando Ethan ruota gli occhi e non ribatte. Lo amo così tanto che mi innervosisce al punto da farmi urlare di rabbia e di gioia allo stesso momento. È una sensazione così strana. In questo momento potrei baciarlo, assapirare ogni millimetro delle sue labbra e ansimare il suo nome fino a poterlo riportare in vita solo con la mia voce. E contemporaneamente potrei urlargli contro tutto il dolore che ho provato e che continuo a provare a sentire la sua voce con quella sfumatura di odio che non riesco proprio ad associare a lui.

"Ora l'unica cosa che dobbiamo fare è uscire di qui" si intromette Clark mettendosi tra me e Ethan.

"Probabilmente Wesley starà sistemando il casino di prima...possiamo approfittare di questo momento".

Io annuisco e aspetto che Ethan dica qualcosa.
Quasi temo che non voglia venire con noi,ma che resti qui con Wesley.

I miei occhi quasi lo implorano.
Ho bisogno di lui, ho bisogno che mi capisca e che mi dia la possibilità di salvarlo questa volta.

"C'è un uscita secondaria...in fondo al corridoio"ci informa sospirando in modo quasi doloroso. Mi guarda e nei suoi occhi posso percepire la stessa litta che sta prendendo atto in me proprio ora.

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