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NATALIE'S POV

Non riuscivo proprio a crederci.
Eravamo ad una vera prima di Hollywood!
Ma scherziamo? Era un sogno ad occhi aperti, un qualcosa di irrealizzabile, di impossibile!!

Dire che ero sconvolta era troppo poco.

In quel luogo così meraviglioso e decorato proprio come ci si aspetterebbe ad un incontro di soli vip, vi erano veramente tantissime persone.
Gli uomini scortavano con grande galanteria le proprie dame, le quali erano vestite in modo assolutamente impeccabile, per non parlare della loro bellezza irraggiungibile.

Che diavolo ci facevo io lì?
Mi sentivo totalmente un pesce fuor d'acqua, ma stando insieme a Dylan probabilmente dovevo farci l'abitudine ad avere sempre questa sensazione addosso.

-Pronta?- mi domandò Dylan.

-Sinceramente? No- confessai con le gambe che iniziavano a tremare dall'agitazione.

-Sei la donna più forte che conosca nell'intero universo, di conseguenza penso proprio che riuscirai a restare viva anche adesso-

-Non credo di farcela. Hai visto quante persone ci sono lì fuori? Per non parlare dei centinaia di fotografi- dissi ormai con l'ansia a mille.

Le gambe mi erano praticamente diventate gelatina, le mani tremavano e sudavano in maniera del tutto incontrollata e sentivo il mio cuore battere all'impazzata. Da un momento all'altro mi sarebbe sicuramente venuto un infarto.

"Datti una calmata, dannazione!" mi dissi, cercando di calmarmi senza successo.

Inaspettatamente un uomo venne ad aprirmi la portiera, per poi porgermi la mano, invitandomi ad uscire.

Cosa? "No, no! Non sono pronta!" mi urlai mentalente nel panico.

-Signorina?- mi chiamò con educazione l'uomo.

-Si?- mormorai.

-Dovrebbe scendere- mi suggerì, facendomi sentire più in imbarazzo di quanto già non mi sentissi.

-Emh...certo- risposi, cercando di fare un autentico sorriso.

Okay. L'ansia aveva preso il sopravvento del mio corpo. Perfetto.

"È tutta colpa di Dylan" pensai con la voglia di sbattere la testa contro il sedile dell'auto per la disperazione.

Dylan arrivò alla mia portiera pochi istanti dopo, porgendomi la mano e facendo allontanare l'uomo di pochi passi.

Sempre il solito geloso.

Okay. Potevo farcela. Dovevo farcela!

Misi la mia mano su quella di Dylan, il quale mi aiutò a scendere dall'auto, per poi prendermi a braccetto.

Iniziammo a camminare lungo il tappeto rosso che vi era sotto i nostri piedi.

I flash delle macchine fotografiche mi annebbiavano gli occhi.
C'era il completo caos in quel posto.

-Signor Carter, da questa parte!- urlava qualche fotografo.

"Da quando Dylan era una celebrità?" mi ritrovai a domandarmi.

-Chi è la sua bella accompagnatrice?- domandarono altri, apprestandosi a fare più fotografie possibili.

Dylan mi guardò per qualche istante, per poi sorridermi.

-È la mia fidanzata signori- affermò e proprio come se avesse lanciato la notizia del secolo i giornalisti praticamente si accanirono su di noi.

Aveva davvero appena usato la parola "fidanzata"? Wow...non me lo sarei mai aspettata.

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