CAPITOLO 30

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Sarà il racconto, sarà l'euforia del momento, sarà la commozione, saranno le lacrime, non so, ma decido di fermarmi di punto in bianco. Aiden mi guarda preoccupato.
<<Ehi, tutto bene?>>

Annuisco. Poi mi avvicino a lui. Di più, sempre di più, fino a sentire il mio corpo a contatto con il suo. Poi, delicatamente, lo abbraccio e lo stringo forte a me per fargli capire che sono contenta che mi abbia raccontato la sua storia. Per fargli capire che io ci sono per qualunque cosa. Per fargli capire che, dopo aver ascoltato il suo racconto, lui mi piace ancora di più. Cuore, hai la strada libera. Hai vinto tu.

Siamo sempre più vicini. Sento l'attrazione del suo corpo, come una calamita. E, in men che non si dica, ci baciamo. Le sue labbra sono sulle mie e sento un'esplosione dentro di me. Il mio primo bacio, dato alla persona giusta, nel momento giusto, nel luogo giusto.
<<Grazie.>>
Ride mentre ha ancora le labbra appoggiate alle mie. Io imito la sua risata e gli do un altro bacio. Dimentico tutto. Siamo solo io e lui. Tutto il resto non conta. Mi culla ancora un po' nelle sue braccia, in silenzio, senza dire una parola.

Appena entriamo nella hall, Gemma ci corre incontro con lo sguardo preoccupato.
<<Aiden! Tutto bene?>>
Si morde il labbro aspettando la risposta. Il ragazzo le schiocca un bacio sulla guancia e le sorride.
<<Benissimo.>>
Gemma si rilassa, poi mi lancia uno sguardo critico. La capisco. Ora riesco a capire perfettamente ciò che prova e ciò che deve aver provato. Sinceramente, dopo il discorso di Aiden, mi sono sentita abbastanza stupida per aver pianto l'altra sera a causa di uno stupido messaggio. Chissà cosa deve aver pensato. 

<<Tutto bene, signorina?>>
Io le sorrido raggiante, stringendo forte la mano di Aiden.
<<Benissimo, grazie.>>
Lei fa un cenno di approvazione e torna al bancone.
<<Buonanotte Gemma.>>
Le augura Aiden mentre ci dirigiamo verso le scale.
<<Camere separate, voglio sperare!>>
<<Ma certo!>>
Rispondo indignata. Aiden ride e mi spinge sulle scale. Le nostre mani sono sempre l'una nell'altra e non ho intenzione di cambiare questa situazione. 


<<Grazie peravermi raccontato la tua storia. So che non deve essere stato facile perte.>>
Mormoro appena raggiungiamo le porte delle nostre camere.
<<Te l'ho raccontata perché mi fido di te.>>
Mi sussurra sorridendo.
<<E poi, tu mi hai raccontato la tua storia.>>
<<Ecco, a proposito della mia storia ... >>
<<Dimmi.>>
<<Mi sento abbastanza stupida ad avertela raccontata.>>
Una sfumatura di tenebra gli attraversa lo sguardo.
<<Perché? Ti sei pentita? Non ti fidi di me?>>
<<No! Non pensare questo!>>
<<E allora?>>
<<E allora la mia storia era stupida in confronto alla tua. Mi sono mostratadebole per una cretinata. Chissà cosa hai pensato di me!>>
Mi copro il volto con le mani, arrossendo violentemente.

Aiden mi fa abbassare le mani e mi posa un bacio delicato sulle labbra.
<<Tu la devi smettere di pensare a cosa potrebbero pensare gli altri dite e devi anche smetterla di dire che tutto ciò che fai o che provi è stupido,okay? Non è così. Sai cosa ho pensato quando ti ho vista rannicchiata apiangere e quando mi hai raccontato di te e Gabriel?>>
Scuoto la testa.
<<Non lo voglio sapere.>>
Sussurro debolmente.

<<E invece tu lo starai a sentire. Ho pensato a quanto tu sia bellissimaanche con il viso distorto dal dolore e inondato di lacrime. Mi sono sentitomale per te quando mi hai raccontato cosa hai provato in questi due anni. Latua storia non è stupida e nemmeno tu lo sei. Il dolore non è mai stupido,ricordalo.>>
Alzo lo sguardo e abbraccio Aiden, stringendolo forte a me.
<<Hai capito?>>
<<Ho capito.>>
Gli sussurro all'orecchio.
<<Sei una persona forte, ricordatelo sempre.>>
Mi sussurra.
Grazie Aiden. Chiudo gli occhi, mi mordo il labbro e lo stringo ancora di più ame, per fargli capire quanto io gli sia grata.
<<E' ora di andare a letto.>>
Mormora lui. Io mugugno perché non vorrei mai più staccarmi dal suo abbraccio.
<<Grazie per la serata. Mi sono divertita.>>
<<Grazie a te per aver accettato il mio invito. Ci vediamodomani?>>
Annuisco mentre mi stacco dal suo abbraccio e mi appoggio alla porta della miacamera.
<<Buonanotte Astrid.>>
Mi augura lui con un bacio.
<<Buonanotte Aiden>>
Gli auguro io con un bacio.     
"Se vissuto così l'amore umano- con le debolezze, le imperfezioni, le cadute- può essere un vero angolo di Paradiso.In tanti stanno nel matrimonio come all'Inferno ... ma non sarà il vostro caso.L'Inferno è se non vi amate.Me lo promettete?"

Alessandro D'Avenia – Ciò che Inferno non è

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