DA DEVIL:
hey ciao bellissima, com'è andato il tuo rientro?A DEVIL:
ciao Devil, tutto apposto, tu?DA DEVIL:
tutto magnificamente. Che ne dici di uscire magari qualche volta?A DEVIL:
mi piacerebbe molto, poi magari ci mettiamo d'accordo bene dato che sono molto impegnata questi giorniDA DEVIL:
ci conto bella."non lo sa che sei fidanzata, vero?" mi domanda Oliver mentre sbircia la conversazione tra me e il ragazzo incontrato sull'aereo.
Faccio mente locale a quando mi trovavo sull'aereo per capire se avessi detto qualcosa al ragazzo che poi si è rivelato essere un mio vecchio amico.
"non mi sembra di avergli detto nulla su questo argomento..." sospiro tirandomi a sedere, dopo essere scesa da Oliver
"e cosa aspetti a dirglielo?" mi chiede alzando di poco il tono della voce, per assumere ovvietà.
"penso che non sia necessario, e poi se devo uscire con qualcuno non vuol dire per forza che io voglia frequentarmi con questo qualcuno, esco con te, ma non mi sembra che io stia sperando di mettermi con te in futuro" spiego il mio parere al mio migliore amico e lui annuisce sdraiandosi nuovamente sul mio letto e chiudendo gli occhi.
E poi se Devil allungasse troppo le mani, mi basterà solamente dirglielo e non penso si possano creare dei problemi.
"sei stanco?" gli chiedo sdraiandomi accanto a lui.
"no, sono stato peggio. Per oggi direi basta con i compiti, per essere il 23 sei già ad un ottimo punto, e questo solo grazie a quel bel ragazzo che hai come migliore amico e a quello un pochino bello che hai come fidanzato" commenta Oliver pavoneggiandosi e facendomi ridere.
Non smette mai di vantarsi leggermente, ma il suo tono molto scherzoso non lo fa mai sembrare antipatico. Penso che sia un ragazzo fantastico, simpatico, dolce, umile, e sempre pronto a dare una mano, ma quando vuole sa essere cattivo, soprattutto quando gli viene fatto un torto, oppure ad una persona importante nella sua vita.
Ci appisoliamo sul mio letto nel mentre aspettiamo che Uilliam arrivi per accompagnare Oliver a casa sua, e prepararci per la cena di questa sera.
"ragazzi belli, piccoletti..." dei sussurri che piano piano diventano poco più forti si fanno spazio nella stanza, disturbandomi dal mio piccolo sonno, che ha gli occhi di altri avrei descritto come 'far riposare gli occhi'.
"mhhhh" mugugna Oliver con la faccia contro il cuscino, cercando di svegliarsi.
"dai ragazzi, è arrivato Uilliam" ci informa mia madre tenendo comunque un tono dolce.
"ora mi alzo, giuro" afferma Oliver con la voce ancora impastata dal sonno.
Quando riusciamo a svegliarci e Oliver esce con Uilliam, apro tutti i miei borsoni e il mio armadio, alla ricerca di un qualcosa da poter indossare per questa sera a cena.
Fortunatamente ceneremo a casa, perciò non dovrò preoccuparmi del freddo eccessivo che fa fuori, e non dovrò vestirmi neanche eccessivamente in modo elegante, essendo una cena con i miei genitori ed i miei amici.
Decido di usare una tecnica che non sbaglierà mai, mi copro gli occhi con una mano e con l'altra prendo la prima cosa che mi capita.
"Ash!" esclama mia madre quando sto per mettere la mano all'interno della borsa e per poco non le urlo contro.
"dimmi mami" uso il tono più dolce possibile.
Non le posso mica urlare contro.
"che ne dici? Come sto così?" mi chiede sistemando il suo vestito per poi fare una giravolta su sé stessa.
Indossa un vestito senza spalline con il corpetto nero ricoperti di piccoli fiori, una cintura marroncina e un giacchettino elegante di lana bianca.
È davvero bella e giovanile nei suoi vestiti, ha sempre cercato di voler apparire più giovane, ma non in modo esagerato, la sua vita non è stata per nulla facile, ne ha passate tante, ma non si è mai arresa, e non ha mai voluto fare pena a gli altri o essere aiutata, ha sempre combattuto da sola, senza nessuno, per scelta sua, e mai degli altri.
"sei semplicemente stupenda mamma" le sorrido abbracciandola per poi staccarmi a prendere della scarpe che secondo me starebbero benissimo con il vestito, un paio di stivaletti marroncini con un leggero tacco, perfetti per lei.
Per essere più facilitata a fine serata nel togliermi i vestiti e cambiarmi per andare a dormire, indosso un vestito corto, con le bretelline ed il corpetto bianco con dei fiorellini e la gonna di tulle bianco, ci abbino un paio di stivaletti marroni con i lacci sul davanti.
Dato che mio padre non sembra voler arrivare, mi prendo del tempo per me, per mettermi lo smalto sulle unghie e divertirmi nel colorarle di tutti i colori.
Appena sento la porta di casa aprirsi, corro davanti all'entrata e salto in braccio a mio padre.