La Promessa

CAPITOLO 49

Dal giorno in cui Gabriel si è dichiarato, lui ed io ci siamo incontrati altre volte. E, tutte le volte, siamo finiti l'uno nelle braccia dell'altra. 

Anche a scuola non riusciamo a stare lontani.

Spesso, durante l'intervallo, ci chiudiamo in un bagno e stiamo abbracciati. 

A volte capita che, durante le ore di lezione, ci distraiamo insieme e passiamo il tempo a guardarci, anche se siamo distanti. Quando non ci basta più continuare a guardarci, io chiedo di andare in bagno e, cinque minuti dopo, mi raggiunge Gabriel.

Durante i cambi d'ora, invece, spariamo insieme e, spesso, torniamo in classe quando il prof sta già spiegando e ci giustifichiamo dicendo che o io mi sono sentita male o che c'era fila in bagno o che c'era coda alle macchinette e, quando ci fanno notare che non abbiamo neanche uno snack o una bottiglia d'acqua, noi rispondiamo che, siccome c'era fila, non siamo riusciti a prendere niente. 

Abbiamo inventato ogni genere di scusa per stare insieme.

Le nostre compagne di classe ci guardano spesso in modo strano, come se volessero cercare di leggere le nostre menti per cercare di capire che cosa sta succedendo tra di noi ... perché sanno che c'è qualcosa di strano.

I nostri corpi non riescono a stare distanti. Le nostre bocce non riescono a non unirsi ogni volta che ci vediamo. I nostri occhi fremono quando siamo distanti.

Ma c'è ancora il pensiero di Aiden che mi tormenta e io non ho ancora preso una decisione. Quando lui mi chiama, fingo di essere contenta e nascondo ciò che provo. Spesso Aiden mi chiama mentre sono tra le braccia di Gabriel e, in quei momenti, sono disgustata da me stessa perché fingo di essere la perfetta fidanzata innamorata, mentre, invece, sono solo una schifosa traditrice. Ho anche tolto la collanina con l'ancora che mi aveva regalato perché sentivo che mi bruciava la pelle ogni volta che pensavo a Gabriel. Gliela ridarò. Per lui ha più significato. Non mi piace quella che sono diventata, questa situazione mi sta facendo male però non riesco proprio a stare lontana da Gabriel.

Gabriel non ha ancora lasciato Angelica e, spesso, quando siamo in giro per la scuola, la incontriamo e lui ed io dobbiamo far finta di non essere insieme, così io mi dirigo o alle macchinette o in bagno e lui le va incontro, la abbraccia, la bacia e, spesso, la prende in braccio. Io non rimango mai lì con loro non per non destare sospetti, ma perché mi è bastato vedere il bacio che si sono scambiati alla festa di Vanessa. Non voglio stare male di nuovo, anche se so che i baci che Gabriel le regala, sono falsi.

A volte lui ed io litighiamo perché io sono stanca di fare tutte le cose di nascosto, perché vorrei tanto vivere una relazione normale alla luce del sole. Ci scontriamo spesso perché lui vuole che io lasci definitivamente Aiden e io voglio che lui lasci definitivamente Angelica. Io rispondo che lo farò quando lo farà lui e Gabriel mi risponde che lo farà, prima o poi. Ma a parole sono tutti bravi. Quello che conta sono i fatti. E lui, parlando di fatti, non ha ancora fatto niente, se non baciarmi e abbracciarmi. La deve lasciare. Non so di cosa ha paura. Non so se pensa che Angelica potrebbe compiere qualche pazzo gesto se lui dovesse lasciarla, mi ha solo detto che lei dipende totalmente da lui e che potrebbe impazzire se lui la lasciasse. Ma se lui non la lascia presto, impazzirò io. Sono stanca di nascondermi sempre. Con Aiden, almeno, posso vivere il nostro amore alla luce del sole. Ho bisogno di luce, ho bisogno di calore. Non ho bisogno di ombra e buio. Ne ho avuto abbastanza di quelli.

Devo prendere una decisione o rischio di morire di crepacuore. Prendo il telefono e compongo il numero del ragazzo con il quale ho bisogno di parlare.
<<Ciao Astrid.>>
Risponde lui dall'altra parte.
<<Dobbiamo parlare.>>
Dichiaro io senza esitazione.
<<Sono tutto orecchi.>>
<<Sarebbe meglio farlo dal vivo, faccia a faccia. Ho bisogno di guardarti negli occhi.>>
Attimo di esitazione.
<<Okay.>>
Risponde Gabriel.