24 Hours [h.s. - italian translation]

capitolo ventinove

Harry's P.O.V.

Quel sentimento.

Quel sentimento che scivolò in me era qualcosa di indescrivibile, qualcosa che riuscivo a provare solo quando ero vicino a lei. Quando l'avevo baciata per la prima volta, avevo provato un accenno di questo sentimento, e da allora avevo voluto provarlo di nuovo. Volevo provarlo così tanto che quasi mi spaventava. Era diverso dalle altre emozioni che avevo mai provato e mi confondeva tanto quanto mi attraeva.

Avevo provato a immaginarmi cosa fosse e alla fine avevo deciso di chiedere a Carissa dato che era lei quella che aveva causato questo sentimento in me. Ma non avevo voluto chiedere direttamente, quindi avevo iniziato a chiederle se fosse mai stata innamorata, cosa si provava e cose simili provando a capire se avesse mai provato la mia stessa cosa. Ovviamente sapevo che quell'emozione che provavo non potesse essere amore. Avevo amato solo tre persone nella mia fottuta vita, la mia famiglia e la mia migliore amica e tutti mi erano stati portati via, facendomi provare un dolore indescrivibile. Quel dolore che provocava l'amore. Ecco perchè ero rimasto abbastanza sorpreso quando Carissa mi aveva detto che l'amore poteva anche guarire. Sembrava  credesse fermamente che l'amore non potesse soltanto distruggere le persone, che potesse anche riparare. Ma era davvero difficile crederlo per me. Avevo assistito all'amore che uccideva solamente le persone, le straziava come un colpo, ma che non guariva.

Questo sentimento che provavo era completamente diverso. Non mi feriva, al contrario mi faceva sentire come se stessi tornando di nuovo intero. Come se tutte le ferite e le cicatrici dolorose facessero meno male, come se tutti i terribili ricordi che mi ossessionavano costantemente stessero improvvisamente scomparendo. Non avevo mai pensato che qualcuno sarebbe stato capace di farmi sentire così, non avevo nemeno mai conosciuto questo tipo di sensazione.

Finchè non era apparsa lei nella mia vita.

Alcuni tuoni echeggiarono sopra di me, ma io li sentii a malapena. Riuscivo a sentire solo il suono del battito frenetico del mio cuore nelle orecchie, tutto il mio corpo tremava leggemente ma non era per la pioggia fredda e i vestiti bagnati. Una mano teneva Carissa per la vita mentre l'altra era ferma sulla sua schiena, tenendola il più vicino possibile. Le sue morbide labbra si muovevano sulle mie, gustando leggermente delle gocce di pioggia che le erano scivolate sul suo bellissimo volto. Potevo sentire ancora la sua mano sulla mia guancia, prima che la posizionasse tra i miei capelli ricci, tirando debolmente delle ciocche. Un basso gemito scappò dalle mie labbra, poi approfondii il bacio spingendo la lingua nella sua bocca, ma continuando a un ritmo lento. Il mio alito caldo si mischiò col suo e potei sentire il suo piccolo corpo tremare leggermente mentre la mia lingua scivolava lentamente lungo il suo labbro inferiore, poi lo morsi piano facendola ansimare.

"Harry..." espirò. Solo sentire la sua voce mi inviò una calorosa sensazione nel corpo. Sollevai le palpebre e per un momento i nostri occhi si incrociarono. I suoi scuri occhi castani brillavano, lo sguardo era caldo e poi c'era qualcos'altro che non riuscivo a comprendere abbastanza. Piccole gocce di pioggia brillavano sulle sue ciglia e, mentre passavo il pollice sulle sue morbide labbra, notai che erano più rosse e leggermente gonfie. Entrambi i nostri fiati erano pesanti mentre continuavamo a fissarci l'uno negli occhi dell'altro. Poi mi chinai in avanti e premetti le labbra sulla sua fronte, e sulle sue guance amando la sua pelle morbida contro le mie labbra. Con una mano accarezzai gentilmente la sua guancia, spazzando via le gocce di pioggia.

Per quanto avessi voluto rimanere qui con lei per l'eternità, sapevo che se avessi continuato a tenere Carissa sotto la pioggia fredda, si sarebbe potuta ammalare ed era l'ultima cosa che volevo che le accadesse dopo tutto ciò che aveva già passato. Quindi posai un ultimo bacio all'angolo della bocca prima di incrociare gli occhi nei suoi.