Capitolo 15

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I miei nervi sono tesi..
Amber mi ha stretto la mano per tutto il viaggio in auto fino al suo ufficio..da li di comune accordo abbiamo deciso di separarci e non rendere per il momento pubblica la nostra riconciliazione..
All inizio ne ero rimasto deluso della sua richiesta..ma poi facendomi riflettere bene..per il momento è una buona idea in quanto agli occhi Nick la nostra relazione sarebbe motivo di astio da parte sua..cosa che è già abbastanza elevato..
Non che abbia paura di lui..ma se lo faccio è solo ed esclusivamente per tutelare lei..

Arrivato davanti la porta del suo ufficio mi blocco..

- stai bene?

Mi chiede preoccupata...e a dire la verità non sto bene affatto..
Non voglio rivedere lei..ma so che è necessario per poter porre fine al passato..

- si...andiamo..

Mi scruta attentamente per qualche secondo prima di annuire e posare la sua mano sulla maniglia..
La porta si apre e la palpitazione aumenta..

Devo calmarmi..
Prendo una boccata d aria sufficiente prima di entrare...ed eccola li..
Seduta nella sua postura da donna vissuta con una aria di chi crede di aver vinto nella vita..
Immediatamente i suoi occhi si posano su di me osservandomi per qualche secondo..prima che il suo sguardo si posi su Amber e sulla sua faccia spunta un sorriso che vorrei subito cancellare..
Sta cercando di intimorirla..
Subito corro ai ripari imponendo la mia figura che pero lei sembra ignorare..

- è un piacere rivederti Amber..figliolo..

Mi irrigidisco..
Amber sembra averlo notato e subito mi passa avanti..

- avvocato Green per lei...e per favore chiami il mio cliente con il suo cognome..

Il sorriso che fino a qualche secondo fa padroneggiava..scompare all istante lasciando spazio all irritazione..

- è mio figlio e non ti permetto di dirmi come devo o non devo chiamarlo..

Sto per rispondere io quando prende parola l altro mio grosso problema..

- per favore calmiamoci..Non è necessario scaldare subito gli animi..

Immediatamente lo guardo male..

- Amber è un piacere rivederti..

Si avvicina porgendogli la mano che vorrei afferrare e distruggere..ma che Amber nella sua compostezza e controllo stringe..

- Nick..

Il suo autocontrollo mi sorprende..

- Jamie..devi scusare la mia cliente..ma sei pur sempre suo figlio e rivederti non gli è indifferente..

Deglutisco cercando di trattenermi..

- Nick..

Afferro la sua mano con decisione..

- la tua cliente ormai per me è solamente un estranea..ti sarei grato che chiedessi di rispettare la richiesta del mio avvocato..

Aumenta la stretta per poi ritirare la mano non dopo avermi sorriso beffardo..

- certamente..se non vi dispiace possiamo iniziare..

Faccio cenno con la testa e ci mettiamo al nostro posto..
Evito di guardare Amber per non fargli notare la mia agitazione..anche se credo che non le sia sfuggita..

- bene..come già sapete la mia cliente ha chiesto un incontro per discutere sulla situazione..
In quanto moglie e vedova del signor Welch..ha diritto ad una parte dell azienda..ad un risarcimento morale per essere stata tenuta fuori e di non aver usufruito di nessuna parte dell eredità non potendo cosi..curarsi dalla depressione in cui è caduta dopo la morte del marito che l ha profondamente segnata e solo adesso superata..

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