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DYLAN' S POV

Sbuffai esasperato.
Quelle ragazze non si decidevano a lasciarmi in pace.
Erano peggio delle farfalle durante il periodo dell'accoppiamento.

Avevo acquistato da poche ore il club Angels e stavo facendo una veloce perlustrazione prima dell'apertura.
Ormai non mancava molto e alcune ragazze erano già lì, pronte per iniziare a prepararsi.

-Oh, ciao! Che ci fai qui bel tipo? Apriamo tra meno di un'ora- si rivolse a me una delle ragazze con la tinta dei capelli rossi ormai sbiadita e praticamente mezza svestita, guardandomi con attenzione dalla testa ai piedi prima di continuare a parlare.

-Ma per te potrei iniziare a lavorare un po' prima- mugoló con la voce simile a quella di una bambina.

E pensava che facendo così potesse risultare ai miei occhi più sexy?

Sorrisi tra me e me.
Sapevo bene l'effetto che facevo alle donne. Tutte uguali.

Mi avvicinai a lei piano e subito ipnotizzata si morse eccitata il labbro inferiore.

-Solo per informarti dolcezza: sono il nuovo ed unico proprietario di questo squallido club. Quindi ti chiedo gentilmente- le sussurrai facendo una breve pausa prima di continuare a parlare. -Di non fare la puttana con me, bensì impegnati, proprio come stai fecendo in questo momento, a farlo con i clienti che chiederanno i tuoi servizi-

La ragazza indietreggió di qualche passo, guardandomi in un primo momento confusa per poi sorridere imbarazzata.

-Mi scusi davvero, non sapevo che Nick avesse venduto il club.
Comunque piacere, Sharon- disse tutto d'un fiato, facendo poco dopo un breve inchino per poi porgermi la mano.

Questa qui non era del tutto apposto con la testa.
L'importante era che non mi avrebbe creato alcun problema in futuro e soprattutto che mi avrebbe fatto guadagnare molto denaro.

Le sorrisi gentilmente per un breve istante, per poi oltrepassarla, ignorando totalmente il suo tentativo di presentarsi e proseguendo fino all'ufficio principale, in cui adesso vi era inciso in una targhetta dorata il mio nome.

Circa un'ora dopo uscii dall'ufficio, dopo essere stato per tutto il tempo a firmare e compilare documenti e pratiche di vario tipo.

Solo dopo essere uscito sentii la musica, accorgendomi che l'ufficio era insonorizzato e che la serata era già cominciata. Meraviglioso.

Andai nella sala principale.
La musica era assordante e i laser coloravano l'ambiente.
Alcuni uomini erano seduti al bar su dei sgabelli rivestiti in pelle nera, altri parlavano tra di loro seduti ai vari tavoli ed altri ancora urlavano sotto il palco dove si stavano esibendo le ragazze, sventolando banconote come se avessero vinto alla lotteria.

Guardai per un istante le ragazze. Loro erano la mia lotteria.

Mi incamminai verso il bar, ordinando Martini con ghiaccio.
Il mio preferito.
Per poi sedermi su uno di quegli sgabelli.

Mentre bevevo rilassato il mio drink rivolsi lo sguardo verso il palco, ammirando ed osservando le ragazze una dopo l'altra.

Per poi vederla.

Qualche ora prima non l'avevo incontrata e non avevo avuto quindi il piacere di conoscerla.

Era bellissima ed incredibilmente sexy. Un vero angelo.

Aveva i capelli biondi e lunghi fino a metà schiena.
Ondeggiava sensuale contro il lucido palo, sorridendo di fronte ad almeno quindici uomini che impazzivano nel guardarla.

Il suo sorriso.
Non avevo mai visto niente di così bello e sensuale allo stesso tempo.
Sarebbe stata di certo bel passatempo.

Mi girai a guardare il barista che nel frattempo stava finendo di servire alcuni uomini in fila.

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