Cosmic Love

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Senza fretta finisco di lavare le tazze che abbiamo usato per la colazione.  Controllo le previsioni del tempo sul computer di Jared mentre mangio i cereali che ho versato nella ciotola.

La cucina di questa casa è enorme, probabilmente metà del mio intero appartamento. Un enorme porta finestra fa entrare una quantità spropositata di luce,tanto che posso spegnere la luce sopra il tavolo delle cucina. Mangio l'ultimo morso di pane e marmellata che Jared non ha finito,prima di pulire tutte le briciole. A casa mia non farei tutto questo,ma in una casa tanto immacolata mi sento in colpa anche solo a respirare.

Finito di mettere apposto decido di fare un giro per la casa.
Il piano inferiore lo avevo visto già interamente insieme alla mamma di Jared l'ultima volta che ero stata qui. Mi avevano accolto così calorosamente che mi sono chiesta quanto Jared avesse effettivamente raccontato di me ai suoi genitori. Mi aveva portato persino un regalo da uno dei suoi tanti viaggi di lavoro. Una borsa firmata che non ho ancora avuto il coraggio di indossare dato che non ho niente che si avvicina al valore di quel solo accessorio.

Salgo le scale e supero la camera di Jared. La stanza seguente deduco sia la camera da letto dei signori Forst dato che il letto matrimoniale è intatto e l'armadio leggermente aperto mostra dei completi eleganti da donna.

Non voglio fare troppo la ficcanaso quindi non entro e continuo a camminare per il corridoio che sembra infinito.

Arrivo ad una stanza enorme e molto luminosa a causa delle finestre a grandezza parete.
Al centro della camera c'è un pianoforte a coda lucidato alla perfezione. So che Jared sa suonare il piano meravigliosamente. Me ne ha dato prova una delle tante serate passate al pub di un amico di Clark che lo lasciava sempre suonare mentre serviva l'ultimo giro di birre per tutti.

Ci giro intorno e sono quasi tentata di sedermi e suonare qualcosa ma la mia attenzione viene catturata da un'altra cosa. Sulla scrivania affianco alla libreria vi sono dei fascicoli della polizia.
Sembrano proprio quelli che solitamente al lavoro devo archiviare.
So che probabilmente non dovrei sbirciare ma non posso fermarmi. Apro il primo blocco e subito spalanco la bocca. Quasi non riesco più a spostare lo sguardi dalla pagina bianca attraversata da tante piccole scritte che con ogni singola parola mi fanno male. Provo a muovermi,ma senza risultati. Indietreggio tutto di colpo quando finalmente il mio corpo mi risponde e quasi vado a finire contro il pianoforte.
Non riesco a credere a quello che vedo.

Il nome di Wesley compare subito alla prima riga.
Continuo a leggere e altri nomi compaiono; Zayn, Ethan, Clark, Freddie. Prendo subito tutti i fascicoli che contengono i loro nomi e torno in camera di Jared di corsa. Non voglio trarre conclusioni affrettate,ma non riesco più a stare qui dentro. Sento una fitta al petto, un dolore che continua a crescere mano a mano che proseguo verso la stanza in cui stanotte ho dormito.

Raccolgo le mie cose e mi vesto prima di scendere in soggiorno e comporre il numero di Clark.
Esco di casa e non chiudo a chiave la porta.
Potrà sembrare come se qualcuno si sia intromesso in casa e abbia preso  i fascicoli. Sento il cuore battermi all'impazzata mentre aspetto che Clark mi risponda.

"Jennifer!? Che succede?" mi chiede appena risponde alla chiamata.

"Clark abbiamo un problema! Incontriamoci subito alla centrale di polizia...il Detective Norton ci deve delle spiegazioni" gli dico senza aspettare oltre.

Appena ho la sua risposta affermativa chiudo la chiamata e inizio a correre verso il distretto.

Ho il respiro affannato e il sudore mi inumidisce la fronte. Per fortuna non è molto distante dalla casa di Jared e quindi in quindici minuti ci arrivo.
Appena entro nel parcheggio vedo la macchina di Clark e mi avvicino.

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