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In fretta e furia spensi il computer, andando a mettermi il giubbotto.

-Devo uscire. Torno tra un'oretta- dissi ad alta voce in modo tale che Keyla potesse sentirmi.

-Dove vai a quest'ora?- mi domandò lei poco dopo sbucando dal bagno con le gambe colorate di verde.
All'inizio la guardai stranita. Che diavolo si era spalmata? Passato di verdure?!
Poi capii. Ah certo! Si stava depilando.

-Devo fare una piccola commissione per Bryan. Non ci terrò molto. In mia assenza non fare casini e abbi cura del mio piccolo-

-Quando mai faccio casini?- domandò guardandomi inorridita.

-Sempre- risposi ridendo, per poi prendere la borsa e le chiavi, uscendo così di casa.

Dieci minuti dopo arrivai dal fioraio, facendogli ordinare un bouquet di fiori vari, da quelli esotici a quelli stagionali.
Naturalmente il mazzo di fiori una volta completato si rivelò assolutamente meraviglioso.
Di sicuro sarebbe piaciuto tantissimo alla madre di Bryan.

-Sono 118$, signora- affermò il fioraio una volta terminata l'opera.

"Coooooooosa?!?!" pensai sconvolta con la bocca leggermente aperta.

-Emh certo. Accetta carte di credito?-

Una volta aver pagato, andai a prendere la collana firmata Tiffany in gioielleria.
Avendola prenotata precedentemente la trovai già impacchettata. Peccato. Mi sarebbe piaciuta vederla. Probabilmente anche indossarla visto che tutto ciò che fa Tiffany sembra provenire da un altro pianeta talmente sono belle e raffinate le sue creazioni.

Senza molta fatica riuscii a trovare la via in cui viveva Bryan. Wow, con mia grande sorpresa per la prima volta non mi ero persa come una stupida!

Bryan abitava al nono piano in un edificio molto carino, situato in un ottima zona della città ed ovviamente migliore alla mia.

Dovevo ammettere di essere parecchio curiosa. Non vedevo l'ora di vedere l'interno di casa sua. Chissà come viveva, quali erano i suoi gusti. Erano piccolezze che mi avevano sempre affascinato nelle persone.

Presi un grande respiro e con coraggio entrai dentro l'edificio, per poi prendere l'ascensore che mi portò al piano stabilito.

Quando le porte di acciaio si aprirono vidi tre porte uguali di fronte a me. Per fortuna in ognuna di essere vi era inciso il cognome del proprietario dell'abitazione. Non sapevo come avrei fatto se non ci fossero stati. Una cosa era certa: avrei fatto la solita brutta figuraccia.

A piccoli passi mi diressi di fronte la porta, feci nuovamente un respiro profondo e suonai il campanello.

Bryan non tardò ad arrivare, aprendomi la porta ed invitandomi ad entrare.
L'interno del suo appartamento si rivelò molto diverso da ciò che mi ero immaginata.
Lo stile era classico, con dettagli raffinati ma al tempo stesso antichi.
Credevo di trovarmi di fronte una casa moderna e invece mi aveva nuovamente stupito.

-Prego accomodati. Gradisci un bicchiere di vino?- mi chiese, conducendomi nel salone ed invitandomi ad accomodarmi sull'enorme divano nero.

-Preferirei dell'acqua, grazie- risposi con un piccolo sorriso, andandomi a sedere, mentre Bryan scompariva oltre la porta della cucina.

Pochi minuti dopo arrivò con nelle mani un bicchiere di acqua per me ed un bicchiere colmo di vino per lui. Per un millesimo di secondo sentii un brivido freddo salirmi su per la schiena.
Non avevo di certo un buon ricordo nel pensare a Bryan dopo aver bevuto del vino.
Scacciai subito i brutti pensieri dalla mente, consegnandogli i regali acquistati poco prima.

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