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NATALIE'S POV

Senza nemmeno accorgermene passarono due settimane.

La mia vita trascorreva nell'assoluta e tranquilla normalità, con un prestito dato dalla banca ed mutuo che avrei dovuto pagare minimo per i prossimi cinque anni mi ero comprata una piccola auto e le uscite con Bryan, nonché ancora mio attuale capo, continuavano ad aumentare.

Sembrava davvero molto interessato a me, anche se non capivo come uno del suo rango potesse stare con una come me.
Era sempre galante e attento, e nelle ultime settimane mi aveva fatto capire che forse provava qualcosa per me, ma fortunatamente non era mai andato oltre e non aveva neppure mai preso l'argomento per non rischiare di imbarazzarmi in alcun modo.

Dovevo ammetterlo, Bryan era eccezionale ma personalmente non era ancora scattato nulla.

Nei suoi confronti, sebbene l'aspetto fisico curato ed i suoi modi impeccabili, non provavo la ben che minima attrazione; per lo meno non quanta ne avevo provato al nostro primo incontro.
Con il tempo quel sentimento si era andato ad affievolire, ma forse era stato molto meglio così.

Appena suonò la sveglia mi alzai stranamente raggiante, carica come non lo ero mai stata.
Forse la troppa caffeina di quei giorni mi aveva dato alla testa.

Andai quindi in bagno, ma subito dopo aver finito di fare una bella doccia calda sentii il campanello suonare.
Così presi la prima cosa che trovai per coprirmi ed andai alla porta.

Appena la aprii vi vidi un uomo.

-Salve- lo salutai, cercando di nascondere il corpo mezzo nudo dietro la porta d'ingresso.

-Salve. Avrei una consegna per lei-

-Da parte di chi?- domandai stranita.

-Il mittente ha voluto rimanere anonimo, forse per farle una sorpresa. Ecco a lei- disse, prendendo un mazzo enorme di rose bianche e consegnandomelo.

Le opzioni erano due: o qualcuno aveva sbagliato indirizzo o non ricordavo che oggi fosse il mio compleanno.

Sorpresa e allo stesso tempo stranita firmai la ricevuta data dal postino, per poi rientrare in casa con quel enorme e assolutamente meraviglioso mazzo di rose fresche.

Immediatamente cercai un vaso abbastanza grande ed adatto a contenere tutti quei fiori.

Una volta aver disposto le rose in un vaso di vetro che avevamo abbandonato per terra in un angolo della cucina, notai un piccolo bigliettino bianco.
Senza esitazione lo presi, leggendone curiosa il contenuto.

"Sei sempre tra i miei pensieri"

Non una firma. Nemmeno la sola iniziale del nome.

-Ma chi diavolo è a quest'ora?- domandò Keyla uscendo dalla sua stanza, stropicciandosi gli occhi e sbadigliando.

-Qualcuno ha inviato queste- affermai indicando quel regalo così inaspettato.

-Qualcuno chi?- domandò lei svegliandosi di colpo alla vista dei fiori.

-Non lo so davvero. C'era questo bigliettino tra le rose ma non è firmato- le risposi, mostrandoglielo.

-Che strano...ma comunque sono davvero meravigliose! Perché tutte le cose belle capitano a te? A me il massimo che può succedere di romantico è quando mi sveglio dopo una sbornia nel letto in un tipo di cui non conosco nemmeno il nome e mi chiede se voglio del caffè- si lamentò, scrutando il biglietto che mi aveva mandato la persona misteriosa.

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