Capitolo 30

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- noooooo...voglio andare da lui..devo svegliarlo..voi dovete lasciarmi andare!!!!

- ti prego Amber..

Elisa cerca in tutti i modi di tranquillizzarmi ma senza risultato..

- tu..tu staresti calma se al posto di Jamie ci fosse Jason???ci riusciresti???

I suoi occhi diventano ancora più tristi..
So che l ho ferita..ultimamente ferisco tutte le persone a cui tengo..
Ma io devo andare da lui..

- per favore Amber..cerca di ragionare almeno un momento..
Non puoi staccarti tutto e andare in terapia intensiva..
Non ti farebbero entrare e poi stai perdendo sangue dal braccio dove era attaccata la flebo..

Abbasso gli occhi verso il mio braccio..
Alla vista del sangue che scorre il mio corpo inizia a tremare..

Jamie...

- toglietemi questo sangue..fermate questo sangue..

Comincio a toccarmi il braccio in maniera ossessiva..ma il sangue si espande..le mie mani ne sono piene..
Erano piene anche del suo sangue..

- Amber piccola..

Mi giro di scatto verso mio fratello..

- non devi chiamarmi piccola...tu non puoi chiamarmi piccola..e lasciami stare..

Cerca in tutti i modi di bloccarmi ma io riesco comunque a scalciare e tirare pugni..

- signorina Green..

Mi blocco subito non appena udisco una voce che è a me familiare..in effetti appena mi volto nella sua direzione vedo un uomo sulla sessantina che deduco sia lo stesso che avevo sentito mentre ero addormentata..

- dottore la prego..mi dica dove si trova il mio Jamie..

La mia voce è una supplica..
Rimane per qualche istante zitto guardandomi con compassione..

Mi stacco da Matt e mi avvicino di più a lui..

- la prego...io devo andare da lui..

Le calde lacrime offuscano la mia vista ma riesco comunque a scorgere la sua espressione affranta..

- signorina mi dispiace ma nelle sue condizioni e preferibile che lei stia a riposo ed eviti altro stress..

Scuoto immediatamente la testa..

- no lei non capisce..io devo andare da lui..ha bisogno di me..

Un singhiozzo mi blocca..

- e poi io sto bene..non si preoccupi per me e lui che ha bisogno di me..

Il suo sguardo si addolcisce..

- non è a lei che mi riferivo..

Mi blocco..

- non capisco..

Prende dei fogli dalla sua carpetta e me li mostra..
Sono degli esami ma non riesco a capirne nulla e le lacrime non mi aiutano..

- vede signorina..dopo la sua crisi ha avuto delle perdite..abbiamo fatto un controllo e degli esami..

Trattengo il respiro..

- lei è incinta..per fortuna le perdite sono dovute ad un leggero distacco che deve cercare di curare con riposo ed evitare qualsiasi forma di stress e sforzo fisico al momento fino a quando la placenta non si sarà attaccata del tutto..le ho prescritto una terapia che dovrà fare fino alla fine del primo trimestre..faremo poi un controllo..

Non sento nulla...nella mia mente rintuona solamente una parola....Incinta..

Io aspetto un bambino..un altro bambino...il nostro bambino e.....Oddio..

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