capitolo quattro

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"Non riesco a capire che storia sia," Harry ruppe il silenzio che era calato tra di noi per circa cinque minuti. Io avevo semplicemente fissato il finestrino, chiedendomi come scappare via mentre Harry provava a capire a che luogo si stesse riferendo l'indizio.

Non c'era modo che io gli dicessi che la leggenda del ragazzo e la ragazza mi suonava familiare, semplicemente non riuscivo a ricordare dove l'avessi sentita.

Harry avrebbe dovuto provare a risolvere l'indizio da solo, perchè aveva deciso lui di partecipare a questo gioco, sebbene non avessi idea del perchè. Non sembrava quel tipo di ragazzo a cui piaceva risolvere le cose dove dovevi usare il cervello. Non volevo dire che fosse stupido, lontano da ciò. Mi chiedevo semplicemente perchè avesse dovuto essere d'accordo a partecipare a questo tipo di gioco.

"Non ci sarà una prossima volta. Non ho intenzione di continuare questa merda anno dopo anno."

"Tu non sai nulla del gioco."

Le parole di Harry fecero eco nella mia mente, facendomi realizzare che chiaramente c'era di più dietro questo gioco. Qualcosa che ancora non avevo capito.

"Hai intenzione di fissare fuori quel diamine di finestrino per tutta la tua vita o magari provi ad aiutarmi?" la voce infastidita di Harry interruppe in miei pensieri. Mi girai per guardarlo, sapendo che il mio viso rivelava la mia riluttanza ad aiutarlo in qualsiasi modo.

"Scelgo piuttosto il diamine di finestrino," dissi con un tono che sapevo avrebbe irritato ulteriormente Harry.

Avevo ragione. Notai la mascella di Harry stringersi e la mano destra che teneva l'indizio si chiuse a pugno, così che il bigliettino si accartorciasse. I suoi occhi verde chiaro si rabbuiarono per la rabbia mentre mi fissava.

"Cosa hai appena detto?" mi chiese, la sua voce tremava leggermente mentre provava a contenere la sua rabbia.

"Che scelgo il finestrino. Non ti aspettare che ti aiuti in qualche modo quando a malapena ti conosco e, inoltre, mi hai obbligata ad essere la tua partner in questo stupido gioco anche se non ho mai voluto partecipare. Avresti dovuto scegliere qualcun'altro come tuo partner. Qualcuno che sia capace di tollerarti per tutte le 24 ore e di risolvere tutti gli indizi per te, perchè è esattamente ciò che non ho intenzione di fare."

Finii il mio piccolo discorso fissando fermamente Harry. Non avevo intenzione di dire tutto quello che avevo appena sbottato, ma non sapevo cosa mi fosse preso quando all'improvviso avevo avuto il coraggio di esprimere la mia opinione su questa... merda. Un momento fa ero accovacciata sul mio posto, troppo spaventata di dire qualcosa di sbagliato, e ora avevo letteralmente gridato ad alta voce i miei pensieri senza nessuna paura.

Guardai Harry, aspettando una sua reazione. Per un po' mi guardò solamente, le sopracciglia leggermente sollevate sorpreso dal mio sfogo. Poi improvvisamente iniziò a ridere.

La mia bocca si spalancò letteralmente, mentre lo fissavo completamente confusa. Ad essere onesta mi aspettavo che iniziasse ad urlarmi, non che gettasse la testa all'indietro ridendo.

Stavo per chiedergli cosa ci fosse di così divertente, quando improvvisamente smise di ridere e in un secondo prese la sua pistola dalla tasca della sua felpa nera, puntandola verso di me. Il suo volto si fece di pietra e tutte le emozioni svanirono dai suoi occhi, facendoli sembrare quasi assenti.

"Pensi ancora che il finestrino sia la miglior opzione? Se è così, potrei aiutarti a colorarlo. Rosso sangue è il mio colore preferito."

Il mio viso impallidì e mi sentii come se una mano fredda mi avesse afferrato il collo. Capii immediatamente perchè Harry avesse riso.

24 Hours [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora