Stentavo a credere che quella fosse Jeena, credendola spacciata, trasformata in Exhuma, o sopraffatta dal virus mortale di D.S.P.; prima avevo incontrato mia madre, Helena, tramutata in un Exhuma, in squadra ho amici e conoscenti, e adesso una sconosciuta, che mi aveva trattato con dignità era in squadra con me. Con la coda dell'occhio, vedevo Demetra che guardava con sospetto la nuova arrivata. Roba da donne, conclusi.
Guardai nuovamente quel buco digitale, e da esso vidi comparire qualcosa. Riccardo, probabilmente, leggeva la mia mente come se fosse un libro aperto, e si girò prontamente verso il buco. Fece una faccia strana, come per dire 'hai le allucinazioni?'.
Premetti davanti a me, facendo comparire le info di squadra, quindi lessi i dettagli di Jeena. Solitaire Hunter, livello 15. Abilità di ricerca tracce 4 punti, abilità passiva camuffamento. Due pergamene d'oro e la pergamena bianca della Rapiscalata. Armi equipaggiate: coppia di spezzatuoni, una specie di pistola allungata con i calci in madreperla, e una lama da esplorazione, grande appena cinque centimetri. 'Alla faccia del profilo' pensai.
Un suono mi mise in allerta e presto, in pochi attimi, ci ritrovammo ad Argentia. Ci aspettava un carro, e cinque coppie di cavalli dai colori assurdi. Io, cavalli verdi, li avevo visti solo nei cartoni animati di stampo nipponico.
Sta di fatto che ricevemmo dal giullare le ricompense: 10 cristalli, 2.000 Bint a testa, 5.000 Bint di squadra e una pergamena d'argento. Altre abilità. Ora come ora, avrei usato ogni possibile vantaggio dato dal gioco per ritorcerglieli contro la stessa programmazione. Mancavano all'appello mio padre John, il mio cane Munch, quella matta di mia sorella Annie e... quello scellerato di Nick, mio fratello.
Il giullare disse: "Sono richiesti i vostri servigi a Cittàdamantio e a Smeraldia, siete pregati di salire a bordo". Riccardo e Gerald si mossero immediatamente per salire sul mezzo, ma stesi le mie braccia davanti a loro, bloccandoli.
"Tu", dissi con forza, "non sei il vero giullare".
"Ma cosa dici, Albert, non lo vedi che è lo stesso NPC che ci assegna le missioni?" rispose seccata Demetra.
"Se allora questo è il giullare, ed è un NPC, allora mi spiegate perché ci sta indirizzando da un altra parte? Gli NPC non hanno delle frasi standard? Vi ricordate della guardia che ci mandò da McDonovan?"
Accortosi di esser stato smascherato, il giullare uscì dal suo travestimento, mostrandosi nella sua vera forma. Il cielo si oscurò, portando tinte rossastre, mentre la figura si stava deformando e ingigantendo. Gli altri che erano ad Argentia, sia che fossero giocatori o NPC, alla vista del pericolo che si era insediato in città, in zona salva, cominciarono a scappare il più lontano possibile da quell'oscenità di mostro.
Spaccò il terreno sotto di sé, presentandosi nella forma di un mostro a mezzo busto. Sembrava che la parte del bacino fosse sotterrata, o che non ne avesse. Due lunghe corna seghettate troneggiavano sulla sua testa marrone, due file di denti aguzzi nella sua bocca, e la muscolatura di un uomo palestrato. Alcune catene erano aggrovigliate alle braccia. Si riempì la barra della sua vita. Gialla.
E sapevo cosa poteva significare. Se rossa era la barra della salute, se aveva un colore diverso, significava che aveva molta salute dalla sua. Il numero dei suoi punti vita mi fece barcollare: 120.000 punti vita, e il nome non presagiva nulla di rassicurante: Mangiainferno.
Gerald partì subito all'attacco: "Tecnica corporea - Tremilacalci!" La sua scarica di calci fu devastante, specie per i colpi che sprigionava. Era evidente che aveva reso sua quella mossa, e lo capii quando con l'ultimo calcio prese la sua lancia, e continuò con numerosi affondi. Gli tolse ben 5.000 punti vita. Ero stupefatto da quanto fosse diventato forte, e mi servì da sprone per migliorarmi, non solo nel videogioco, ma anche nella realtà vera e propria. Vidi Jeena, appena qualche passo indietro, che guardava il Mangiainferno. Non capivo se era spaventata oppure osservasse come reagiva il mostro. Riccardo lo colpiva come meglio poteva, ma il Mangiainferno lo colpì con un pugno, levandogli 3.600 punti dei 4.000 punti vita che aveva. Stava per schiacciarlo quando, per puro istinto, Riccardo scappò da morte certa grazie ai propulsori delle gambe. Non fece attenzione alla potenza usata, e finì per sbattere contro una delle rocce presenti, facendogli perdere altri 200 punti vita.
Jeena, prontamente, corse verso Riccardo e materializzò un Medi-Orb, un oggetto simile a un globo che ricarica totalmente la vita. Come lo infuse in Riccardo, prontamente si rialzò, e vidi i suoi punti vita totalmente ripristinati. Aveva anche ricevuto un aura di un violetto spento, e sulla schermata aveva ricevuto quello che in gergo viene chiamato un Boost, e quello che aveva ottenuto era 'diffusore'. Non feci a tempo a chiedere cosa significasse questo che Riccardo, con vita, morale e vigore rinnovato, partì alla carica sferrando diversi pugni. Ma notavo che, per ogni colpo andato a segno, altri tre colpi minori lo centravano nel petto. Così mi spiegai come poteva il Mangiainferno essere arrivato a 101.200 punti vita. Imbestialito come non lo era mai stato, il signor Baxter si chiuse a riccio e, mentre correva, vidi che il bagaglio, posto sulla schiena, si staccò dalle spalle del signor Baxter e galleggiare a breve distanza. In quel momento, la palla prese molta più velocità del solito, per centrare ancora il petto del mostro, mentre il bagaglio estrasse dei cannoni e fece fuoco. Ero stupito che tutta la mia squadra aveva imparato nuovi attacchi. Il mostro arrivò a ben 92.000 punti vita, e qui la potei definire un esperienza atroce.
Il mostro si agitò, creando una barriera cremisi attorno a sé. Pessimo presagio, e urlai a voce ai miei compagni di allontanarsi da lì. Come esplose la barriera, il Mangiainferno mostrò la sua nuova forma: aveva un altro paio di braccia, mentre sul petto uscì fuori una testa che ricordava vagamente quella un leone. "Chi è la mente malata che ha creato queste mostruosità?" dissi con veemenza.
Demetra, con il suo ghigno malefico, urlò: Tecnica speciale - Infinispada!" Quindi corse incontro alla bestia, strisciando la lama a terra generando scintille. Il bestione, come se ora avesse ottenuto più abilità e velocità, cominciò a menare pugni a terra, nella speranza di colpire Demetra.
Appena fu abbastanza vicina, lasciò un solo profondo taglio; ben presto vidi che mentre Demetra era ferma, migliaia di tagli, come una sequenza di fuoco, continuarono a dilaniare il Mangiainferno, portando la sua vita a 65.000 punti. Mi spaventai al fatto che Demetra fosse diventata così veloce e letale. Non volevo essere lasciato indietro così io e Jeena, come se fossimo sempre stati insieme a giocare in squadra, partimmo all'attacco.Io entrai a mezza forma di Fierolupo, e lanciai diversi fendenti contro le braccia del mostro, mentre Jeena tirò fuori le sue spezzatuoni e iniziò una raffica di colpi, centrando in pieno il viso del mostro. Iniziò a piovere una pioggia di sangue dal cielo. Era anche colpa di tutti i danni che il mostro stava subendo. Poi notai un dettaglio: il buco bianco, quello che era a Ran'tzorm, presso la zanna del puma, era sopra la testa del Mangiainferno, e solo uno stupido non avrebbe capito che c'era una relazione tra il mostro e la voragine. Era arrivato intorno ai 58.000 punti vita.
Eravamo tutti stremati, come se i nostri attacchi migliori non fossero abbastanza. Poi il colpo di scena, che ribaltò una situazione già di per sè disperata: il Mangiainferno si coprì ancora di quell'aura rossastra e, alla sua liberazione, gli spuntarono le ali. Il signor Baxter tentò di fare fuoco, ma causò danni miseri. Appena si sollevò in aria, la testa di leone iniziò a ruggire, e nel tenere la bocca aperta, iniziò a intravedersi una luce di intensità crescente. Stava per colpirci con un attacco a grosso raggio. Tutti noi eravamo stanchi, e nessuno di noi era in grado di fuggire abbastanza in fretta per scampare all'attacco.
Il leone ruggì, e un raggio giallo come il fulmine iniziò a viaggiare verso la nostra posizione. Era tutto finito ormai. Non avrei mai più riabbracciato la mia vita, con i bulli che mi pestavano, i cari libri da studiare, la vecchia scuola, e le coccole del mio caro Munch. Vidi nuovamente nero, ma stavolta non volli in alcun modo cedere alla pesantezza. Riaprii gli occhi, e in quel momento sentii una sensazione di forte calore. Il pendente che avevo iniziò a brillare di una luce azzurra, e ben presto iniziai anch'io a sollevarmi in aria. Ad essere onesto, pensavo fosse solo uno sblocco della fantasia. Comunque, tornai nella forma umana, e qualcosa mi circondò tutt'intorno. Riccardo, essendo maniaco dell'immagine, con una delle funzioni presenti nel menù, cominciò a registrare l'evento. (Effettivamente poi Riccardo mi fece vedere quello che vi sto per raccontare) Ottenni un'armatura traslucida, molto elaborata, con tante terminazioni, e nella mia schiena vi era agganciata una spada, solo che in quel frangente non la presi, ma la lasciai nel suo fodero. Stesi con coraggio (o con stupidità) una mano verso la sfera di luce mortale, e la bloccai appena fu abbastanza vicina. Tra me, la sfera e i ragazzi, c'era appena qualche metro, e il mio team avvertiva il potenziale di quella bomba energetica. La rispedii indietro verso il Mangiainferno, che esplose. Il suo attacco toglieva 350.000 punti vita. L'esplosione, generata dalla collisione del mostro, venne risucchiata dal buco digitale, ed esso si richiude istantaneamente.
In quanto a me, caddi a terra, stremato e senza più forze.
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D.S.P. (Progetto sospeso)
Science FictionCosa potrebbe succedere se un ragazzo, che prova avversione per il mondo digitale, fosse costretto ad avvalersene, per risolvere il mistero delle numerose scomparse dal suo paese e del mondo? Amici, parenti... Persino suo fratello, sua sorella, i su...