capitolo 54

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Dalla porta sbucano Niall e Liam tutti sorridenti che si avvicinano verso di noi che siamo con le valigie sui letti che strabordano di vestiti.

"non compro più nulla, lo giuro." Sbuffa Willow chiudendo un borsone e mettendolo accanto all'altro, ai piedi del suo letto.

"volete una mano?" chiedono in coro i due professori mentre io ormai ho perso la pazienza e parto più velocemente di prima a prendere senza un senso preciso un mucchio di vestiti e a metterlo nel borsone cercando di non occupare troppo spazio.

Quando arriverò a casa dovrò assolutamente sistemare tutto in ordine nell'armadio e mettere a lavare i vestiti.

Niall si avvicina a me iniziando a prendere delle magliette e mettendole dentro un'altra borsa.

"grazie" lo ringrazio tenendo gli occhi fermi sulle scarpe che infilo senza sosta dentro una sacca.

"voi donne avete troppi vestiti" commenta Liam chiudendo l'ennesima borsa della sua fidanzata.

Quando il mio armadio si svuota completamente non credo ai miei occhi e inizio a saltellare per la stanza fino al bagno dove prendo tutti i trucchi per decidere cosa metterò in viso questa sera.

Questo pomeriggio si sta rivelando più difficoltoso e stancante del solito e questo non è di mio gradimento dato che ormai non mi sento più le gambe e le braccia a forza di fare avanti a indietro da una parte all'altra della stanza e sono sicura di aver perso qualcosa, qualcosa di molto consistente.

"bene, ho finito!" esclamo e la mia migliore amica mi alza il dito medio visto che le mancano ancora tutte le scarpe e deve ancora scegliere cosa indossare domani quando arriverà suo padre.

Non capisco perché abbia voluto preparare adesso i suoi vestiti se poi avrà tutta la mattinata per prepararsi.

"tu a che ora parti Liam?" gli chiedo prendendo un libro dallo zaino mentre Niall cerca di uccidersi con una penna.

"penso che partirò verso le dieci del mattino, andrò da solo in macchina e ci metterò circa due ore e quaranta minuti" spiega il castano giocando con una matita tra le mani.

Annuisco mentre apro il libro e mi siedo a terra per poter iniziare a svolgere gli esercizi, mentre Niall si siede accanto a me, seriamente intenzionato ad aiutarmi e Willow e Liam decidono di uscire insieme appena lei finisce di preparare tutto quello che le appartiene all'interno della stanza.

"bene, iniziamo i tuoi esercizi" afferma Niall prima di sbuffare e di concentrarsi sul mio problema di matematica.

Vederlo mentre si concentra nello svolgere insieme a me i problemi mentre con la mano sinistra tiene la penna e afferra saldamente la sua lingua tra i denti mentre si tocca i capelli frustato dal non riuscire a trovare la soluzione del problema mi fa sorridere involontariamente e lui lo nota.

"cosa c'è?" mi chiede grattandosi un occhio assumendo un'espressione bambinesca.

"oh, nulla, scusami" sorrido ancora, ma questa volta per imbarazzo.

"tranquilla, comunque penso di aver trovato lo sbaglio, il procedimento è giusto, ma hai sbagliato il calcolo fa 45.98, non 45.99, ti sei sbagliata nel calcolo" mi spiega l'errore indicando l'operazione e dopo aver sistemato l'intralcio che non riusciva a farmi terminare il problema riesco a risolverlo con facilità.

Quando finiamo matematica sono ormai le otto e mezza e decidiamo di prendere solamente dei panini al bar e di avvertire i ragazzi che non ci saremo stati a cena.

"sei contenta di aver finito matematica?" mi chiede Niall dando un morso al suo panino.

"non puoi capire quanto lo sia, mi sono tolta di mezzo tutti i suoi odiosi esercizi e ora posso pensare a cosa posso fare domani sull'aereo per passare il tempo, Sasha non sarà con me dato che si sono trasferiti mi sembra a Matera...in Italia" spiego al mio fidanzato prima di mangiare un po' del mio panino.

La sua vicinanza mi fa stare così bene, non capisco come abbia fatto prima di lui a stare bene.

"dobbiamo iniziare a prepararci, vado a vestirmi, ci vediamo tra poco, okay?" parla il biondo alzandosi da terra, dove siamo rimasti tutto il tempo per fare i compiti e mangiare.

"certo, a tra poco" gli sorrido alzandomi ed andando verso di lui per salutarlo con un bacio.

"oggi te ne ho dati pochi, questa sera rimedio, e dovrò anche farmi la scorta per i giorni in cui non ci vediamo" ridacchia mentre continua a lasciarmi piccoli baci sulle labbra.

"ma ci vedremo il giorno di Natale!" esclamo staccandomi da lui facendo una piccola pressione con le mani sulle sue spalle.

"ma hai contato il giorno del 23 in cui non ti vedrò praticamente, tutto il 24 e la mattina del venticinque che passerò con la mia famiglia prima di venire da te nel pomeriggio? No, non lo hai fatto, quindi ora mi dai un altro bacio" parla da solo rispondendosi anche prima di attirarmi nuovamente a sé e far incontrare le nostre bocche.

"non mi va di doverti lasciare per dovermi vestire..." sospira abbracciandomi forte a facendomi faticare a respirare per il volto schiacciato completamente contro il suo petto.

"ci metterò pochissimo, lo giuro, e anche tu devi sbrigarti, così ti posso stringere tutto il tempo che voglio" si raccomanda prima di uscire dalla mia camera.

Inizio subito a mettere le calze nere e poi faccio lo stesso con i vestiti scelti precedentemente.

Appena metto l'ultima scarpa, Willow torna in stanza ed inizia a vestirsi anche lei.

"che avete fatto in camera tutto il tempo?" mi chiede la mia migliore amica e sento una nota di malizia nella sua voce.

"oh, abbiamo fatto i compiti della Hemmings e dopo abbiamo mangiato i panini" le spiego cercando di fare due righe uguali con l'eye-liner, sui miei occhi.

"ah okay, noi invece non abbiamo fatto nulla di nuovo, essere l'unica ragazza a quel tavolo è strano, non lo nego" ridacchia la castana infilando le zeppe nere.

Appena chiudo il rossetto, bussano alla porta, ed essendo l'unica vestita per bene delle due mi dirigo io verso l'uscio per poi trovarmi davanti un Niall con una maglietta e righe bianche e nere, un jeans blu, giacchetto nero e degli stivaletti marroni ai piedi che non gli avevo mai visto prima.

"hey dolcezza" mi sorride posando le mani suoi miei fianchi.

"sei pronta?" mi chiede non togliendo mai quel sorriso perfetto dalle sue labbra.

"certo" gli sorrido anche io e dopo aver avvertito e salutato come si deve la mia migliore amica esco con lui dalla stanza e successivamente dal dormitorio.

"sai dolcezza, c'è una cosa che non abbiamo calcolato per questa sera" mi fa notare Niall quando iniziamo a camminare per il campus mentre iniziano a montare le casse e i tavoli con il cibo preparato dai ragazzi del club di cucina, come ci aveva detto tempo fa Tomlinson.

"cosa?" gli chiedo passando vicino ad uno dei tavoli per vedere cosa avessero preparato i ragazzi.

Mi dà un colpetto alla mano per farmi girare verso di lui e con il mento mi indica la Smith che indisturbata urla contro i ragazzi che hanno organizzato la serata.

"saremo circondati da tutti quanti i miei colleghi e lei, non avremo unattimo di tregua, dove stare soli in santa pace" parla diventando nervoso, acapendo ciò gli afferro la mano per baciarne il dorso e subito vedo il suosguardo farsi più calmo. Mi piace avere questo effetto su di lui, mi piaceavere lo stesso effetto che ha lui su di me, io su di lui .  

Love me -NHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora