"questo piano ci ucciderà tutti" commentò Leo sotto voce mentre maneggiava con la sua cintura, forse stava cercando qualcosa che avrebbe potuto veramente aiutarli "moriremo tutti"
"oh sta' zitto Valdez" lo rimbeccò Nico che se ne stava per ultimo, seguendo Ron e Leo, che camminavano davanti a loro.
"pensi che gli altri siamo già arrivati?" chiese il figlio di Efesto guardando Ron, che aveva accelerato il passo.
"non lo so" rispose il mago con voce tremante "ma siamo vicini"
Dopo aver camminato per circa un'ora, o quello che i ragazzi pensavano fosse stata un'ora, erano arrivati in un incrocio, da cui partivano diverse vie, in direzioni opposte.
I ragazzi si erano dovuti dividere: Harry era andato con Percy, Annabeth e Grover; Hermione con Piper e Jason; Draco con Hazel e Frank ed infine Ron, che doveva guidare Nico e Leo.
Il ragazzo sembrava abbastanza agitato all'idea, molte volte si fermava, cambiava direzione per poi tornare indietro scusandosi, Nico avrebbe voluto infilargli in gola due pastiglie di tranquillante, forse Will l'aveva influenzato fin troppo.
"quanti saranno?" chiese nuovamente Leo, ancora con il capo chino sulla sua cintura in cui potevi trovare di tutto: dai martelli pneumatici alle mentine.
"tanti" rispose secco Nico.
Al ragazzo non era piaciuta molto l'idea di andare nel labirinto, gli faceva solo ricordare il triste periodo che aveva passato dopo la morte di Bianca.
Gli faceva solo ricordare il dolore, la rabbia e la tristezza che aveva provato e che non se erano mai andati veramente; e quel posto sicuramente non aiutava Nico ad andare avanti, a passare oltre, se si poteva dire così.
"ci siamo" disse Ron girando a destra ed assumendo un passo molto più lento e attento.
I ragazzi lo seguirono, stando attenti a loro volta ad evitare di schiacciare qualcosa che facesse rumore o a farsi vedere, già il piano faceva schifo, figuriamoci se avessero fatto qualche casino, cosa molto probabile.
Il figlio di Ade poteva già vedere la scena davanti a lui: Leo che prendeva fuoco e rimaneva senza vestiti mentre Frank lo rincorreva con l'estintore ed il gigante dietro di loro.
Il mago si bloccò prima dello sbocco della galleria ed i ragazzi si affacciarono per osservare: subito dopo il tunnel, un estesa pianura, buia e tetra si estendeva davanti a loro.
Proprio come Nico le ricordava, le porte della morte ergevano davanti a loro, così imponenti e spaventose, l'aria che li circondava era umida e viziata, quasi impediva al ragazzo di respirare, lo opprimeva.
Qualcosa di diverso però c'era: su una parete a lato delle porte, una ragazza dai lunghi capelli rossi era incatenata e si dimenava come una matta, aveva un'aria così spaventata.
"quella ragazza..." esclamò sottovoce Ron girandosi a guardare i due semidei "quella ragazza è Caca, la sorella del gigante...L'abbiamo vista a Roma"
Leo a quel punto intervenne, passandosi una mano sulla fronte imperlata di sudore "il rosso ha ragione, volevano usarla per attirare Caco"
"quindi...Se Caca attira il gigante, mi sembra il caso di starle alla larga" constatò Nico lanciando un'occhiata attorno a lui.
"beh..." ribattè Leo con un'espressione incerta sul viso "è solo una ragazza...Non possiamo abbandonarla così"
Nico fece per ribattere quando notò Percy, che si trovava dall'altra parte della pianura, che gesticolava con la mano per farsi vedere dai ragazzi "sono arrivati anche gli altri" gli avvisò il figlio di Ade, indicando la direzione in cui si trovava il figlio di Poseidone.
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magic of demigods
Fanfiction"una profezia. due mondi. un nemico in comune. un mondo da salvare. ma saranno in grado di riuscirci?" Percy Jackson,fino ad un'ora prima, era "pronto" per affrontare il suo terzo esame per l'ammissione al college,e non si sarebbe mai immaginato di...