"chi è?" chiede avvicinandosi alla porta e aprendola poco dopo.
"ho portato la cena, ma se volete vi lascio riprodurvi e la porto in camera mia" ghigna Louis quando la porta si apre completamente, rivelando il castano.
"stupido, dammi il cibo" afferma sicuro Niall, e prima che Louis possa essere ucciso dalla furia irlandese che ho come fidanzato, mi alzo dal letto per correre in suo aiuto.
"oh, ma guarda chi si vede! È maschio o femmina?" chiede lanciandomi un'occhiata, riferitosi al fatto che secondo lui, io e Niall non stiamo facendo altro l'amore e io dovrei essere incinta.
"dobbiamo aspettare il terzo mese per scoprirlo" sto al suo gioco, iniziando a toccare la mia pancia come fanno tutte le mamme.
"aspetta ma tu sei..." viene bloccato dalle risate mie e di Niall.
"no scemo, ma ti pare" riesco a formulare una frase di senso compiuto prima di salutare Louis ed entrare nuovamente in camera per mangiare i panini portati dal castano.
L'idea di avere bambini non mi entusiasma, non adoro passare del tempo con loro e questo è reciproco, ancora mi chiedo come Theo mi sopporti ancora...
Iniziamo a mangiare continuando a parlare tranquillamente, ignari che i minuti passati insieme si stavamo trasformando in ore, e che il momento della partenza era sempre più vicino...
"Niall, ma si può sapere che ore sono?" gli chiedo notando che ormai era davvero moltissimo che parlavamo passando da un argomento all'altro, dallo sport ai miei compagni di classe, alla mia vita a Belfast alla sua a Mullingar, abbiamo conosciuto l'uno dell'altra più in queste ore che in tutta la nostra relazione.
"sono le...6 del mattino!" esclama sbiancando tutto insieme.
Dobbiamo prepararci.
"abbiamo seriamente parlato per tutta la notte?" chiedo alzandomi da terra ed iniziando a spogliarmi non pensando al fatto che lui sia davanti a me.
"a quanto pare è così" afferma ridacchiando mentre io entro in bagno per liberarmi dall'intimo ed entrare in doccia.
Lego i miei capelli in modo da non bagnarli con l'acqua ed apro il getto aspettando che diventi calda.
"cosa stai facendo!?" esclamo quando vedo che Niall sta entrando in doccia, per lavarsi con me.
"accorcio i tempi" ridacchia alzando le spalle mentre si chiude la porta della doccia alle spalle.
Continuiamo a lavarci con molto imbarazzo, non penso di essere mai stata per così tanto tempo rossa in viso come adesso, e me ne vergogno molto.
"andiamo è tardi!" esclamo guardando l'orologio della mia sveglia sul mio comodino.
"Ashley, devi stare tranquilla, adesso vestiamoci e poi andiamo a svegliare i piccioncini nell'altra stanza" mi rassicura prendendomi per i fianchi e facendo unire le nostre labbra.
"ti amo" sussurra a pochi millimetri da me prima di baciarmi nuovamente, con più passione rispetto a prima.
Quando ci stacchiamo ci vestiamo con molta velocità, entrambi con l'ansia addosso.
Prendo un jeans blu, una canotta bianca e un giacchettino blu che abbino a delle ballerine ed una borsa blu.
Lascio i capelli sciolti e mi trucco molto poco per andare ad aprire alla porta che mi fa vedere un Liam ancora leggermente addormentato, con le borse di Niall ai suoi piedi.
Willow ci raggiunge poco dopo al bar e con Harry e Louis ci dirigiamo nel parcheggio.
Da lontano vedo Zayn con uno sguardo triste che ci guarda andare via e dirigerci all'aeroporto.
In qualche modo non riesco ad avercela con lui, probabilmente lo avrei fatto anche io, vendicativa come sono.
Per tutto il viaggio non riesco a smettere di torturarmi le mani e di giocare con le pelliccine che in questo momento mi sembrano molto più interessanti del solito.
Quando siamo davanti alla struttura una grande morsa allo stomaco non riesce a farmi proferire parola, mentre Niall prende le sue borse e con tutti quanti si dirige al gate, pronto a partire.
È finita.
È tutto finito.