Blocco il telefono quando vedo la mia migliore amica fare il suo ingresso nella mensa e dirigersi verso di me sorridente.
"ho vistoHoran e Payne sul pianerottolo, stanno venendo qui" afferma diventando improvvisamente seria per poi sedersi edestrarre un panino dalla sua borsa.
"e quello?" chiedo indicando il cibo nelle sue mani.
"l'ho preso al volo al bar" alza le spalle guardando da tutt'altra parte rispetto a me, verso la porta.
"oh no, non dirmi che..." la sua voce mi interrompe, accertando ciò che volevo dire.
"sì, stanno entrando, adesso calma, fai finta di nulla"
Come posso fare finta di nulla quando con un mio professore mi sono dovuta baciare e mi è anche piaciuto?
tutto questo è dannatamente impossibile e strano.Willow inizia a parlare di altri argomenti per non farmi pensare allo sguardo inquisitore di un biondo tinto che non smette un secondo di guardarmi, voglio sapere, come fai a prendere con la forchetta tutto se non guardi ciò che hai nel piatto?
No, spiegami perché non ci arrivo.
Una volta che Willow finisce il suo panino, saliamo in camera e ne approfitto per leggere l'ultimo messaggio di mio padre.
DA PAPA':
tesoro, abbiamo finito di sistemare camera tua.Sotto il messaggio vi è allegata un'immagine che non perdo tempo ad aprire.
Le pareti della mia camera sono diventate grigio chiaro, e il mio letto è come l'ho sempre voluto, come un grande materasso nell'angolo ricoperto da cuscini, sulle pareti ci sono i miei poster ma appesi in maniera più ordinata tutti verso un lato, in modo da avere altro spazio per poterne attaccare altri, sul mio letto vi è anche il mio amato portatile che ho dimenticato a casa come una stupida e che mi toccherà far prendere a Oliver quando passerà la prossima settimana.
La stanza mi piace in una maniera indescrivibile e sono davvero entusiasta all'idea che dovrò tornare a dormire lì a fine anno.
A PAPA':
grazie mille, è perfetta.
Metto il telefono in carica giusto il momento per decidere cosa posso fare.
Posso andare a fare una bella corsa magari...
Ma non in palestra.
Girerò per le strade correndo, è anche una bella giornata, perciò è perfetto.
Mi cambio indossando una canottiera grigia della Nike, un pantalone della tutta nero e le scarpe da ginnastica bianche e grigie, indosso una felpa nera e dopo aver legato i capelli in una coda alta, saluto Willow ed esco in corridoio con il telefono e le cuffiette a forma di unicorno in mano.
"Ashley!" sento esclamare il mio nome da una voce maschile.
Il mio cervello mi dice di far finta di non aver sentito il richiamo e di continuare a camminare ma il mio istinto vince, e mi giro ritrovandomi Horan difronte.
"Ash, ecco, volevo dirti che mi dispiace per ieri sera, non avevo capito ti stesse dando fastidio, perdonami" per la prima volta lo vedo vulnerabile, veramente pentito.
"è proprio questo il problema" esce dalle mie labbra in un piccolo sospiro che proprio perché la fortuna è dalla mia parte, il professore sembra udire.
"Mh?" richiama la mia attenzione.
"no, nulla" scrollo le spalle voltando le spalle al professore, quando una sua mano, posizionatasi sul mio polso, mi blocca, facendomi girare.
"vai in palestra?" mi chiede guardando la sua mano sul mio polso con occhi sgranati per poi lasciare subito la presa.
"oggi? No, ero intenzionata ad andare a fare una corsetta al parco" confesso guardando le mie scarpe, non riuscendo più a sostenere il suo sguardo.
"oh, okay, allora ci vediamo" mi saluta sorridente e non capisco se essere felice o triste del fatto che lui non mi abbia chiesto di poter andare a correre insieme, lo so, mi starete prendendo per matta, ma è questo il bello, lo sono!
Okay, basta fissare quello che ormai è il vuoto dato che Horan è andato in camera sua.
Scuoto la testa scacciando i pensieri e mentre cerco di districare i fili delle cuffiette, scendo le scale del dormitorio che rispetto a questa mattina si è svuotato.
Nello spiazzo centrale ci sono alcuni ragazzi che camminano con i libri in mano, che parlano al telefono o magari che parlano con amici, e poi ci sono io che pur di colorarmi i capelli mi iscrivo in palestra e vado a correre.
Attacco le cuffiette al telefono e faccio partire la prima canzone della riproduzione casuale.
"Decisions as I go, to anywhere I flow.
Sometimes I belive, a time where we should know.
I can't fly high, I can't go long.
Today I got a million, Tomorrow, I don't know."
Risuona nelle cuffiette 'Reality'.
Questa canzone mi dà una sensazione di tranquillità a spensieratezza che non trovo molto spesso.
Una volta fuori dal campus inizio a correre verso una meta non ben precisa, ma neanche mi interessa.
Da quando ho iniziato a fare attività ho notato di essere meno stressata, con lo sport sfogo tutto quello che ho dentro ed è come se parlassi a qualcuno.
*spazio autrice*
ciao a tutti.
avrei dovuto aggiornare sabato prossimo, essendo quello il giorno dell'aggiornamento di Love Me, ma ho voluto postare uno 'speciale' per il compleanno di Niall.
il capitolo è molto corto rispetto allo standard solito, ma penso che vi andrà bene per arrivare fino a sabato, giorno in cui riprenderò ad aggiornare regolarmente.
ho iniziato a scrivere una nuova storia, questa volta su Cameron Dallas, ma credo che la posterò tra molto tempo...infatti credo sia inutile informarvi proprio adesso...
comunque, in questo capitolo abbiamo un Niall imbarazzato che cerca di sistemare il rapporto con Ashley, rimasta scossa dal bacio avvenuto uno o due capitoli fa, è comunque un capitolo di passaggio dove non succede nulla di particolare che cambierà il corso della storia, e se devo essere sincera non so bene quando ci saranno colpi di scena, ma se volete leggerli dovrete solo che continuare a leggere i capitoli.
un bacio e alla prossima.