I hope I'm not too late

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Sono a casa da quasi un'ora e di Ethan non so ancora nulla; sto iniziando a preoccuparmi, è quasi mezzanotte e ho paura che abbia deciso di fare qualcosa di stupido. Ho sentito Lucy per sapere se lei ha avuto sue notizie ma nemmeno lei lo ha sentito. Continuo a percorrere il mio soggiorno avanti e indietro mentre tento di contattarlo. L'avrò forse insultato un milione di volte nei messaggi vocali che gli ho lasciato in segreteria. Spero solo che li ascolti e capisca quello che mi sta facendo.

E se fosse andato da Wesley? Se fosse già morto? Comincio a sentire le lacrime bagnarmi il viso. Le gambe mi cedono sotto il peso che sento nel petto. Quasi non mi accorgo, talmente sto piangendo, che la porta si è aperta e qualcuno mi sta venendo incontro. Quando sento le sue braccia intorno a me quasi devo sforzarmi di respirare.

"Jennifer, sono qui...scusami, ti prego perdonami..." mi mormora lui stringendomi ancora di più a lui. Quasi senza forze cerco di dargli dei colpi sul petto, devo sfogare la mia rabbia in qualche modo che non sia piangere o la mia testa scoppierà.

"Non farmi mai più una cosa del genere" dico con il poco fiato che ho. Finalmente riesco ad alzare il viso e ad unire i nostri sguardi. Anche i suoi occhi sono rossi probabilmente come i miei.

"Perdonami" mormora di nuovo baciandomi la fronte e dandomi il tempo di respirare.

Non ce la faccio ad andare avanti così. Il mio cuore non può reggere oltre, i miei occhi non possono bruciare ogni giorno in questo modo. Mi alzo leggermente per mettermi a sedere sulle sue gambe mentre lui continua ad accarezzarmi i capelli sicuramente fuori dalla treccia che mi ero fatta per smettere di toccarmeli mentre ero nervosa.

"Dove sei stato?" gli chiedo solo dopo regolato il mio respiro e il mio battito cardiaco. Lui non sembra volermi rispondere, ma non può giocare a questo gioco con me, non più.

"Ethan o mi dici dove sei stato o ti giuro che vado dritta da Wesley  e mi faccio sparare in testa" esclamo buttando fuori tutta la frustrazione che sento dal momento in cui abbiamo messo il piede in questa casa. Lui mi guarda con odio e in questo momento sento che qualcosa tra noi sta cambiando. Non avrei mai pensato di dirgli una cosa del genere anche solo qualche giorno fa, ma le cose sono diverse ora.

"Kara mi ha chiamato" mi risponde dopo qualche minuto di silenzio doloroso, anche se devo ammettere che le sue parole lo sono di più.

"Che cosa voleva?" domando con un sussurro. Lui sembra irrigidirsi quando scendo dalle sue gambe e mi allontano parzialmente da lui.

"Mi ha proposto un accordo..." mi dice scuotendo il capo leggermente.

"Che tipo di accordo?"domando cercando di non urlargli contro. Sento la rabbia e la gelosia unirsi in un sentimento ancora più profondo e odioso nel petto.
Lui non mi risponde inizialmente. Lo colpisco al petto senza smuoverlo di un centimetro.

"Fare sesso con lei per avere la tua libertà" mi risponde con tono freddo e distaccato. Alla sua risposta sento la mia testa iniziare a girare, mi manca l'aria.

"E tu cosa hai fatto?" gli domando sentendo le lacrime riempirmi di nuovo gli occhi. Lui sembra scannerizzare la mia reazione.

"Tu pensi che io ci sia andato a letto- mormora scuotendo il capo e abbassando lo sguardo- ma non ci sono riuscito...mi dispiace Jennifer".

A quelle sue parole scoppio a piangere e lo abbraccio più forte che posso. Le sue braccia circondano i miei fianchi e le sue dita spingono contro la mia pelle.

"Mi dispiace...potevo salvarti ma non ci sono riuscito" mi mormora vicino all'orecchio in mezzo ai singhiozzi. Io scuoto forte il capo.

"Tu credi che avrei voluto che tu lo facessi, Ethan? Oddio...no! No! Io non lo avrei sopportato" gli rispondo baciandolo sulle guance e sul mento. Non riesco a smettere di stringerlo a me. Lo amo a tal punto che non riesco a respirare senza di lui.

Where's My Love?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora