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NATALIE'S POV

La mattina seguente mi svegliai con la consapevolezza che era finalmente arrivato sabato.

Avevo proprio bisogno di staccare la spina da tutti gli impegni quotidiani.

Fuori, la giornata era incantevole.
Il sole splendeva alto e radioso nel cielo azzurro. Non vi era traccia nemmeno di una singola nuvola.
L'aria era ovviamente fresca, ma sopportabile.
Oggi era proprio una giornata ideale per fare una passeggiata.
Mi sarebbe piaciuto portare Ben al parco, ma nel weekend dovevo approfittare del tempo libero per dedicarmi ai lavori di casa, al bucato e alla spesa.

Mentre ero indaffarata nel prendere e sistemare tutti i giocattoli di Ben che aveva sparpagliato in giro per tutta la casa, sentii qualcuno bussare alla porta.
Andando perciò di fronte ad essa, la aprii, ritrovandomi davanti a me, con mia grande sorpresa, Amelia, la mia vicina.

-Hey ciao. Buongiorno. Hai bisogno di qualcosa?- le domandai.

-No, no nulla. Siccome oggi non ho nulla da fare e i miei bambini hanno una voglia matta di andare al parco giochi, mi chiedevo se volessi venire anche tu con Ben. Così ne approfittiamo per prenderci un buon cappuccino insieme- disse facendomi l'occhiolino per riuscire a convincermi.

-Grazie per l'invito, sei fantastica come sempre. Non sai quanto mi piacerebbe uscire con una giornata come questa, ma ho un sacco di cose da fare- le rivelai affranta.

-Ah, capisco cara. Non c'è bisogno che ti scusi. Non so come tu faccia con un bambino piccolo, il lavoro e tutto il resto-

-Beh, forse ho i super poteri ed anche delle persone che mi aiutano-

-Senti. Facciamo così: che ne dici se Ben viene con noi e ti lasciamo fare i lavori domestici in santa pace?- mi propose con un sincero sorriso.

-Sarebbe fantastico. Davvero non è un problema per te?-

Non volevo di certo approfittarmi della sua disponibilità.

-Ma certo che no! Coraggio, vai a preparare Ben, così usciamo- mi incoraggió raggiante.
Era un tesoro.

-Grazie per il tuo aiuto- la ringraziai con tutto il cuore. Avevo bisogno ogni tanto di persone come lei.

-Figurati. Per così poco? Coraggio, non perdere tempo, vai su su- mi spronó.

Entrai perciò subito in casa e in meno di cinque minuti riuscii a vestire Ben.
Era contento di andare al parco con Amelia, specialmente perché adorava giocare con i suoi figli.

Mezz'ora dopo finii di sistemare tutto il disordine che vi era in casa, cambiai le lenzuola e le fodere dei cuscini per metterle a lavare ed inoltre riuscii a dare una spolverata quà e là.

Alle 10:06 mi arrivò un messaggio.
Era da parte di Dylan. Perciò immediatamente lo aprii e lo lessi.

Buongiorno,
mi mancano i tuoi baci...

Sorrisi di fronte a quel messaggio, iniziando subito a digitare una risposta.

E a me mancano i tuoi.
Ho casa libera, vuoi venire a prendere un caffè?

"Si, certo...un caffè" pensó il mio perverso subconscio.

La sua risposta non tardò ad arrivare.

Arrivo subito, bambolina.

"Bambolina? Oddio no" pensai questa volta ridendo.

Circa dieci minuti dopo sentii il rompo del motore della macchina di Dylan fuori da casa.
Aveva fatto presto.
Era stato davvero un fulmine!

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