Un tentacolo colpì l'albero maestro che si piegò di lato, rischiando di cadere addosso ai ragazzi: la creatura era dotata di lunghi arti viscidi, i denti erano così affilati da far venire i brividi e gli occhi erano iniettati di sangue.
"un leviatano?" esclamò Frank "non ho mai sentito niente di simile nella storia greca o romana"
Annabeth schivò uno dei lunghi bracci del mostro, saltò e poi si spostò di lato: il tentacolo colpì in pieno un pezzo della balaustra, che si infranse facendo schizzare pezzi di legno e metallo dappertutto "C'è un mito, ma è veramente poco conosciuto: si dice che il leviatano sia di origine fenicia.
E' definito il mostro del caos primordiale e che sia capace di inghiottire la luna e il sole, domina le acque da migliaia di secoli"
"okay" disse Ron che era evidentemente nel panico: nonostante il freddo, aveva la fronte madida di sudore e le guance arrossate "un modo per sconfiggerlo?"
Annabeth ci mise un po' a rispondere, e la sua espressione non era per niente rassicurante "Non si può"
"come non si può?" urlò Hazel: i capelli le ricadevano sulla fronte oscurandole il viso e gli occhi ambrati.
"secondo il mito è invincibile a qualsiasi arma"
"okay" disse Leo, che aveva sfoderato una delle spade che i ragazzi tenevano di riserva nel caso di bisogno "mostro cattivo invincibile"
Si diresse verso la sala macchine e, con un espressione seria, disse "ho un piano, ma potrebbe ucciderci nel 90% dei casi"
"ottimo" rispose Harry lanciando un'occhiata ai semidei e ai maghi "facciamolo"
Leo tornò con in mano delle boccette dai colori variegati: avevano una forma cilindrica, tranne per la fine che era arrotondata e a punta; il contenuto era costituito da dei liquidi che tendevano al rosso e al verde.
"Leo" esclamò Annabeth "avevi detto che avevamo finito il fuoco greco"
"ed era così" disse Leo indicando la cintura, e accennando un sorrisetto complice "ma ho anch'io qualche asso nella manica"
"quindi qual è il piano?" chiese Piper mentre si guardava in giro: ogni volta che doveva combattere, la ragazza assumeva uno sguardo così determinato da spaventare chiunque avesse deciso di mettersi contro la sua strada.
"dobbiamo avvicinarci al mostro e infilargli queste boccette in bocca" disse il figlio di Efesto indicando le fiale che aveva in mano.
"ma la nave verrà distrutta" osservò Harry.
"lo so" rispose Leo "è qui che entra in azione Grover"
"io?" rispose lui con aria spaventata: non riusciva a stare fermo e continuava a guardarsi in giro con fare frenetico.
"sì tu" rispose il ragazzo "dovrai contattare Percy attraverso il collegamento empatico e dirgli di portarci a riva attraverso i suoi poteri"
"ma Percy è troppo lontano" ribattè Grover "non ce la farà"
"e invece sì" rispose Leo "dobbiamo credere in lui"
I ragazzi per qualche secondo rimasero in silenzio, poi Annabeth intervenne "okay, facciamolo: Hazel e Frank, dovete fare strada a Leo in modo che riesca a lanciare il fuoco, noi intanto vi copriamo le spalle e prendiamo tutte le provviste"
"Ragazzi, quando vi do il segnale dovete buttarvi in acqua il più lontano possibile e tapparvi forte le orecchie, altrimenti il suono vi sfonderà i timpani" disse Leo.
"incoraggiante" commentò Ron facendo roteare la spada con un gesto della mano.
"facciamolo" esclamò Piper: prese un profondo respiro ed esclamò "ora"
STAI LEGGENDO
magic of demigods
Fanfiction"una profezia. due mondi. un nemico in comune. un mondo da salvare. ma saranno in grado di riuscirci?" Percy Jackson,fino ad un'ora prima, era "pronto" per affrontare il suo terzo esame per l'ammissione al college,e non si sarebbe mai immaginato di...