46 - Operazione Neuralink

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Lionel's POV - (1 ora prima di Abyssos)

"Ci siete tutti? Bene" dissi allarmato, prima di sedermi al tavolo da riunione.

"Abbiamo poco tempo per agire, perciò andrò al sodo". Per la prima volta mi tremava la voce.

"Albert è al limite delle sue possibilità".

Lo sguardo di sconcerto, di sbigottimento e di sciagura era negli occhi dei presenti, mentre cercai di nascondere il mio sguardo dietro al mio paio di occhiali neri e spessi.

"In che senso?" rispose Tim Baxter, divenendo la voce degli altri che non avevano proferito alcuna parola alla mesta notizia.

"Mi spiego meglio" dissi, spostando gli occhiali sul naso, lasciando intravedere a malapena i miei occhi. "Albert, sia che riuscisse a vincere il gioco o meno, riusciremmo a estrarlo tramite la macchina speciale installata nel nostro laboratorio. Siete pregati di firmare questi moduli, così evitiamo rotture burocratiche" rimarcando la seccatura con le virgolette, per poi continuare dicendo: "Albert ha tre possibilità".

Una pausa che sembrò eterna, rotta dall'impazienza di Jeena che esclamò: "Allora?"

Con un lieve sorriso, dissi: "La prima opzione - Se Albert sopravvivesse e riuscisse a sconfiggere Rudolph, dovremmo estrarlo e curarlo. Il virus digitale, in una qualche maniera a noi poco nota, è riuscito a conteggiare il suo corpo fisico, e i suoi parametri vitali sono stabili, almeno per ora".

"La seconda opzione - Se Albert dovesse soccombere nel mondo digitale, morirebbe anche in quello reale. Questo permetterebbe a Rudolph di divenire un latitante nel mondo digitale, e quindi sarebbe impossibile da fermare. Diverrebbe il peggior criminale di questa terra..."

"E la terza possibilità quale sarebbe?" rispose Demetra.

"La terza opzione" accennai "potrebbe funzionare solo se tutti e sei ci riuscissimo a collegare a HyNeLi".

"HyNeLi non è il supercomputer che potrebbe diventare un pericolo peggiore di DSP?" rispose Gerald, con uno sguardo interrogativo e grattandosi una mano, segno di nervosismo.

"È vero, ma credo che per salvare lui e i restanti umani intrappolati, sacrificherei quel maledetto server... E poi, con i progetti originali, potremmo crearne un altro, migliore" conclusi il discorso, solo per vedere Demetra spalancare la porta e dire: "Allora? Andiamo, no?"

Alla fine, conclusi che anche Albert era riuscito nella sua missione impossibile, ovvero avere amici fidati.

Ricevetti immediatamente sul mio ExPhone la notifica di completamento delle postazioni di connessione. Non avrei mai creduto che avrei avuto accesso al protocollo Neuralink, anche se il sacrificio sarebbe stato alto, ovvero il supercomputer HyNeLi. Non me ne importava. Era stato grazie a una cosa negativa come la creatura creata da Rudolph che avevo ripreso i contatti con Albert, il nipote che avevo sempre allontanato per timore di perderlo come Angelica. Non volevo che nessuno di quei ragazzi facesse la stessa fine della mia cara figlia.

Una serie di esplosioni ci mise tutti in allarme. Comparve una delle guardie e chiesi immediatamente rapporto.

"Signore, una serie di esplosioni ha danneggiato i server S1-S10 e i server K4-28".

Maledizione! Chi o cosa aveva provocato tutti questi danni? Più di trenta server andati, così? Poi, con la coda dell'occhio vidi qualcuno fuggire. Senza pensarci due volte urlai di fermarsi, chiunque esso fosse, mentre i ragazzi e altre due guardie, oltre a quella che aveva fatto rapporto, partirono al folle inseguimento. Vedevo una figura esile correre, come se sapesse dove stesse andando. Girò più volte tra i server e le stanze, e se non l'avessi fermato, il rischio era la fuga di informazioni. Riluttante, estrassi una cosa che non avevo ancora usato, una piccola pistola narcotizzante.

D.S.P. (Progetto sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora