Annabeth

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Ormai erano due ore che la corrente trasportava i ragazzi verso la costa: Annabeth, dopo la quinta creatura marina che era passata di fianco i ragazzi e li aveva beatamente ignorati, non riusciva neanche più a sorprendersi o a sobbalzare al primo rumore che sentiva.

Si sentiva le palpebre pesanti e la stanchezza accumulata in quei giorni la stava invadendo tutta in un una volta, facendole desiderare di avere un posto comodo per riposare.

"quanto ci vorrà ancora?" chiese Leo, che stava giocando con la sua chiave inglese e sbuffava, facendola innervosire ancora di più di quanto già non fosse.

"poco" risposero all'unisono Annabeth ed Hermione.

"L'avete già detto mezz'ora fa, e anche quella prima, e quella prima ancora" rispose Draco, che roteò gli occhi e si appoggiò alla parete della bolla, scivolando verso il basso.

Ottimo, ora ci si metteva anche lui a fare storie.

"Manca veramente poco" disse Annabeth.

"certo come no" rispose Leo con fare annoiato.

"no dico sul serio" disse la figlia di Atena mentre sgranava gli occhi "terra, e moto vicina"

I ragazzi si girarono tutti insieme: la costa era dannatamente vicina e ci stavano andando a sbattere.

"dobbiamo far fermare questa cosa, immediatamente" disse Draco mentre tastava la superficie della bolla alla ricerca di un uscita.

"Grover, devi contattare Percy" esclamò Piper in preda al puro panico.

"non farei in tempo" rispose il satiro con fare spaventato.

"cavolo moriremo" esclamò Ron "schiacciati da una bolla di sapone, che morte ironica"

"di immortales Percy" urlò Annabeth guardando la terra che era a pochi metri dai ragazzi.

Improvvisamente la bolla si spostò in alto, fuoriuscendo dall'acqua: un movimento così veloce che nessuno se ne rese conto fino a quando la luce non li investì in pieno.

"per Giove" esclamò Hazel che si teneva la mano sulla bocca: aveva il viso pallido "mai più, dico MAI PIU'"

Annabeth non potè fare a meno di sorridere, Percy li aveva salvati di nuovo e con una bolla: alla ragazza tornò in mente il loro primo bacio, beh...se non si contava quello nel labirinto.

"ragazzi guardate" esclamò Frank.

Una cittadina si presentò davanti ai loro occhi: era costituita da casette colorate; a lato si trovava un grande stadio semicircolare; un alto campanile sovrastava l'agglomerato riflettendone la luce.

Il tutto era abbellito in stile natalizio: c'erano luci colorate, che variavano dal rosso, al verde, al blu; ghirlande e alberi decorati drappeggiavano le strade, donandogli colore e allegria.

All'orizzonte invece, si intravedevano le molteplici colline che, a causa del freddo, al posto del solito color oro, erano di un colore spento con qualche spruzzata di neve sulle punte.

"dove siamo finiti?" chiese Ron guardando con stupore il bellissimo paesaggio.

"Ardenza" rispose Leo improvvisamente.

Tutti si girarono a guardarlo stupiti "come fai a saperlo?" chiese Draco.

"è scritto lì" disse Leo indicando un cartello bianco a pochi metri da loro.

"sarà meglio andare, abbiamo poco tempo" annunciò Frank, per poi incamminarsi per la strada che portava al paese.

I ragazzi iniziarono a perlustrare le strade, alla ricerca di un mezzo di trasporto veloce o qualche indicazione almeno.

magic of demigodsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora