Accettare o rifiutare? Questo era il nostro dilemma. Era opzionale affrontare il mostro, e potevamo benissimo andare oltre e salire al prossimo, e si sperava, ultimo piano di Yggdrasil.
Canto di liberazione. Che nome assurdo per una missione. Tuttavia, mi rendeva inquieto e suscitava strane reazioni nel mio corpo. Guardai gli altri, e loro vedevano in me il leader del gruppo, benché non mi sentivo all'altezza del titolo. Accettai comunque la missione, vedendo che avevo il supporto dei ragazzi. Il mio pensiero ancora andava al signor Baxter, ma non con la tristezza di averlo perso per sempre. Sentivo che, in un modo o in un altro, avremmo liberato non solo i nostri cari, ma anche tutta l'umanità imprigionata dentro questo gioco, sia che li conoscessimo o meno. Premetti il pulsante olografico di inizio missione, e la strada di destra si coprì di linee rosse. Quindi andammo nell'unico percorso disponibile. Nessuno di noi si sognava di tornare indietro, ad aprire nuovamente il ponte e incontrare i restanti due Minotauri. Girato l'angolo, c'erano quattro Exhuma che ci aspettavano. E ognuno di loro aveva un viso familiare. Uno era il padre di Demetra, si chiamava Nikolai Helm, un uomo alto, con grossi baffi. Vederlo lì, armato di balestra, non mi piaceva. Quello dopo era lo zio di Riccardo. Lo vidi solamente una volta in videoconferenza tramite PC, e mi pare si chiamasse Giuseppe, e lo riconobbi per la criniera nera e una cicatrice sull'occhio destro. Ora aveva in mano una scure.
Poi c'era la madre di Gerald, si chiamava Eleanor, una donna alta e bionda, e di professione era una segretaria. Questa aveva in mano due strani pali metallici in mano. E infine c'era la madre di Jeena, Jeannette, con in mano una sorta di spada di legno.Ne ero convinto. Il gioco ci aveva preso di mira, e ora ci obbligava ad affrontare i nostri affetti. Lo aveva fatto in misura minore nei miei confronti, e ora stava tentando di indebolire la mia squadra.
O almeno, così credevo. In appena due minuti, la squadra sistemò i quattro parenti, che si dissolsero all'istante, lasciando una pergamena bianca in terra. 'Una nuova abilità di gruppo' pensai. Provai a raccoglierla, e questa si aprì, senza che qualcuno di noi la volesse consultarla. Un tono trascendentale, come suo solito, disse: "Con l'apertura di questa pergamena, è possibile apprendere l'abilità di gruppo chiamata Richiamo. Se accettate, dovrete dimenticare la precedente abilità chiamata Rapiscalata. Continuare?". E tutti e cinque accettammo di dimenticare l'abilità della rapiscalata, vedendola sostituita dalla nuova mossa chiamata Richiamo. A cosa sarebbe servito non lo sapevamo. Era certo che questo gioco aveva adottato tutte le realtà possibili. Alcune realtà erano ben mischiate, altre erano una semplice accozzaglia di elementi buttati in un secchio, mescolati a forza e sfornati come un piatto dell'orrore.
Mentre camminavamo, chiesi agli altri: "Ho visto che non avete avuto problemi ad affrontare i vostri cari..." dissi sconsolato.
"Pff, figurati se quello era mio padre" rispose Demetra. "Lui odia le armi e la violenza".
"Se quello doveva essere lo zio Giuseppe" rispose Riccardo "Allora lui era un falso: La cicatrice lui c'è l'ha sull'occhio sinistro".
"Mia madre... è venuta a mancare un anno fa" disse sconsolato Gerald, "E il fatto che abbiano creato un fantasma, o un'entità con le sue sembianze, mi fa imbestialire".
Jeena nemmeno rispose.
Tutti ci girammo verso Gerald, in preda allo sconforto. Questo era stato davvero un colpo basso. Com'era possibile che un gioco avesse creato proprio 'quel' soggetto? Come poteva una programmazione ledere la dignità di una persona, usando il triste ricordo di un caro estinto, per perseguire degli scopi sconosciuti alla maggioranza dei videogiocatori? Era chiaro che D.S.P. non era solo un gioco di realtà virtuale. Era vivente, ci monitorava in ogni istante, e probabilmente leggeva nelle nostre menti. Per la prima volta, ebbi conferma che non era una casualità questa serie di comportamenti.
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D.S.P. (Progetto sospeso)
Science FictionCosa potrebbe succedere se un ragazzo, che prova avversione per il mondo digitale, fosse costretto ad avvalersene, per risolvere il mistero delle numerose scomparse dal suo paese e del mondo? Amici, parenti... Persino suo fratello, sua sorella, i su...