NATALIE'S POV
Rivedere Dominic dopo così tanto tempo mi aveva scombussolato totalmente, per non parlare di ciò che aveva osato dirmi e delle minacce che si era inventato pur di ottenere ciò che voleva.
Come gli avevo già detto non mi faceva paura e se voleva essere affrontato lo avrei fatto senza alcun problema. Si sarebbe pentito ben presto di essere ritornato, comportandosi per giunta come un mostro senza scrupoli.
Al mio fianco avevo persone che probabilmente lui non possedeva: Keyla era un ottimo avvocato e Dylan era la mia forza. La mia ancora.Chiamai subito Dylan al telefono, invitandolo a venire a casa mia e dicendogli che dovevo parlargli di una cosa urgente e di estrema importanza. Ovviamente non se lo fece ripetere due volte, lasciando qualsiasi cosa stesse facendo in quel momento e correndo da me.
In mio soccorso. Come un principe. Il mio meraviglioso principe dagli occhi di ghiaccio.Sebbene avessi voluto che Ben e Dylan si incontrassero in un'altra occasione, lo feci comunque venire a casa. La situazione doveva essere risolta una volta per tutte. Non vedevo l'ora di mettere una definitiva pietra sopra a quella parte del mio passato tanto sofferta ed amareggiata da ciò che aveva dovuto passare.
Appena Ben vide Dylan divenne il bambino più felice del mondo, correndo subito ad abbracciarlo. Il suo sguardo, i suoi occhi, tutto in lui esprimeva gioia.
Mi commossi vedendo quella scena così naturale e piena d'affetto.
Gli era mancato davvero tantissimo.
Proprio come era mancato alla sua mamma.Quella stessa sera, una volta aver cenato ed aver messo a letto Ben, parlai di ciò che era successo con Dominic, raccontando per filo e per segno ciò che mi aveva detto, lasciando così Keyla senza parole e Dylan alle prese con il suo autocontrollo.
-Non dare di matto- gli sussurrai, sorridendogli debolmente. Lui di tutta risposta annuí solamente, rassicurandomi quel poco che bastava.
-Quello lì è un folle bifolco!- affermò Keyla, cogliendoci di sorpresa e sbattendo la mano sul tavolo, facendoci così sussultare.
-Non penserai davvero di dargli i soldi, vero?- mi domandò lei, ancora allibita.
-Certo che no!- risposi, iniziando a pensare ad un modo per risolvere quella spiacevole situazione.
-Invece glieli daremo. Così ti lascerà in pace una volta per tutte- intervenne Dylan, spiazzandoci.
"Oggi erano impazziti totalmente tutti quanti?" pensai.
-Stai scherzando, spero- disse Keyla più convinta che mai.
-No. Ho i soldi che vuole e glieli darò. Nessuno deve osare minacciare la mia famiglia-
"La mia famiglia" mi sciolsi per un breve istante sentendo quelle meravigliose parole uscire dalla sua bocca.
Quanto avrei voluto baciarlo in quel momento...
-Va bene. Se è quello che ritieni più giusto faremo come dici tu- acconsentii, stringendogli la mano e fidandomi di lui.
-Non vorrete davvero dargliela vinta?! Quello lì è da denunciare immediatamente, per poi chiuderlo in prigione a vita- affermò Keyla innervosita.
Sentir parlare di qualsiasi cosa fosse riferita in qualche modo al carcere mi faceva ancora un brutto effetto. Probabilmente mi sarei continuata a dare in eterno la colpa per quello che aveva dovuto sopportare Dylan. Da solo.
Io e lui ci guardammo per un'istante. La decisione era già stata presa. Mi fidavo di lui e non avrei obbiettato oltre.
-Fate come volete. Io mi arrendo- sbuffò Keyla, alzando le mani in segno di resa, per poi incrociarle al petto.
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|| Only for you ||
RomanceLei, Natalie Moore, una ballerina di lap dance, mamma e giovane donna guerriera, che non permette a nessuno di metterle i piedi in testa. Lui, Dylan Carter, il nuovo proprietario del club in cui lavora la ragazza. Un uomo ricco e pieno di oscuri seg...