58 - Ritorno a casa, richiamo

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30 giugno 2023, ore 3:58 A.M. Aeroporto privato di Washington DC.

I festeggiamenti indetti dal presidente furono dignitosi, ma non erano come quelli che mi sarei immaginato in queste occasioni, ovvero feste da sballo, musica a palla, gente che ballava e cibo a vagonate. Anzi, quest'ultimo c'era.

Erano le 2.40 a.m. e fummo portati all'hotel dove alloggiavamo, con l'ordine di parte dello zio di prendere velocemente la nostra roba e partire all'istante. A questo riguardo volevo chiedere spiegazioni, ma venni fulminato sul posto da un'occhiataccia torva di Lionel. Guardai negli occhi gli altri e tristemente fecero quanto richiesto.

Il tempo di arrivare, di caricare i bagagli e salimmo velocemente a bordo. Tempo di pochi attimi e l'aereo privato prese il volo.

Lo zio sembrava preoccupato. Infine disse:

"Se fossimo rimasti fino al mattino avremmo avuto dei guai con i vostri nuovi fan".

"F-Fan?" dicemmo tutti in coro.

Senza parlare ulteriormente, aprì lo schermo del suo Exphone e fece vedere la creazione di una pagina su internet della squadra Epsilon, con tanto di fotografie, riprese della cerimonia, foto scattate nei giorni antecedenti, riprese di telecamere da negozi, strade e centri visitati e quant'altro. C'era scritto inoltre che avevano individuato dove alloggiavamo, ed ero certo che ci fosse lo zampino di qualcuno dello staff dell'hotel.

"Probabilmente stavano organizzando un corteo di fan pronti a incontrarci... Renderci delle celebrità..."

"A me non mi sarebbe dispiaciuto..." disse in tono seccato Riccardo.

"Non possiamo farci trasformare in marionette dello spettacolo!" disse in tono forte lo zio. "Sappiate che la vostra vita sarebbe diventata il piatto principale dei giornalisti e dei suoi lacchè. Evitiamo a priori" sentenziò lo zio.

"Ma io avrei voluto..." sbuffò scocciato Riccardo.

"Ragazzi cari" proruppe in tono più alto lo zio Lionel, "é giunto il momento di andare in vacanza!"

Vacanza. Caspita, ma stiamo scherzando? Sapevo che Lionel giocava le sue carte con l'effetto sorpresa. Ma così, di colpo? Non avevo costume, non avevo soldi a portata di mano, non avevo nemmeno i vestiti per il viaggio, per quanto fosse durato.

"Ah, e se ve lo state chiedendo, sarete spesati per queste due settimane, poi tornerete a casa dai vostri genitori, parenti, tutori e simili".

Destinazione: Isole della Papua Nuova Guinea.
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12 Settembre 2023, 6.45 A.M. San Antonio, Texas.

Dopo due settimane di pura vacanza di servizi totali, era giunto il momento di tornare a studiare. Dato che per circa un anno ero mancato da scuola, oltre ai diversi ragazzi e ragazze, per non parlare dei professori, era stata disposta una classe di recupero.

Mi alzo come mio solito, mi vesto con la solita roba e indosso quelle scarpe che mi aveva regalato Gerald quella fantastica serata pre-celebrazione. Scendo giù e la prima cosa che vedo é mio fratello con un libro in mano mentre sgranocchia qualcosa. Mi avvicino alla copertina del libro e leggo "Codici di Programmazione passo passo". Alla faccia del libro.

" 'giorno, Alby" risponde Nick, senza staccare gli occhi dalla pagina stampata.

"Come procede lo studio, Nick?" gli chiedo.

"Benone, ho impiegato questi due mesi per imparare a fare altro sulle console oltre che giocarci. Sarebbe stato uno spreco lasciare tutte quei marchingegni a prendere la polvere".

Ero incapace di crederci. Cioè, dopo le due settimane di vacanza avevo impiegato il tempi restando a casa a studiare tutto il materiale scolastico di oltre un anno. Ma non vi nascondo che, prima che mio fratello facesse sparire i suoi giochi, vi ho fatto qualche partitella. I miei genitori scesero poco dopo essermi seduto a tavola. Stavo con le braccia incrociate e lo sguardo perso.

D.S.P. (Progetto sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora