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NATALIE'S POV

La biblioteca sembrava antica ma accogliente e rilassante, ideale per poter studiare in santa pace.

Non c'ero mai stata prima d'adesso.

Entrando vidi immediatamente scaffali posizionati ovunque con tantissimi libri di ogni genere e tavoli e sedie disposte in varie zone della sala, in cui vi erano alcuni studenti intenti a studiare o a leggere tranquillamente.

A piccoli passi mi avvicinai alla scrivania principale in cui vi era seduta una donna sulla cinquantina che portava un grande paio di occhiali, concentrata su qualcosa cosa stesse attirando la tua totale attenzione al computer.

-Emh...salve- la salutai cortesemente, sperando di non averla disturbata.

-Ha bisogno di qualcosa?- mi domandò la donna guardandomi con diffidenza.

-Beh, in effetti sì. Sono venuta per l'offerta di lavoro come...-

-Come bibliotecaria, lo so- mi precedette, finendo la frase.

-Già- mormorai con fatica, ritrovandomi la gola secca.

Ma che aveva questa donna?

-Hai già avuto esperienze in questo campo?- mi domandò di punto in bianco.

Bisognava avere esperienze? Seriamente?

-Emh...no. Ma sono pronta ad imparare tutto ciò che sarà necessario- mi ritrovai a dire ad alta voce.

-Abbassi subito il tono di voce. Non vede che siamo in una biblioteca?- mi riproverò, guardandosi attorno.

-Si, si...lo vedo- commentai, abbassando immediatamente la voce il più possibile.

Okay. Quella conversazione non stava procedendo come avrei immaginato.

-Mmm...va bene il posto è suo-

-Oh, davvero? Grazie mille!- Ero felicissima. Stranamente non ci avevo impiegato tanto a trovare un posto di lavoro.

-Solo perché nessuno si è ancora proposto- continuò.

Perché faceva così tanto l'antipatica?

-Emh..okay- risposi, cercando si sviare il discorso. Di certo non volevo litigare o contraddirla in alcun modo.

-Seguimi, ti faccio fare un giro della biblioteca, anche se come vedi non è così tanto enorme-

Con un cenno ed il sorriso più vero che riuscissi a fare, la seguii nelle varie zone della biblioteca.

Senza particolari problemi riuscii a capire dov'erano disposti i libri più antichi e quelli più nuovi, i vari generi letterari, il funzionamento della zona computer ed il prestito di libri. Inoltre scoprii che tra le mie mansioni vi era anche quello che parte delle pulizie toccavano a me.

Non sarebbe di certo stato un problema.

-Inizierai il turno domani: dalle 9:00 alle 15:00 e con una pausa di mezz'ora che va dalle 12:30 alle 13:00. Cerca di essere sempre il più puntuale possibile mi raccomando. In caso di emergenza ecco il mio numero di telefono- mi avvisó, dandomi un pezzo di carta con scritto il suo numero di telefono.

-Perfetto. È tutto chiaro, grazie-

Detto ciò, uscii dalla biblioteca e approfittando del tempo libero che avevo quel giorno andai al supermercato per fare un po' di spesa.

Appena finii, depositai le buste nel cofano dell'auto, per poi mettere in moto diretta verso casa.

Dedicai il resto della mattinata alle pulizie di casa, al lavaggio degli indumenti sporchi e a stirare quelli che avevo precedente lavato.
Telefonai anche a mia madre.
Mi sembrava tranquilla, in pace con sé stessa, sebbene mi avesse confessato la profonda mancanza che provava verso me e Ben.

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