La mattina seguente ci svegliamo a distanza di poco tempo l'uno dall'altra, molto più riposati dalla sera precedente, e scoppiamo entrambi a ridere quando leggiamo il messaggio scritto da Louis, lasciato sulla mia scrivania:
'dormivate, perciò con la chiave di Willow sono entrato per portarvi la colazione e anche il pranzo...ma quanto dormite!?! Ci avete dato dentro ieri sera eh -Lou'.
"è fuso" commenta Niall mangiando dei biscotti al cioccolato ripieni di nutella portati dall'amico e collega.
Ridacchio leggermente mentre anche io prendo uno dei biscotti, per poi portarlo alla bocca ed assaggiare un capolavoro culinario che dubito arrivi dal club pomeridiano di cucina organizzato dalla mia scuola, con tutto il rispetto per gli studenti che lo frequentano.
Anche Willow voleva farne parte, volendo diventare una famosa pasticcera, ma avendo dei voti non molto alti in scienze ed in alcune altre materie, dopo aver parlato con i genitori, ha preso la decisione di concentrarsi maggiormente sui suoi impegni normali e in futuro pensare a dei crediti extra. In fin dei conti, come forse si è capito, alla famiglia di Willow non mancano i soldi, e perciò non penso che avranno molti problemi nel far fare alla figlia un corso culinario o un piccolo stage durante l'estate.
"non dovresti fare le valigie?" chiedo al biondo mentre lui si stava cambiando con il cambio portato per lui dal Liam la sera precedente.
"quelle dal ritorno dalle vacanze non le ho mai disfatte, perciò ho quelle, e quando sarà il momento di partire, metterò questi vestiti al volo dentro uno dei borsoni" mi spiega senza pensare al fatto che domani mattina finirà tutto, le nostre strade si separeranno senza poter tornare più insieme, quando finirò la scuola e non ci sarà più lei a dividerci, sarà ormai troppo tardi, lui avrà già la sua vita fantastica da professore in Scozia, senza di me, e forse con un'altra donna già al suo fianco, ed io? Avrò la sua stessa forza per superare tutto? Riuscirò anche io a crearmi una nuova vita?
"vado a farmi una doccia" lo informo prima di entrare in bagno e ricordarmi questa volta di chiudere la porta a chiave.
È accaduto tutto così in fretta, mi sembra ieri di averlo visto davanti ai distributori di merendine in fondo al corridoio accanto a Liam, mi sembra ieri che non parlava mai a colazione e non lo sopportavo, mi sembra ieri di averlo conosciuto in palestra, mi sembra ieri di aver cambiato completamente opinione su di lui...e ancora non riesco a capacitarmi di quanto possa mancare poco a che lui se ne vada, lasciando tutto quello che abbiamo costruito insieme, e facendolo far parte del suo passato, e non del suo presente, ma di un ricordo di quando vide quella studentessa poco sicura e decisamente in sovrappeso in quella scuola a Londra.
Quando torno in camera prendo un jeans bianco strappato sul ginocchio, una felpa nera e le Nike roshe run, per poi indossarli mentre Niall si lava al posto mio in bagno.
È così bello mentre compie qualsiasi azione, dalla più banale alla più strana. Di nascoso, mentre lui è in bagno, prendo il suo cellulare ed un sonoro sbuffo esce dalle mie labbra quando vedo che ha il pin a bloccarlo.
"è la data del nostro fidanzamento" mi informa uscendo dal bagno, senza maglietta.
Perdo un battito alla vista di lui così, non è di certo la prima volta, ma ogni volta è come la prima, penso che non ci farò mai l'abitudine.
Ah, bene, pensa Ashley, quando vi siete fidanzati tu e Niall?
"9 novembre quindi...9 e 11?" gli chiedo per conferma mentre lui ha un sorriso smagliante sul volto.
"o911 per precisione" ridacchia indossando nuovamente il maglione bianco con dei piccolissimi pois neri.
Tutta contenta sblocco il telefono e subito vado sulla galleria per trovare delle sue foto da mandarmi.
Ci sono davvero molte sue fotografie sul telefono, al contrario mio che non riesco mai a trovarne di decenti e ne cancello davvero moltissime prima di trovare quelle che mi piacciono.
Trovo una sua foto mentre seduto sul divano tiene e in braccio un piccolo Theo e subito decido di mandarmela.
"qual è il pin del tuo invece?" mi chiede quando nota che mi stanno arrivando diverse notifiche.
Ah se solo sapesse che sono io che mi intaso il telefono di suoi selfie fatti con gli amici a delle feste...
"la data del tuo compleanno" ridacchio guardando una sua foto imbronciato mentre sta dal dentista, rimango sorpresa nel vedere delle sue foto con l'apparecchio, non pensavo lo avesse mai messo.
"ah ma sei tu!" esclama notando finalmente che quelle notifiche erano opera mia.
Inizio a ridere senza smettere più notando la sua espressione sconvolta guardando le numerose foto di lui che suona la chitarra, gioca a golf, ride o si fa i selfie.
"ma non ti vergogni?" ride quando vede che io non sono intenzionata a smettere.
Ormai mi fa male la pancia per quanto sto ridendo, ed il fatto che lui abbia iniziato a farmi il solletico non aiuta.
"no! Niall smettila! Ti prego!" lo supplico dimenandomi sotto di lui mentre il biondo non sembra avere pietà di me.
"dai ti sto pregando" continuo a ridere senza sosta finché anche lui, stremato, si lascia cadere al mio fianco, con le lacrime a gli occhi per le troppe risate.
"te lo hanno mai detto che sei bellissima mentre ridi?" mi dice una volta calmati e tornati momentaneamente seri.
"sei il primo" ammetto leggermente rossa in viso per l'imbarazzo.
Stare con lui mi mette così tanta serenità e tranquillità nell'aria...
"che ore sono?" chiedo dopo poco, notando dalla finestra che ormai si sta facendo buio.
"quasi le 8..." mormora guardando lo schermo del suo telefono illuminato su una nostra foto.
"manca così poco..." mormora ancora tornando accanto a me sul letto, abbracciandomi e stringendomi al suo petto.
"non pensiamoci, abbiamo ancora tutta la notte per stare insieme, e poi non sarà per forza un addio, no? Magari ci incontreremo nuovamente in futuro, ognuno con la propria famiglia, ci vedremo in un bar e probabilmente sorrideremo al ricordo del tempo che abbiamo passato insieme..." cerco di tirare su il morale al mio ragazzo, anche se la mia voce tremante mi tradisce.
Non riesco a trovare un lato positivo in tutto questo, nonostante io ci stia mettendo tutta me stessa, non sono mai stata una che guarda la vita con felicità e spensieratezza, quello è sempre stato Niall tra i due, e adesso che lui è triste non so come fare per farlo sorridere.
"magari sì, o magari no...per quando mi riguarda, il pensiero di una nuova donna dopo di te non mi sfiora minimamente, sarà l'ultima cosa a cui penserò quando arriverò in Scozia..." si confida mettendo la testa nell'incavo del mio collo, cercando conforto, come fanno i bambini piccoli.
Circondo il suo petto con le mie braccia per dargli un minimo di calore ed affetto, anche se con scarsi risultati dato che non so neanche io con quale forza non sto ancora piangendo per cercare di non farlo abbattere.
"e tu?" chiede dopo poco scalciando via le scarpe che aveva ai piedi per sdraiarsi sul letto e tirarmi sopra di lui, con la testa sopra il suo torace.
"io cosa?" gli chiedo corrucciando le sopracciglia, lasciando che con una mano giocasse con le ciocche dei miei capelli e l'altra scorresse lungo la mia schiena.
"tu cercherai un altro uomo quando me ne andrò in Scozia?" mi chiede ancora, specificando maggiormente, non smettendo di coccolarmi con i suoi modi perennemente dolci.
"non ne ho mai cercato uno, quando sei arrivato tu è stato il destino a volerci insieme, e sarà sempre lui a farci incontrare nuovamente quando tutto sarà finito." Affermo sicura delle mie parole alzando il capo per infondere sicurezza anche al ragazzo sdraiato sotto di me, e per poi lasciargli un dolce bacio e fior di labbra.
"come farò senza la mia roccia?" chiede retoricamente, in un soffio, con le nostre labbra separate da millimetri.
Bussano alla porta mentre Niall cercava di far scomparire la distanza tra di noi.
"eh ma allora lo fate apposta!" esclama battendo un pugno sul letto prima di farmi scendere da lui con poca delicatezza.