10 - Mondo Argento

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L'indomani, anche se ero sconsolato, provai a muovermi. Mi resi conto di essere tornato umano, con le mie solite braccia pelose. Guardai la barra di stato, e vidi che tutte le barre, a eccezione di quella blu, erano piene. Quella blu era allo 0%. Forse era correlato con la mia trasformazione in Fierolupo. Trovai un ciuffo di peli nero e bianco, e pensai subito di averlo perso la scorsa notte. Lo presi con me, e mi diressi verso l'ultima posizione del mio team.

Appena mi videro, vidi la loro faccia preoccupata. Demetra bofonchiò qualcosa sull'andare in giro senza avvisare. Non potevo certo dire loro: 'Sapete, ieri mi sono trasformato in un Fierolupo e ho cacciato come un animale selvatico'. Capace che Demetra, senza cuore com'era, mi avrebbe ammazzato sul momento. Dissi loro che ero andato in avanscoperta, alla ricerca di informazioni, e a sostegno della teoria, aprii davanti ai loro occhi la mia schermata personale. Mostrai loro di aver ottenuto almeno 5000 Bint, e anche quattro cristalli che si aggiunsero ai venti già in nostro possesso. Demetra girò lo sguardo, seccata e dandomi le spalle. Io non la sopportavo, la cosa era più che reciproca. Me ne curai poco di questo, e guardai verso la struttura, che continuava a lanciare la sua potente luce nella volta del cielo. Purtroppo, la struttura era pesantemente sorvegliata. Uno stuolo di Exhuma era nei diretti paraggi, ed erano più di cinquecento. Come avremmo potuto affrontare quelle bestie fameliche, un tempo umane? Non avevamo molte opzioni a nostra disposizione, così Gerald, da esperto pianificatore, impostò un piano che ci avrebbe permesso di raggiungere la struttura e analizzarla.

Gerald e Riccardo scesero dal versante, e attirarono gli Exhuma, e nel giro di poco tempo, diverse unità caddero per loro mano. Il signor Baxter, preso dall'eccitazione, si richiuse a riccio, e cominciò a rotolare dal pendio, mettendo a segno una combo di centottanta colpiti. Demetra si lanciò in mezzo allo scontro, e con le sue falciate di spada, ne colpì un'altra ottantina. Seppur riluttante, mi lanciai anch'io.

Non avevo idea di come affrontare una massa di soggetti, tanto diversi tra loro, e tutti assieme. Cominciai a mollare pugni a casaccio e, con mia somma sorpresa, ne buttai una decina a terra. Me ne saltò uno addosso, facendomi cadere a terra. Stavo per colpire, quando il mio pugno si fermò. Non riuscii a muovermi. Era mia madre. Il primo dei membri della mia famiglia era già diventata un Exhuma, e secondo quanto dicevano i forum, per liberare un Exhuma, bisogna colpirlo dritto in fronte, e far ingerire qualcosa di raro e prezioso.

Maledizione! Certo che mia madre era forte! Mi teneva a terra, e la sua bava mi stava letteralmente lavando la faccia. Gerald stava per colpire mia madre, la mia assalitrice, quando gli dissi di non agire. Questo deve avergli ricordato qualcosa, in quanto allentò la presa. Quindi feci come avevo letto. Mi liberai dalla presa, e fu lei ad essere a terra. Gli diedi un colpo preciso sulla fronte, e da lì, l'unica cosa che potevo fare era somministrarle il ciuffo di peli di Fierolupo. In quel momento, come se avesse ricevuto la forza di cento uomini, si liberò dalla mia presa e scappò via nel folto della foresta. Ricaddi a terra e vidi che avevo perso un centinaio di punti vita. Gli altri Exhuma, alla vista della follia di quella che era mia madre si lanciarono contro di noi. Se era una struttura importante, sicuramente erano lì per difenderla.

Un forte tremore scosse la terra, e gli Exhuma scapparono immediatamente. Per un attimo, credemmo di aver scampato il pericolo, che ce la fossimo cavata, ma ci sbagliammo tutti.

Dal terreno si formarono diverse crepe, e tra noi e la struttura venne fuori un mostro. Il terreno si spaccava sotto i nostri piedi, e Riccardo si sollevò prontamente in aria. Dal terreno dilaniato venne fuori una creatura grottesca, cupa e minacciosa. Sostanzialmente era un grosso verme, ma aveva delle lunghe mandibole nere a pinza. Le diverse sezioni del suo corpo erano ricoperte di strane escrescenze molli e agitate. Si sollevò, senza lasciare la buca dal quale era comparso, e ci guardò, prima di lanciare un verso stridulo e minaccioso. Vidi che sulla sua testa si era riempita all'istante una barra rossa. Benché fossi ignorante in tutti i sensi, compresi che quella era la barra della sua vita, e se volevamo avvicinarci alla struttura, dovevamo eliminare 'Groundsharker'.

D.S.P. (Progetto sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora