Camminiamo e parliamo fino al fiume.
Non posso credere di essere arrivati qui a piedi.
"ti avverto che alle sei io mi devo svegliare" gli punto il dito mentre lui si stende sopra un telo che aveva tenuto tutto il tempo in uno zainetto nero sulle sue spalle.
"ho messo la sveglia, tranquilla, abbiamo il tempo di arrivare al campus, prendere tutte le tue cose e andare all'aeroporto in tutta tranquillità, ora vieni qui e goditi tutto questo" mi sorride e mi tira a sé.
Mi sdraio accanto a lui con la testa posata sul suo petto, con l'unico suono come sottofondo del suo battito e dell'acqua del Tamigi che mi accompagna fino a quando non mi si chiudono gli occhi e cado in un sonno profondo, sonno che aspettavo da tempo così rilassante.
"mh...amore...amore...dolcezza" dei sussurri e dei baci si posano sulla mia pelle mentre i primi raggi del sole mattutino si imbattono sulle mie palpebre.
"dimmi Niall" mormoro stiracchiandomi leggermente mentre provo ad aprire con cautela gli occhi.
"dobbiamo andare al campus, così apriamo i cancelli e poi torni a casa" mi sorride, o almeno credo di vederlo sorridere, il mio fidanzato mentre mi tiro a sedere sul telo.
"ora andiamo, un secondo solo" parlo con voce ancora impastata dal sonno mentre mi giro verso il biondino ed inizio a lasciargli dolci baci sulla guancia mentre lui manda un messaggio a Louis per avvertirlo del fatto che stavamo rientrando.
Quando Niall sorride e si gira verso di me per baciarmi mi alzo di scatto dal telo ed inizio a correre il più veloce possibile mentre lui mi rincorre.
Già dopo poco capisco di essere ormai sveglia e di poter spingere ancora di più con le gambe, corro senza fermarmi e guardare dove si trova Niall rispetto a me.
"ti sto per prendere!" lo sento esclamare troppo vicino a me e faccio lo scatto finale fino al cancello della scuola, che dopo essere aperto da Niall mi permette di entrare dentro la struttura e di poter respirare.
"ora me la paghi" mi minaccia il biondo con il fiatone mentre io non ho più forza e le nostre labbra si incontrano per il loro bacio del buongiorno.
"dai, andiamo a prendere le borse, così le carichiamo in macchina" mi sorride il mio ragazzo e sorridenti saliamo le scale per arrivare alla mia camera.
Quando abbiamo preso le ultime valigie e le abbiamo caricate in macchina, ci dividiamo così posso salutare Willow e Niall può dare le chiavi a Louis che partirà poco dopo per arrivare presto a Doncaster dalle sue sorelle minori.
"Will, sto andando" sussurro alla mia migliore amica che subito si tira a sedere e mi abbraccia forte, come se dopo le vacanze non mi vedesse più.
"fai buon viaggio, non parlare con gli sconosciuti, non accettare le caramelle da nessuno, avvisami quando stai per partire e quando arrivi a casa. Ora torno a dormire dato che ho sonno, mi mancherai piccola mia" sussurra ancora con la voce ancora assonnata e gli occhi chiusi.
Ricambio il saluto e le lascio il regalo di Natale sopra le valigie appena lei torna a dormire, gli altri regali li consegnerò a ritorno dalle vacanze a tutti quanti, anche perché ora si sta facendo tardi e devo andare all'aeroporto.
"hai fatto tutto? Possiamo andare?" mi chiede Niall una volta incontratoci davanti alla fontana, accanto a Louis.
"sì, ho salutato Willow, possiamo andare" gli sorrido e lui mi prende prontamente la mano.
Saluto calorosamente Louis per poi dirigermi verso la macchina di Niall con lui, mano nella mano.
"avvertimi quando stai per partire, così esco e vedo l'aereo che parte, mandami anche un messaggio appena sei arrivata, non parlare con troppa gente sull'aereo, soprattutto con i maschi, e più grandi di te, potrebbero essere dei depravati e stuprarti in qualsiasi momento, e noi non vogliamo questo." Mi raccomanda Niall appena accende il motore della sua auto ed usciamo dal parcheggio del campus.
Un sorriso si crea sul mio volto quando capisco che in realtà è solo preoccupato per me ed è davvero dolce.
"tranquillo Niall, è un viaggio per andare a casa mia, non accadrà nulla di pericoloso, parlerò solo con la persona che avrò accanto a me di posto, e ti assicuro che se non sarà una ragazza starò attenta a non parlarci più di tanto" gli sorrido comprensiva e lui sbuffa quando siamo costretti a fermarci ad un semaforo rosso.
Non siamo poi così in ritardo, siamo giusti con la scaletta, e non capisco perché Niall sia così stressato nel accompagnarmi all'aeroporto, per fare poi un viaggio di poco più di un'ora, un viaggio tranquillo che ho fatto spesso e non mi spaventa farlo.
"stai attenta e prendi tutte le valigie" mi raccomanda ancora il biondino accanto a me e noto una tensione nella sua voce.
"Niall, devi calmarti, non parto per andare in guerra, tra pochi giorni ci rivedremo, non preoccuparti, adesso fai un respiro profondo e poi dammi un bacio" ridacchio nel finire la frase e subito fa un respiro prendendo il più aria possibile per poi buttarla fuori e posare delicatamente le sue labbra sulle mie.
Scendiamo dalla macchina essendo arrivati a destinazione ed entriamo nell'aeroporto non appena prese tutte le valigie.
Appena siamo dentro percorriamo la grande struttura, sorpassando tantissima gente che nonostante sia presto, già riempie le file ai gate e ai metaldetector.
Posiamo le valigie ai nostri piedi quando siamo davanti al mio gate e appena mi giro verso di lui, mi abbraccia fortissimo, come mai aveva fatto prima.
"mi mancherai, lo sai vero?" mi domanda retoricamente nell'orecchio mentre avvolgo il suo collo con le mie braccia, mettendomi sulle punte dei piedi per arrivare il più possibile alla sua altezza, mentre, le sue braccia mi stringono a lui e il suo viso si posa nell'incavo del mio collo.
"anche tu mi mancherai, ma guarda il bicchiere mezzo pieno, tra pochissimi giorni i potremo vedere di nuovo e ci abbracceremo fortissimo come adesso, e poi in questi giorni ci sentiremo e faremo videochiamate" gli sussurro per incoraggiarlo, lui ha preso molto peggio di me il fatto di non poterci vedere per qualche giorno e questa è un altro punto che mi fa capire quanto io sia stata fortunata ad averlo avuto nella mia vita.
"il volo Londra Belfast sta per partire"
La voce metallica dell'altoparlante rimbomba nell'aeroporto ed io e Niall ci stacchiamo controvoglia, solo in quel momento notiamo una signora anziana che ci guarda con occhi sognanti, mentre, al petto, tiene un foglietto, forse una fotografia.
"devo andare" sussurro con gli occhi lucidi nel vedere quelli del mio ragazzo inumidirsi.
"aspetta, ma perché cavolo stiamo facendo questa scena? Non sto partendo per la guerra, fammi un sorriso che appena atterro a Belfast voglio avere l'immagine di te che sorridi in testa e non di te che piangi" esclamo sbracciando per poi posare le mie mani sulle sue guance e far scontrare le nostre labbra.
"il volo Londr-"
"ho capito cacchio, ora la lascio stare, stai calmino eh" urla Niall all'altoparlante facendomi ridere mentre mi lascia dall'abbraccio.