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-Ciao, Natalie. Permettimi di dirti che sei più bella di quanto ricordassi- disse, sorridendomi, assolutamente a suo agio, come se avesse dimenticato del tutto gli ultimi quattro lunghi anni.

Perché diavolo era venuto?
Come mi aveva fatto a trovare?
Quali erano le sue precise intenzioni?

Una cosa era certa: sapevo fin troppo bene che il suo arrivo non avrebbe portato a nulla di buono.

-Che ci fai qui?- gli chiesi immediatamente, con un nodo alla gola.

Più i secondi passavano e più sentivo lo stomaco contorcersi dal profondo nervosismo.

Non ero pronta a una cosa del genere.

In realtà non lo avevo nemmeno mai immaginato, tranne quando ero incinta di Ben e in alcuni momenti durante il suo primo anno di vita.
Ricordo ancora quando fantasticavo con la mente totalmente sulle nuvole, immaginando Dominic bussare alla mia porta, con un mazzo di rose enormi ed un piccolo orsacchiotto comprato appositamente per Ben.
Immaginavo che mi chiedesse scusa, pregandomi di perdonarlo e sposarlo, formando così una vera famiglia. Ero solo una ragazza, è l'unica cosa che desideravo veramente era avere al mio fianco gli amori della mia vita.
Ma dopo che mi aveva brutalmente spezzato il cuore, usandomi ed abbandonandomi come se fossi una vecchia e brutta pezza da buttare via, per me era scomparso. Totalmente. Come se non fosse mai esistito. Come se non fosse mai entrato nella mia vita.
Questo era l'unico modo per andare avanti, per sopportare ma soprattutto superare quel tremendo dolore che aveva dovuto subire il mio fragile cuore adolescenziale ed innamorato.

-Anni che non ci vediamo e già mi attacchi con le tue solite ed isteriche domande?-

Come diavolo si permetteva a parlarmi in questo modo?
Cosa pensava, che poteva andarsene e ritornare a suo libero piacimento?

La vita non andava vissuta così. Doveva essere affrontata, proprio come avevo fatto io, tra il bene e il male. Ma cosa poteva saperne lui di tutto questo? Nel momento del bisogno mi aveva abbandonata, scappando dai problemi, senza nemmeno provare ad affrontarli e risolverli in qualche modo, come avrebbe fatto un vero uomo. Ma lui non era così. Era solamente un codardo. E probabilmente anche un rifiuto della società vedendo in che condizioni stava.
Era cambiato parecchio dall'ultima volta che l'avevo visto. Sembrava perfino più vecchio dell'età che realmente aveva.
I vestiti malconci e probabilmente sporchi, la barba non rasata da giorni, le occhiaie ben evidenti sul volto pallido ed i capelli spettinati mi facevano credere che fosse addirittura diventato un senzatetto o ancora peggio un drogato.
Si era realmente ridotto così?
Questo era il padre di mio figlio?
Mio Dio...ero senza parole.

-Te lo chiederò per l'ultima volta. Che ci fai qui? Come mi hai trovata?- gli domandai ormai senza più alcuna paura.
Se voleva essere affrontato lo avrei fatto senza problemi, ma qualunque cosa mi avesse detto non avrebbe cambiato nulla. Una cosa era più che certa: non sarebbe mai e poi mai rientrato nella mia vita e tanto meno in quella di Ben.

-Calmati tesoro, voglio solo parlare- disse alzando le mani in segno di resa e avvicinandosi a me di un passo.

-Allora dí quel che devi dire e vai via, ma soprattutto non ritornare mai più- lo avvertii.

Ero seria. Maledettamente seria. Se mi avesse dato ulteriormente fastidio avrei chiamato la polizia senza alcuna esitazione. Meglio per lui non tirare troppo la corda o l'avrebbe pagata a sue spese.

-Da quanto sei così acida? Vedo che gli anni ti hanno cambiata. Dove è andata a finire la dolce e tenera Natalie?- mi provocò.
"se ne è andata quando te ne sei andato via tu" sussurrò la mia mente ormai al limite della sopportazione.

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