29 - Scalata (Acid)

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Benvenuto, Nuovo Giocatore e grazie per aver scelto D.S.P. come vostro pasSWAAAAAAAAAAAH...!

"Non ho tempo da perdere, io...".

Una scritta fluttuante: Generazione corpo completata.

Nuovo achievement: disprezzo per la guida.

"Che idiozia...".

Acid arrivò alle soglie del ponte, dove l'Argentomorte ribolliva minaccioso. Chiuse gli occhi, e riaprendoli, si trovò dall'altra parte. Il ribollente liquido, come se avesse coscienza, iniziò a uscire dal grande fosso, per cercare di annegarlo. Chiuse di nuovo gli occhi, e si trovò sulla cima del percorso. Lo fece ancora, e si ritrovò all'interno del borgo dov'erano arrivati i ragazzi. Aveva letto con attenzione il report della squadra. Dov'erano, cosa avevano fatto, chi avevano affrontato e come. Ogni singolo dettaglio. Sembrava che, a ogni nuovo giocatore che veniva generato nel gioco, gli stage venivano ricaricati.

Non c'erano altro che Exhuma. Acid non aveva ancora guardato il suo corpo rigenerato, quindi materializzò una spada di colore scarlatto, sottile come un ago, e con velocità fulminea, sbaragliò 100 Exhuma in appena due secondi. Era meravigliato da ciò che poteva fare, specie con i codici di sblocco che il signor Kelsey aveva implementato.

Come se stesse ricevendo suggerimenti, lanciò quattro fendenti a vuoto, e una porta dimensionale comparve davanti a lui.

Attraversata, si accorse di essere in uno spazio freddo. Controllò la tabella di marcia, rendendosi conto di esser arrivato a Snowall, nel Mondo Argento, e di aver accorciato di molto il viaggio.

Dovette stare in guardia Acid, poiché arrivò come un fulmine una creatura non calcolata, o almeno, che non era stata incontrata dalla squadra Epsilon. Un bestione quadrupede, con grosse ali nere e grigie, mentre il corpo principale, molto muscoloso, sembrava la muscolatura umana su base animale. La testa di leone e una coda divisa in altre più piccole, almeno una decina. Il nome della creatura era Neochimera. "Molto originale" bofonchiò Acid.

Scattò velocissimo contro le ali della bestia, mozzandogliele di netto, e facendo scendere i punti vita, da 85.000, a 11.000. Urla di rabbia della Neochimera, ma che vennero presto spenti da un taglio, decisivo, alla sommità del collo. Sangue nero come la notte si riversò, macchiando la neve, facendole perdere il suo candido colore bianco.

Acid, benché fosse un esperto nella disciplina del Kendo, era stanco. Non credeva di perdere tutta questa energia stando fermo, fisicamente parlando, per poi correggere il pensiero e ricordando che l'energia usata era quella mentale, ed essa si ripercuoteva sul corpo.

Riprese la marcia. Fece un solo passo avanti, e dalle nevi comparvero diverse creature: una decina di Evocageli, un esercito quasi infinito di Exhuma, un altro mezzo esercito di Ghoul, e una creaturina curiosa, ma che il gioco celava sotto l'ombra. 

Chiudendo gli occhi, e puntando la spada davanti a sè, Acid urlò: "Async!"

Divenne un lampo sfuggente, che passò accanto a ciascuna creatura. In meno di cinque secondi, aveva eliminato tutte le creature presenti, a eccezione della creaturina nascosta dall'ombra. Un flebile verso gli fece riaprire gli occhi.

La creaturina si tramutò in un bestione colossale, alto almeno una ventina di metri, con scaglie metalliche. Ricordava la forma di uno shogun giapponese, armato di una spada colossale e lucente. Con un gesto di sfida da parte di Acid, il mostruoso guerriero d'acciaio iniziò la sua folle corsa verso il suo minuscolo avversario. Colpì con tanta forza il terreno che lo stava letteralmente demolendo. Grosse scie di bit che si distruggevano al passaggio di quella spada misero in guardia Acid, destandogli preoccupazione. Cominciò a correre nuovamente verso il suo avversario. Questi, impugnando la spada con entrambe le mani, cercò di inchiodarlo a terra, ma non servì a nulla. La spada del colosso era piantata a terra, e cercava di staccarla da terra, mentre Acid, sempre correndo, salì sul braccio del suo avversario, raggiungendo presto la spalla e la base dell'elmo. Con un colpo molto veloce, sfilò l'elmo dell'armatura vivente, svelando l'assenza di un essere vero e proprio. Guardò giù, nella gabbia della corazza, scorgendo qualcosa di brillante. Saltò al suo interno, tenendo la spada puntata in direzione del lieve bagliore. Il gigante smise prima di muoversi, per poi accasciarsi a terra. I pezzi che lo componevano, come se fossero stati recisi i suoi fili di collegamento, si staccarono dal massiccio corpo metallico, per poi svanire come fumo nel vento. Acid era provato, ma almeno si sentiva soddisfatto di aver eliminato degli avversari.

Premette davanti a sé, esattamente come quando aveva visto le registrazioni della squadra Epsilon, per far comparire il menù a tendina. Scorse velocemente le opzioni. Poi, guardandosi in giro, e assicurandosi che non ci fosse nessuno in vista, premette nel punto più profondo del menù dove, a prima vista, non c'era nessuna opzione. La casella invisibile s'illuminò, e fece accedere ad Acid a una sezione del menù che in pochi, forse quasi nessuno, era venuto a conoscenza. Il nome del menù era "Impostazioni Sviluppatore". Poteva vedere dove si trovavano tutti i giocatori, il loro stato, la posizione, gli oggetti che trasportavano, tutto. Statistiche comprese. Non ricordandosi il nome di alcuni dei componenti della squadra Epsilon, decise di cercare per Abilità. Impostò Tremilacalci. Un risultato. Gerald. Contento di aver ottenuto il risultato sperato, impostò come percorso la possibilità di raggiungerlo.

Fece esattamente come prima. Mosse quattro volte la sua spada, e un nuovo condotto si aprì. Non gli interessava chi gli si sarebbe presentato davanti a lui, ma avrebbe fatto di tutto per raggiungere la squadra Epsilon. 

Uscito dal portale, si richiuse di scatto. Era quasi alla fine dell'Infernadeadalus, con il percorso di sinistra aperto, mentre quello di destra bloccato. Poteva significare solo una cosa...

"Possa io esser ucciso, per le morti e le vittime che ho fatto. Possa io esser punito per un male che neanche ho richiesto. Possa io trovar pace e farla trovare ai dispersi dei miei pugni. Possa io esser punito, e il vincente... "

'Maledizione! Di nuovo?' si disse Acid. 

"E così, l'imbroglione si mostra a noi..."

"Non sarei qui se non fosse che devo vendicare ciò che mi è stato rubato..."

"*risata macabra e distorta*  Non saresti qui se non fosse per quel branco di mocciosi mandati da te, vero? Ma noi sappiamo cosa stanno facendo, chi li spinge. Ma ben presto, appena otterranno l'ultimo pezzo della chiave Eterna, rimpiangeranno amaramente di aver varcato la soglia del Progetto Zero!"

"Allora questo significa la resa dei conti, Alibi..."

"Vieni a me, Bio Acid... o preferisci esser chiamato Lionel Strauss?"

"Quel nome. Erano decenni che non lo sentivo. Ma hai fatto un grosso errore a evocarlo... Fatti sotto, Alibi... o preferisci esser chiamato Anthony Mitnick?"

D.S.P. (Progetto sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora