"N-Niall" biascico come una stupida.
"poco ubriaca mi dicevano" commenta ridacchiando il biondo mentre mi porta non so dove.
"non è vero" affermo mettendo il broncio.
In realtà lo so perfettamente di non riuscire neanche a reggermi in piedi, ma la soddisfazione di darti ragione non te la do.
Solo ora mi accorgo di essere usciti dalla casa e di starci avviando verso una macchina.
"dove stiamo andando?" chiedo al ragazzo al mio fianco appoggiandomi maggiormente a lui per non cadere.
"al college, non ti reggi in piedi e non mi fido a lasciarti qui sola" mi spiega brevemente aprendo la portiera della macchina e facendomi accomodare.
È davvero un pensiero gentile da parte sua.
"potevi farti i cazzi tuoi"
Se non sfrutto questa occasione per dirglielo non potrò più farlo.
"di nulla" commenta lui.
Sbuffo poggiando la schiena allo schienale e la testa al finestrino.
Gli occhi iniziano a farsi pesanti e un "ho sonno" lascia le mie labbra in uno sbuffo.
"siamo arrivati" mi fa notare Niall scendendo dalla macchina e venendo ad aprire la mia porta.
Salire le scale sembrava un'impresa ardua, ma poi non so per quale assurdo motivo e con quale forza mi ha preso in braccio e mi ha portato fino in camera mia.
Ora ho capito a cosa servono tutti quegli esercizi che fa in sala pesi.
Mentre lui è girato mi metto il pigiama che in realtà è composto da una maglietta nera con la scritta in bianco 'disagio' e un leggins bianco con le emoticon che mi ha comprato mia madre ma che non ho mai messo e mi metto sotto le coperte.
"bene, io vado, se hai bisogno di qualcosa sono nella stanza accanto" mi informa guardando le scarpe mentre è seduto sul fondo del mio letto.
"mh...grazie" parlo a bassa voce per la vergogna.
"davvero, sono sincera..." un sospiro lascia le mie labbra prima che si uniscano a quelle di Horan.
È il tuo pr-oh ma non mi stressare, sono ubriaca quindi è colpa sua.
La sua lingua e la mia iniziano a rincorrersi all'interno delle nostre bocche e una sua mano finisce sul mio fianco, mentre con l'altra si regge sul letto.
Tutto questo è sbagliato, ma a nessuno dei due sembra importare.
Le mie mani sono sulle sue guance che in questo momento sembrano essere più calde del solito, probabilmente è arrossito. Sento il suo corpo alzarsi dal letto per tornare al suo posto, ma per poco, visto che inizia a fare una leggera pressione per poi sdraiarsi sopra di me e continuare questo bacio.
Willow potrebbe entrare da un momento all'altro dalla porta e vederci ma sinceramente non mi interessa in questo momento, dovrebbe essere ormai molto tardi e credo che ormai rimarrà a dormire da Parker insieme a gli altri.
Ma perché sto pensando alla mia migliore amica mentre mi sto baciando con il mio professore di ginnastica.
Okay, detto così fa senso, soprattutto se penso al professore di educazione fisica dell'anno scorso, un vecchietto mezzo pelato, con la pancia e che metteva sempre la stessa polo blu, sembrava tutto tranne che un insegnante di motoria.
Dopo quelle che al mio cervello sembrano ore, ma al mio cuore? Si forse a lui, sembrano pochi istanti, le nostre labbra si staccano e i nostri occhi si incateno, il suo azzurro nel mio marrone, un mix strano, come noi due.
Le gote di entrambi diventano rosse appena i nostri occhi si incontrano e le parole sembrano mancare.
Il suo sguardo sembra incerto, insicuro, probabilmente è convinto di aver sbagliato ancora una volta.
"io..." incomincia un discorso, quasi sicuramente di scuse, che io non voglio sentire e riprendo a baciarlo.
"rimani qui" lo prego mentre le sue labbra non riescono a lasciare le mie, come se ci fosse una forza che le costringe a rimanere unite.
Niall scende da me per occupare la parte vuota del letto, quella non occupata dalla mia grassezza. La sua mano è sulla mia guancia e la mia sulla sua.
"sei sicura? Vuoi che resti?" mi chiede lasciandomi un ultimo bacio a fior di labbra.
Annuisco con forza e lo osservo mentre si alza dal mio letto per levarsi le scarpe e i calzini e successivamente i jeans.
Alla vista di lui solo in maglietta e boxer sento le guance andarmi a fuoco e ringrazio chiunque, anche il barbone sotto il ponte a Belfast, di essere quasi completamente al buio in modo che lui non possa vedere il mio rossore.
Tutto quello che sta succedendo è estremamente strano ed impossibile e non mi sorprenderei se mi dovessi svegliare adesso e mi dovesi trovare sul divanetto a casa di Parker mentre Michael canta ubriaco canzoni senza senso.
Horan si sdraia accanto a me e con un braccio mi cinge la vita ed io poggio la testa sul suo petto.
"Ash..." la sua voce mi chiama in un sussurro dopo forse qualche minuto passati in quella posizione.
"si?" lo incito a parlare senza muovermi, rimanendo ferma ad ascoltare il battito del suo cuore.
"perché sabato scorso sei scappata dopo che ci siamo baciati?" mi chiede alzando poco il suo tono di voce dal sussurro precedente.
Alla sua domanda inizio ad agitarmi leggermente, dovrei dirglielo?
Aspetta, ma io sono ubriaca, cosa importa!
"sono scappata perché il bacio mi è piaciuto" ammetto per poi mordermi il labbro per la mia stupidità.
Il fatto che io stia decidendo se fare l'ubriaca o meno sta a significare che non lo sono, anche perché altrimenti farei automaticamente l'ubriaca, quindi, lui lo ha capito che non lo sono o pensa che io lo sia ancora?
Aiuto.
Troppi pensieri a quest'ora.
*spazio autrice*
ciao a tutti.
finalmente riesco ad aggiornare in orario, ed il capitolo di oggi presente una svolta molto grande per la storia.
il bacio che avviene tra Ashley e Niall è per la prima volta voluto e non obbligato dal gioco della bottiglia, ed almeno a Ashley non sembra dispiacere, ma a Niall?
tutto questo è un nuovo inizio?
diranno mai a qualcuno di quella notte?
ma soprattutto, come continuerà la notte?
questo è solo l'inizio ragazzi...
spero che il capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a leggere gli altri.
il prossimo aggiornamento sarà il prossimo sabato e scoprirete come sarà andata avanti la storia.
un bacio e alla prossima!!