I corridoi scuri illuminati dai neon mi facevano tornare alla mente l'avventura passata, ai tempi in cui fummo lanciati in D.S.P., avventura spiacevole dai tratti oscuri, ma che ha permesso a me in primo luogo di crescere.
I corridoi lunghi, attraversati da aria gelida, sembravano non finire mai. Senza nemmeno farlo apposta, mio zio era davanti, seguito dalle tre coppie, tutti e tre mano nella mano. Come se ci stessimo facendo forza a vicenda. La camminata sembrava eterna, ma alla fine arrivammo al termine del cunicolo. Un portone massiccio, protetto da tre guardie armate di tutto punto. Lo zio stese una mano per farci fermare, quindi fece giusto qualche passo avanti in direzione delle guardie. Estrasse quella che a prima vista sembrava un pass, dicendo solo: "Siamo qui per ordine dei Signori della Corte".
Le guardie, con prontezza, si fecero da parte, mentre la terza aprì il portone usando un piccolo telecomando posto sulla spallina della divisa. Il dischiudersi della porta, seguito dal poco rassicurante cigolio stridente mi fecero spaventare della possibile e sgradevole sorpresa che si poteva celare dietro il luogo al quale stavamo andando.
Riprendendo la marcia e attraversato il cancello, questo si richiude dietro di noi, lasciandoci al buio per qualche minuto.
"Non si torna indietro" dissi a bassa voce."E io resterò al tuo fianco" rispose Jeena.
"Nemmeno io ti mollo, è chiaro?" mi sentii dire da Riccardo.
"Se ti fai fregare come un bamboccio non la passi liscia" puntualizzò Demetra.
"E io gli darò una mano, intesi?" terminò Gerald, il tutto seguito dalle risate di Angelica.
Si accesero delle luci, che illuminarono una sorta di podio rialzato con tre sedute. In quei posti, si poteva vedere che vi erano tre soggetti, ma la luce illuminava solo fino al collo dei soggetti, senza mostrare il loro volto.
Due erano maschi, e al centro c'era una donna.
Il primo iniziò a parlare.
"Partecipanti della squadra Epsilon, benvenuti. Noi vi conosciamo da molto tempo, ma pensiamo sia giusto avere anche un colloquio con voi".
"Chi siete?" chiesi a volume abbastanza alto, e senza farlo apposta, a pormi come portavoce del gruppo.
"Non possiamo dire chi siamo, ma penso sappiate cosa siamo. Noi siamo il Comitato Organizzativo per la Ricerca Telematica Extranet, ovvero C.O.R.T.E.. Siamo quanto c'è di più alto nel campo della protezione digitale, e siamo direttamente collegati alla protezione del paese intero. Il nostro campo é segreto, e solo le maggiori cariche degli Stati Uniti sanno della nostra esistenza. Prima di formare la vostra squadra, abbiamo tentato numerosi approcci, che però sono falliti miseramente. É stato merito di Lionel se abbiamo adottato questo piano, anche se sulle prime eravamo contrari al riguardo".
"Ma ora veniamo a noi" disse l'uomo di sinistra. "Sulla base di quanto ha chiesto Albert sulla questione dell'ex Progetto Zero, conosciuto come D.S.P., é stato disposta una riconversione completa del progetto. Abbiamo deciso di implementare tale sistema nel nuovo meccanismo di iNet. Permetteremo in prima fase ai feriti di guerra e ai mutilati di riprovare le sensazioni perdute nell'avere tutti gli arti al proprio posto..."
"E per gli altri?" disse di fretta Demetra.
"Per gli altri questo progetto non sarà disponibile per il momento" sentenziò la donna.
"Eh no, questo proprio non lo posso accettare!" esplose Jeena. "Abbiamo rischiato le nostre vite per salvare i nostri cari e noi stessi. Albert aveva pensato di trasformare qualcosa di spiacevole e negativo in un mezzo che poteva fare del bene. E ora, ci avete radunato qui per sentire belle parole e una sfilza di capricci? Avrei preferito starmene a casa!"
Ero sotto shock. Non avrei mai pensato che la ragazza dagli occhi di angelo si sarebbe trasformata in una furia del genere. Tuttavia...
"... Tuttavia, dato che abbiamo visto dei caratteri forti, uno spirito umano senza pari e una dedizione per il prossimo ragguardevole" continuò la donna, "abbiamo deciso che renderemo disponibile iNet e il nuovo D.S.P. a tutta la popolazione, a step, fino ad arrivare a rilasciarlo a tutti i popoli entro il 2030".
"Scusatemi un secondo" disse Gerald, "Cosa ci serve essere qui se avete già preso le vostre decisioni?"
"Sei davvero saggio, ragazzo" rispose l'uomo di destra; "proprio come tua madre Eleanor, Anche noi siamo in grado di prendere le decisioni. Eppure, abbiamo voluto condividere con voi poiché siete direttamente interessati alla nostra offerta".
Quindi la donna calò una mano verso il basso, quindi fece cenno a Lionel di avvicinarsi a loro e a prendere la busta.
"Quella che ha in mano Lionel" disse l'uomo di sinistra, "é un piano di addestramento speciale compilato da noi personalmente. La nostra proposta é quella di rendervi la nostra prima squadra operativa per la salvaguardia diretta della rete digitale. In pratica, voi sarete la prima squadra che proteggerà internet usando la neo-tecnologia di sub-connessione neurale".
"Uaah frà, troppo complicato" disse sottovoce Riccardo al mio orecchio.
"Detto in parole semplici", rispose Lionel, "potremmo entrare dentro internet esattamente come in D.S.P., ma con la differenza che diventeremo un corpo di Polizia digitale?"
"Precisamente, agente Acid. Acquisita una buona esperienza, potrete diventare addestratori di nuove truppe, affinché un incidente di rapimento su scala mondiale non accada più..."
"Scusatemi, ma Timothy Baxter?" disse Angelica. "Che fine ha fatto?"
"Lui... Ha deciso di farsi cancellare la memoria in modalità selettiva" rispose cupamente Lionel.
"Ma perché!?" risposi sconcertato.
"Sentiva di non sentirsi al sicuro. Temeva di parlare troppo. Ha deciso di sua spontanea volontà di dimenticare. Ma non vedete quello che ha fatto come un tradimento. Certe persone non sono in grado di portare tipi di pesi che altri sono capaci di trasportare; mi ha chiesto di fare qualcosa al riguardo. E ha voluto dimenticare per, probabilmente, il vostro bene" rispose a denti stretti Lionel.
"Ora, vi diamo tempo di qualche giorno per pensarci. L'unica cosa che vi chiediamo é di non parlare in giro con nessuno, nemmeno ai vostri cari, ad amici intimi, tutori o chiunque che non sia appartenente ai soggetti di questa stanza, di quanto abbiamo discusso oggi. E per farvi capire di che tipo di offerta stiamo parlando, é stata disposta una struttura dove potrete accedere solo voi sette. Si trova nella vostra scuola. Ci sarà un solo elemento che vi avvicinerà e vi spiegherà come entrare per la prima volta. Se seguite il corridoio, adesso, potrete testare voi stessi la tecnologia di cui abbiamo parlato".
Quindi vediamo che si apre un corridoio sulla sinistra, e veniamo incoraggiati ad andarvi.
Appena oltrepassiamo la porta, questa si chiude di scatto, lasciandoci nuovamente al buio, ma stavolta per meno tempo rispetto al momento del colloquio. Si accendono diverse file di led blu, che mettono in mostra diverse sedute con un visore appoggiato a uno dei braccioli. Forse ero veramente cambiato.
Il motivo di tale pensiero era semplice: fui il primo che si stava posizionando sulla seduta e che aveva già indossato il visore. Come le mie tempie entrarono a contatto con l'aggeggio, il visore si illuminò, e una scritta cominciò a lampeggiare, come sorta di comando, una scritta.
Vidi gli altri che avevano preso posto come me, e spettavano che inaugurassi questa nuova variante della nostra vita. Rassicurato dal sorriso di Jeena, dai cenni di intesa di Riccardo e Gerald, dalle smorfie di Angelica, dal pollice alzato di Demetra e dal sostegno dello zio, mi misi comodo e dissi:
"Ragazzi, ci vediamo dall'altra parte..."
Inspirai profondamente.
E poi dissi:
"iNet, Avvia sessione!"
STAI LEGGENDO
D.S.P. (Progetto sospeso)
Ciencia FicciónCosa potrebbe succedere se un ragazzo, che prova avversione per il mondo digitale, fosse costretto ad avvalersene, per risolvere il mistero delle numerose scomparse dal suo paese e del mondo? Amici, parenti... Persino suo fratello, sua sorella, i su...