Annabeth

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Guardare in uniforme Percy fu la cosa più esilerante che Annabeth aveva visto in vita sua, e per i semidei questo voleva dire tanto.

Ma in effetti neanche Annabeth si trovava bene con la sua: quando sei una semidea che è sopravvissuta a due apocalissi e che deve stare costantemente attenta ad eventuali attacchi di mostri, non pensi neanche a pettinarti.

Ed ora quegli otto semidei si trovavano lì, in uniforme sui banchi di scuola: Annabeth non sapeva se Silente fosse al corrente della dislessia e del disturbo dell'attenzione dei ragazzi, lo sperava.

L'unica cosa positiva era che i ragazzi avevano le lezioni tutti insieme: nonostante fossero stati smistati in case diverse, cosa che Annabeth pensava fosse inutile, i ragazzi frequentavano i corsi tutti insieme.

E la cosa ancora più strana? I ragazzi dormivano in un unica stanza, certo le ragazze divise dai ragazzi.

Silente si era scusato dicendo che la causa era un problema di spazio, ma secondo Annabeth era soltanto per non far sentire i semidei troppo a disagio.

E tutto questo faceva tornare la ragazza alla domanda iniziale "perché smistarci in case diverse se poi alla fine le cose le facciamo insieme, a parte mangiare?"

La risposta non ce l'aveva.

Comunque, la cosa negativa? Beh...Era che il pomeriggio i semidei si dovevano trasformare in insegnanti, già avete sentito bene, insegnanti.

Ma ve l'immaginate i ragazzi insegnanti?

"Leo che prende fuoco improvvisamente, Frank che si trasforma in una donnola a metà del discorso, Percy che fornisce ricette per i biscotti blu, Jason che fulmina qualche ragazzo e Nico che ordina alla signora O'Leary di sbranare chi non sta attento"

Decisamente una visione poco soave.

La cosa peggiore di tutte era che Silente non aveva ancora detto ai ragazzi il motivo per cui avrebbero dovuto seguire le lezioni; "a tempo debito scoprirete tutto" aveva detto.

Quando i ragazzi si erano incontrati nell'ufficio, Silente era stato molto vago "semidei e maghi hanno sempre avuto un legame" aveva detto "e una profezia molto antica aveva previsto l'unione dei due mondi, ma niente è ancora certo"

"per ora è meglio che voi stiate qui" aveva detto riferendosi agli 8 semidei "parlerò io con il vostro mentore; dovete prepararvi e i maghi, beh...Loro devono imparare a difendersi, senza l'uso delle bacchette"

Quando Silente aveva informato i maghi delle loro nuove attività pomeridiane la reazione non era stata proprio come Annabeth si sarebbe aspettata: inizialmente i ragazzi si erano lamentati, poi però, quando li avevano informati di chi sarebbero stati gli insegnanti le loro reazioni erano cambiate.

Silente aveva chiamato ad alta voce uno ad uno i ragazzi per presentarli ufficialmente agli studenti.

Iniziò con le ragazze: quando fu Piper a salire ci fu qualche fischio da parte dei ragazzi, anche se Piper li zittì tirando fuori il suo gladius (Annabeth amava quando l'amica faceva così).

Poi arrivò il turno dei ragazzi: Frank avanzò imbarazzato verso il palco e fece un cenno con la mano, alcune ragazze fecero delle risatine incuriosite sommesse.

Leo, com'era tipico fare, si presentò con "re Leo, il capo, il magnifico" e ottenne la sua attenzione per quei pochi secondi sul palco, in cui gli applaudirono più per divertimento che approvazione.

Arrivò il turno di Nico, alcune ragazze provarono a salutarlo e ad attirare la sua attenzione ma lui le liquidò subito "sono gay ed occupato grazie e ciao".

Annabeth si trattenne dal ridere a quella scena.

Ma si può sapere che avevano in testa tutte quelle ragazze? Sembravano una massa di oche degne della dea afrodite (senza offesa per Piper o per Silena, molte figlie di Afrodite erano delle ottime persone).

Fu il turno di Jason, tutte le ragazze iniziarono a guardarlo, ma lui, com'era suo fare, disse "per i ragazzi che prima hanno fischiato, quella è la mia ragazza" fece un cenno e scese giù dal palco.

Piper diventò tutta rossa in viso, ma quando Jason si avvicinò, lei le diede un leggero pugno sulla spalla per poi baciarlo dolcemente.

Percy fu l'ultimo ad essere chiamato: quando salì sul palco tutte le ragazze iniziarono ad avvicinarsi, a salutarlo per attirare la sua attenzione e a fare gli sguardi da pesce lessi.

Il figlio di Poseidone se ne stava lì, a disagio, a guardare la massa di ragazze che si avvicinava; lanciò un piccolo sguardo ad Annabeth e mimò con le labbra "aiutami".

Annabeth non potè fare altro che ridere e guardò la scena divertita; non provava gelosia, non più del dovuto, nonostante molte delle ragazze erano veramente carine.

Percy riuscì a scappare dalla massa solo grazie alla possente voce di Silente che riprese il discorso.

E ora, dopo una mattina di studio, i ragazzi si stavano preparando per le lezioni pomeridiane che avrebbero tenuto.

Annabeth era un po' preoccupata, non sapeva bene cosa fare.

Con il poco preavviso, i ragazzi non avevano avuto il tempo per organizzare bene le attività, infatti avevano deciso che in quella prima lezione avrebbero tentato di conoscere meglio i ragazzi e introdurre i metodi di difesa da assumere nelle varie situazioni.

Prima di uscire, Percy si affiancò ad Annabeth e intrecciò le sue dita in quelle della ragazza.

"chi l'avrebbe mai pensato è? Percy Jackson che fa il professore, pensavo di aver fatto tutto ormai"

Annabeth rispose con un lieve sorriso, una parte di lei era turbata: tutto questo voleva dire una nuova missione, rischiare di nuovo la vita e Annabeth aveva paura di perdere i suoi amici, di perdere Percy.

Il ragazzo notò la preoccupazione nel suo sguardo "ehi, andrà tutto bene okay?" le sorrise, uno di quei sorrisi che la facevano sciogliere in un nano secondo"ricordi, finchè siamo insieme?"

La ragazza si girò verso di lui, gli prese il viso tra le mani e lo baciò, fu un bacio semplice e pulito "finchè siamo insieme".

Gli 8 semidei si incamminarono verso una grossa arena.

SPAZIO SCRITTRICI

Happy new year to everyone!

Capitolo in più per voi!

Buon 2017 e speriamo che le vostre ship si avverino.

SERENA&SOFIA

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