Jason

2.7K 136 102
                                    

Jason e i ragazzi si diressero verso la sala comune, e quando arrivarono le ragazze erano già lì ad aspettarli con una certa impazienza.

Piper aveva i capelli che erano raccolti in una treccia disfatta ancora adornata da delle piume dorate; Hazel aveva i capelli schiacciati da un lato, probabilmente su quello su cui stava dormendo; Annabeth aveva gli occhi gonfi per il pianto e lo sguardo stanco.

E i ragazzi non erano da meno: Leo aveva la maglietta del pigiama bruciacchiata, molto probabilmente il boato aveva spaventato il ragazzo, e tutti sanno come va a finire quando è Leo che si spaventa; Frank era tornato "umano" e aveva ancora gli occhi chiusi; Nico aveva la maglietta al contrario; Percy aveva l'aria così stanca da trasmetterla con il solo sguardo, aveva la maglietta per metà infilata e per metà arrotolata sulla manica del suo braccio destro; si potevano intravedere le fasce che gli avvolgevano il fianco; Grover era in piedi, ma aveva gli occhi chiusi e continuava a sussurrare "enchiladas".

Una bella squadra è?

I ragazzi rimasero lì immobili per qualche secondo, poi un'altra esplosione sembrò svegliarli veramente, rischiando di fargli perdere l'equilibrio.

"preferivo quando combattevamo solo i mostri" disse Leo "almeno loro avevano la decenza di lasciarci dormire"

"beh già..." commentò Percy, il ragazzo aveva lo sguardo basso e non osava incrociare quello di Annabeth.

"sarà meglio andare a vedere" disse incamminandosi verso l'uscita della scuola, zoppicando.

I ragazzi lo seguirono; quando arrivarono Harry e Ron se ne stavano fuori dalle porte ancora in pigiama, sul ponte a guardare qualcosa che man mano si avvicinava.

Quando i due si accorsero della presenza dei semidei e gli corsero incontro, avevano un'aria sconcertata e leggermente spaventata.

"stanno arrivando" disse Ron con il fiatone.

"chi?" chiese Jason, mentre tentava di distinguere le sagome che si avvicinavano.

"I mostri" fece una pausa, dove lanciò uno sguardo al ponte "e a capo c'è un ragazzo biondo"

"Luke..." disse Annabeth improvvisamente, fu quasi un sussurro, abbastanza potente però da farsi sentire da tutti i presenti vicino a lei

Percy abbassò lo sguardo, di nuovo, per un momento Jason crebbe che si sarebbe messo a piangere, ma non lo fece.

"che cosa facciamo?" chiese Harry.

Istintivamente tutti si girarono a guardare Percy, il ragazzo alzò lo sguardo triste: si poteva notare benissimo che le ferite gli provocavano ancora molto dolore e non solo quelle.

Il figlio del mare guardò uno ad uno i ragazzi e, dopo aver fatto un profondo respiro, tirò fuori vortice dalla tasca e si girò verso l'armata che si avvicinava "ci prepariamo a combattere"

Silente stava fornendo armi a tutti; Chirone spiegava che mosse utilizzare in base ai mosti che si affrontavano; Frank stava dando ordini ai ragazzi su come posizionarsi, Percy era a capo della fila e, insieme a Leo, tentava di piazzare delle trappole da far scattare quando sarebbero arrivati i mostri o nel caso la situazione fosse peggiorata drasticamente.

L'armata arrivò alle porte e i ragazzi erano pronti a combattere: Luke era a capo dell'esercito nemico ed aveva un sorriso stampato sul volto.

Fece cenno all'armata di fermarsi e scoppiò a ridere, una risata che gli fece gelare il sangue nelle vene.

"ciao Percy, è bello rivederti ancora vivo"

Il semidio non rispose, le nocche gli divennero bianche a causa della pressione con cui stringeva la spada.

magic of demigodsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora