Harry non pensava che combattere con la spada fosse così faticoso: orami erano passate due settimane dall'arrivo dei nuovi ragazzi, se li potevano chiamare così, e le lezioni pomeridiane diventavano sempre più faticose.
Harry, come tutti gli altri maghi dell'ultimo anno, dovevano seguire lezioni con nuove materie di cui non ne sapevano neanche l'esistenza.
I corsi erano costituiti da: duello con la spada, gestito da Percy, quel ragazzo era veramente un fenomeno, Harry non riusciva neanche a seguire le sue mosse molte volte; latino, insegnato da Jason, il quale alcune volte aiutava il figlio del mare a gestire le lezioni di combattimento; trasfigurazione con Frank, quel ragazzo aveva il potere di trasformarsi in qualsiasi cosa lui volesse, così insegnava ai maghi le azioni migliori da compiere durante una battaglia sfruttando la magia; meccanica con Leo, quel ragazzo era veramente uno spasso, oltre ad essere un genio nel costruire invenzioni fantastiche (a parte il fatto che a volte prendeva fuoco, già, prendeva fuoco); strategie di guerra con Annabeth, quel corso era il preferito di Hermione e Annabeth era così una brava insegnante, era davvero molto intelligente; greco con Piper, era una ragazza molto dolce e, nonostante la sua bellezza, non era per niente stupida; sopravvivenza con Hazel, Harry era meravigliato dal fatto che una ragazza di soli 14 anni potesse essere così matura, Hazel insegnava come sopravvivere a situazioni estreme; infine Nico, il mago non sapeva bene come definire la sua lezione, Nico spiegava come non lasciarsi "trascinare" dalla parte oscura che c'è dentro ognuno di loro, o come scacciare le tenebre, o come sfruttarle per viaggiare (anche se questa parte non era ancora molto chiara ai ragazzi).
Harry ora si trovava nella sala comune dei grifondoro, con Ron ed Hermione, sdraiato sul divano, con i piedi su un bracciolo nel tentativo di far defluire il dolore.
"queste lezioni mi stanno distruggendo" disse Ron sdraiandosi a fianco ad Harry., appoggiando la testa sul bracciolo dei piedi del ragazzo e le gambe su quello opposto, di fianco al viso di Harry che, con una smorfia, si era allontanato.
"a chi lo dici" rispose lui.
"io invece non riesco ancora a capire perché stiamo facendo questo" disse Hermione con lo sguardo fisso oltre i due ragazzi "insomma, Silente non ha detto niente neanche a te Harry" le sue parole avevano più un tono interrogatorio.
"Hermione quante volte te lo devo dire, quando Silente penserà che sia il momento giusto per parlare con noi, lo farà" disse il ragazzo tutto d'un fiato, roteando gli occhi.
Ron nel frattempo, si era alzato e si era seduto di fianco a lei cingendole un braccio alla vita con fare dolce.
Harry pensava che i suoi due amici meritassero di stare insieme, si meritavano così tanto dopo quello che avevano passato: quando Ron guardava Hermione era come se fino a quel momento il ragazzo fosse stato in un sonno e la ragazza lo avesse risvegliato.
"sì Hermione, devi stare tranquilla, e poi pensa a quanto sarò figo quando saprò usare la spada" disse Ron con il suo solito tono ironico.
Hermione roteò gli occhi e poi disse sorridendo "sei davvero un idiota"
Successivamente la ragazza si avvicinò a Ron e , prendendogli il viso tra le mani, lo baciò dolcemente Harry distolse lo sguardo dai due per asciargli un po' di spazio.
Nel frattempo Ginny entrò nella sala e, facendo un largo sorriso alla vista di Harry, si avvicinò al ragazzo e si sedette appoggiando la testa sulla spalla del mago.
"hey" disse lui.
"hey"disse lei dandogli un lieve bacio sulle labbra, era bellissima in qualsiasi momento della giornata, non importava quello che indossava o se aveva l'espressione arrabbiata o triste, lei sarebbe sempre stata la cosa più bella su cui gli occhi del ragazzo si fossero mai posati.
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magic of demigods
Fanfiction"una profezia. due mondi. un nemico in comune. un mondo da salvare. ma saranno in grado di riuscirci?" Percy Jackson,fino ad un'ora prima, era "pronto" per affrontare il suo terzo esame per l'ammissione al college,e non si sarebbe mai immaginato di...