Annabeth

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Frank avanzò verso Luke con fare deciso, Percy però gli si parò davanti e gli disse qualcosa che Annabeth non riuscì a sentire: il ragazzo dai tratti asiatici era tutto teso, aveva la mascella serrata in un espressione impassibile, le braccia tese con i pugni stretti così forte da sbiancargli le nocche e gli occhi che esprimevano tutta la rabbia e la paura che stava provando.

Hazel si dimenava, nel vano tentativo di liberarsi dalla stretta del ragazzo, che però sembrava non accorgersi neanche di lei; la ragazza aveva un'espressione spaventata ed aveva assunto un colorito che tendeva leggermente al verdognolo, probabilmente la stretta di Luke le impediva bene si respirare.

Il semidio guardò i ragazzi con uno strano luccichio negli occhi, sembrava quasi disprezzo, quello sguardo fece venire i brividi ad Annabeth che scrollò le spalle leggermente per scrollarsi quella sensazione di dosso "siete durati di più del previsto, tenendo conto del catorcio su cui viaggiate"

A quel punto Leo si fece avanti e, puntandogli un dito contro, disse "come scusa? Hai chiamato catorcio la mia nave? Ho qualche idea su dove te lo possa infilare quel vocabolo..."

Luke rise e poi strinse la presa sul di Hazel, che sgranò gli occhi e un rigolo di sangue percorse il collo ambrato della ragazza fino ad sparire sotto la maglietta, che iniziò ad impregnarsi del suo colore scuro.

"Luke...Lasciala andare" disse Percy che si stava avvicinando lentamente al ragazzo "lei non ti serve a niente, liberala..."

Per un momento il sorriso di Luke vacillò, come se si fosse reso conto di quello che stesse facendo solo in quel momento "hai ragione lei non mi serve, mi serve qualcos'altro..." fece una pausa in cui il suo sguardo passò da Percy, a girovagare per la stanza "so che la vostra cara Annabeth possiede un portatile, ma non uno qualsiasi, ben sì quello di Dedalo..."

Luke la guardò dritta negli occhi, ma Annabeth non riconosceva quegli occhi, erano freddi e spenti, non c'era niente di famigliare in quello sguardo, niente che li ricordasse il ragazzo che si era preso cura di lei e non l'avrebbe mai abbandonata "Come devi esser stata contenta quando l'hai ricevuto" disse "...tenendo conto della tua fissazione per l'architettura"

"vieni al punto..." disse la ragazza a denti stretti.

"che caratteraccio" disse lui stringendo ancora Hazel "comunque, io voglio quel computer"

La ragazza non ci pensò neanche prima di rispondere "scordatelo", le parole le erano uscite dalla bocca prima che potesse pensare alle varie possibilità che aveva o alla reazione che avrebbe potuto avere il ragazzo.

Luke fece un sorriso che inquietò la ragazza, il suo sguardo era vuoto e i denti smaglianti lo facevano apparire ancora più pallido di quanto non lo fosse già "oh...va bene"

Il ragazzo strinse la presa su Hazel, la ragazza diventò blu e inizi ad ansimare, portando le mani sul braccio del ragazzo ed iniziando a colpirlo ripetutamente nel tentativo che alleviasse la stretta su di lei, che aveva iniziato ad essere insostenibile.

"okay, okay..." strillò Frank improvvisamente avanzando con fare minaccioso, tanto da far indietreggiare leggermente Luke "lasciala andare Luke, altrimenti..."

"altrimenti cosa?" disse lui con un tono malizioso, subito dopo essersi avvicinato al ragazzo "mi disintegrerai con la tua forza Ares junior?"

"Ares junior..." disse ridacchiando tra se e se Leo.

Tutti si girarono a guardarlo, sconcertati: lui ridivenne subito serio "scusate..."

"sto aspettando..." disse Luke " e la mia pazienza ha un limite, voglio quel portatile"

magic of demigodsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora