capitolo tre

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"Un minuto da ora. Allora vi darò il primo indizio che vi aiuterà ad andare nel prossimo luogo," un ragazzo, il cui nome era Henry, parlò mentre prendeva due bigliettini piegati dalla sua tasca.

Lui era uno dei ragazzi che erano venuti con Nick, ma Liam mi aveva detto un momento prima che non era alleato. Quello significava che non faceva parte di nessuna delle gang. Per far sì che ogni squadra avesse percorsi impegnativi equamente, aveva pianificato che tipo di gioco ci sarebbe stato quest'anno. Quando lo guardai più attentamente mi convinsi che Liam mi aveva detto la verità riguardo l'imparzialità di Henry. Prima di tutto, sembrava essere più grande di qualche anno di tutti noi. Aveva un'espressione calma e seria sul volto. I suoi capelli aveva diverse sfumature di castano e i suoi occhi erano di un pallido grigio che mi ricordava le nuvole cariche di pioggia.

"15 secondi. Vi darò i bigliettini ora, ma non guardateli finchè non vi dirò di farlo," Henry porse i bigliettini a Nick e ad Harry. Harry mi guardò velocemente, assicurandosi che fossi al suo fianco.  Sentivo la tensione crescere in me e inspirai bruscamente, provando a calmarmi.

"5...4...3.."

Perchè sembra come se stessi andando sulla luna in un razzo?

"..2...1...via!"

Harry velocemente aprì il bigliettino piegato e mi si avvicinò così che potessi guardarlo anche io.

"Cosa cazzo è questo?" gridò letteralmente Harry le stesse parole che mi erano passate per la mente quando avevo guardato il bigliettino. C'era una sorta di cruciverba e accanto c'era scritta una equazione matematica.

"Puoi risolverla?" chiese Harry indicandomi l'equazione.

Quando lo guardai velocemente, vidi che il suo volto era teso e un po' di incertezza brillò nei suoi occhi verdi. Così seppi che non aveva idea di come risolvere l'equazione.

Io, d'altro canto, sapevo come risolverla quindi annuii ad Harry prima di girarmi a guardare l'equazione nello stesso momento, mentre la mia mente iniziava a processare le possibili opzioni per le soluzioni.

"Hai una penna?"

Harry sembrò sorpreso per un momento. Probabilmente non si aspettava che parlassi perchè ero stata in silenzio tutto il tempo. Comunque, si riprese velocemente e iniziò a tastarsi le tasche.

"Merda no. Ma probabilmente ne ho una in macchina," disse e poi mi fece cenno di seguirlo. Corremmo verso la sua Mercedes nera, lontani da Nick, Liam e gli altri. Harry aprì la portiera per me velocemente prima di andare dall'altro lato mentre io mi sedevo sul sedile in pelle nera.

Chiusi la portiera ed Harry iniziò a cercare nel vano portaoggetti urgentemente. Presto trovò cosa stava cercando.

"Ecco," mi diede una penna e il bigliettino con l'indizio. Iniziai a risolvere l'equazione, provando ad immaginarmi alla lezione di matematica a scuola, ma era davvero difficile perchè Harry mi fissava intensamente tutto il tempo.

"Il risultato è 34," dissi quando riuscii a risolvere l'equazione.

"Ne sei assolutamente sicura?" Harry mi chiese. Io annuii leggermente guardando l'equazione ancora una volta per assicurarmi che l'avessi risolta bene.

"Bene. Ho trovato due parole nel cruciverba, ma non so quali sono le altre," mormorò Harry passandosi la mano tra i capelli.

"Okay. Quali parole hai trovato?" chiesi pronta a scriverle sul cruciverba.

Perdemmo venti minuti provando a far emergere le parole nel cruciveba, perchè non era semplice come si era pensato all'inizio. Alla fine, in qualche modo riuscimmo a trovare tutte le parole e ottenemmo due parole nel mezzo di esse.

24 Hours [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora