I ragazzi erano arrivati alla periferia della città e dovevano trovare un piano, e velocemente.
"quindi il piano è..." disse Harry con fare speranzoso.
"direi trovare un mezzo di trasporto e salvare gli altri" affermò Hazel con fare sicuro.
"bene" commentò Annabeth che sull'argomento era abbastanza preparata, cosa che le dava speranza "a 10 minuti dalla piazza dei miracoli dovrebbe esserci un aeroporto..."
"un momento" esclamò Leo "vuoi rubare un aereo?"
Il suo tono di voce voleva essere duro, ma la sua espressione lo tradiva: sembrava felice all'idea di poter guidare un aereo o di mettere le mani su un mezzo di trasporto veloce.
La ragazza, presa dall'entusiasmo dell'amico, per un momento ci pensò su "no...Ma potresti trovare un mezzo di trasposto"
"potrei?" chiese nuovamente il ragazzo, inarcando un sopracciglio.
"sì tu" disse Annabeth "sei stanco, hai guidato tutto il tempo da quando abbiamo oltrepassato le colonne di Ercole, hai bisogno di un compito diciamo...Meno mortale"
Poi la ragazza si guardò in torno "sarà meglio portare qualcuno con te" esitò per un secondo "Piper, Frank e Hazel...Potreste andare con lui, siete in grado di cavarvela da soli"
Inizialmente i ragazzi la guardarono come se avesse appena detto una pazzia "ma rimarresti da sola con Grover e i maghi...Loro" Frank per un momento fece una pausa "non sono così esperti ecco, sempre senza offesa"
I ragazzi sembrarono non prendersela, anzi, sembravano sconvolti quando gli altri all'affermazione della ragazza.
Era solo che avevano poco tempo e le probabilità di trovarli erano veramente poche e, portare con sé quattro semidei non era la scelta migliore, rischiavano di attirare troppi mostri.
"Lo so, è solo che da quando sono qui ho una strana sensazione, come se fosse giusto così" si giustificò lei, che al momento non aveva voglia di spiegare le sue supposizioni e timori.
Piper all'inizio fece per ribattere, poi però accennò un sorriso "va bene"
I ragazzi la guardarono nello stesso modo che avevano fatto poco prima con Annabeth, poi però si guardarono e, come se stessero avendo una conversazione muta, acconsentirono ad andare con Leo.
"ma sì: prima percy, ora te..." commentò Ron con tono sarcastico "ora seguiamo solo le sensazioni"
Frank la guardò per qualche secondo con fare preoccupato e serio "state attenti"
"come sempre" rispose Draco accennando un sorriso: il ragazzo dopo la conversazione con Annabeth sembrava essere più incline a fare amicizie, se così si poteva definire.
Non si isolava più dal resto dei ragazzi e forse, ma solo forse, la corazza di ghiaccio in cui aveva scelto di avvolgersi si stava lentamente sciogliendo.
Un vicolo si presentò davanti a loro: era stretto e lungo e si diramava in altre migliaia di strade; ai lati dei due palazzi che confinavano con la strada, si potevano notare i fili che si collegavano da un lato all'altro, su cui erano stesi dei panni.
I balconi erano arredati con piante e ghirlande dal tema natalizio, alcuni pupazzi da Babbo Natale erano appesi alle pareti e si illuminavano attraverso luci e decorazioni.
Leo si avvicinò ad Annabeth e le consegnò una mappa, la ragazza fece per andarsene, ma lui le prese un braccio, costringendola a guardarlo.
Si mise la mano in tasca e tirò fuori un boccetta "fuoco greco, ricorda: solo se è strettamente necessario, è una sostanza imprevedibile e altamente distruttiva"
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magic of demigods
Fanfiction"una profezia. due mondi. un nemico in comune. un mondo da salvare. ma saranno in grado di riuscirci?" Percy Jackson,fino ad un'ora prima, era "pronto" per affrontare il suo terzo esame per l'ammissione al college,e non si sarebbe mai immaginato di...